Frana seppellisce chiesa in una grotta: l’Osservatorio ambientale chiede la messa in sicurezza
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Alcuni componenti dell’Osservatorio ambientale “Diritto per la vita”, nel corso di un sopralluogo nel territorio di Martone, hanno avuto modo di imbattersi in un manufatto di straordinaria bellezza collocato davanti ad una grotta naturale, seppur in stato di totale degrado. Nella convinzione che si trattasse di qualcosa di sconosciuto, il presidente dell’Osservatorio Arturo Rocca ha interpellato telefonicamente il professor Domenico Minuto, esperto di bizantinesimo calabrese, a cui ha descritto il luogo e il ritrovamento. Si è appreso così, che si trattava della chiesetta bizantina di Sant’Anania. Anche il compianto monsignor Nadile, già vicario del Vescovo di Locri, aveva conoscenza della chiesetta. “Alla sorpresa di avere scoperto qualcosa che non si conosceva – ha spiegato Rocca - è subentrata l’indignazione per la poca considerazione dei nostri beni archeologici, architettonici, storici ed ambientali. Di recente una delle tante frane ha seppellito buona parte del sito, anche se ciò che rimane è significativo e certamente ancora degno di essere salvaguardato. L’Osservatorio ambientale – ha aggiunto - rivolge un appello alla sensibilità, oltre che alle responsabilità, delle istituzioni coinvolte (sindaco Comune di Martone, Soprintendenza Archeologica, Deputazione di Storia Patria) affinché si provveda con urgenza alla messa in sicurezza della struttura che, a detta del professor Minuto, risale al XII sec. Sicuramente non sarà possibile recuperare gli affreschi di cui restano confuse tracce – ha concluso - ma almeno non si rischia di permettere che il sito venga cancellato e con esso la memoria di un popolo che invece ne ha tanto bisogno per poter risalire la china”.
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