Serra, crisi idrica: venerdì o sabato il ritorno alla normalità

Non è destinata a rientrare neppure domani, la crisi idrica che si sta abbattendo su Serra San Bruno e sugli altri comuni serviti dalla “condotta DN 700” dell’acquedotto Alaco.

Nella giornata di oggi, infatti, dopo aver proceduto alla rimozione della vecchia condotta “perché – come si legge in una comunicazione di Sorical -  risultata danneggiata in più punti”, le ditte attive sul cantiere hanno “posato la nuova condotta e proceduto ad effettuare le saldature e a costruire il più importante blocco di ancoraggio posizionato a valle del tratto interamente rifatto che si sviluppa per circa 100 metri”.

Allo stato, quindi, “resta da eseguire il collegamento della nuova condotta con quella esistente” che, verosimilmente, dovrebbe avvenire “nella giornata di domani, unitamente ad un ulteriore blocco di ancoraggio”.

Al netto di eventuali imprevisti, nella serata di domani “saranno avviate le graduali operazioni di carico della condotta con l’erogazione verso i serbatoi dei Comuni serviti”.

Pertanto, sembra di capire che il ritorno alla normalità non avverrà prima di venerdì o sabato.

Crisi idrica, a Vibo arrivano le autobotti

“Un guasto improvviso ed imprevedibile su una importante condotta a servizio della città di Vibo Valentia. Ci scusiamo con i cittadini per i disagi arrecati. E bene, comunque, sapere che la macchina comunale è stata subito messa in moto non appena informata di quanto stava accadendo e continuerà a monitorare attentamente gli eventi direttamente”.

 Il sindaco Maria Limardo, precisa quanto accaduto alla condotta dell’acqua.

“Il Comune di Vibo Valentia è stato informato dalla società Sorical del fatto che una frana ha danneggiato una tubatura di adduzione e che pertanto da ieri non è in grado di rifornire la rete idrica della città. La stessa Sorical ha informato che i lavori di riparazione sono già stati avviati ma al momento non è ancora possibile fare previsioni e comunicare quando l’alimentazione della rete dovrebbe riprendere, stante la gravità della situazione.

Già dalla mattina i competenti uffici comunali addetti al servizio idrico e alla Protezione civile comunale si sono adoperati per individuare delle misure per attenuare i disagi agli utenti. Oggi comunque si è provato a dare sollievo ai nostri cittadini facendo arrivare in città 2 autobotti: una a piazza Municipio e una a piazza San Leoluca.

Sono state attivati i pozzi alla piscina comunale e al parco urbano e a Vibo Marina allo stadio comunale. Inoltre è stata attivata una mail e il numero whatsapp per stare vicino ai cittadini più fragili che non possono uscire (covid, disabilità) e sono state portate loro delle casse di acqua per l’emergenza.

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto un vertice in Prefettura alla presenza del Prefetto Roberta Lulli a cui ha preso parte il Sindaco Maria Limardo e, purtroppo, la Sorical non è stata in grado di assicurare la ripresa del servizio nell’immediatezza. È stata attivata la Protezione civile regionale.

A tal fine sono state predisposte ulteriori misure per la giornata di oggi 7 gennaio e di seguito rappresentate: 

- presenza di quattro autobotti in città dislocate in piazza Municipio, San Leoluca, piazza Spogliatore e Sacra famiglia;

- Attivazione di n.3 postazioni di plurimi rubinetti nei pressi della Piscina, del Parco Urbano e Parco delle Rimembranze;

Nella frazione di Vibo Marina:

- presenza autobotte al porto;

- Apertura fontanina al campo sportivo 

Frazione Vena Superiore:

- presenza autobotte Piazza San Nicola e località Vaccaro;

Frazione Portosalvo:

- presenza autobotte Villetta.

Si ricorda che l’acqua è solo per fini igienico-sanitari e che le autobotti della Protezione Civile non possono riempire le cisterne.

Eventuali ulteriori informazioni saranno tempestivamente comunicate con ogni mezzo”.

 

Serra, crisi idrica: attivato il servizio di fornitura a domicilio

Da ieri, la crisi idrica che sta interessando diversi centri della Calabria, si è estesa anche a Serra San Bruno.
 
La cittadina della Certosa, quindi, è stata investita dalle conseguenze della frana che ha danneggiato la conduttura dell'acquedotto Alaco.
 
"Già dalla tarda serata - si legge in una nota diffusa dal Comune - nel momento in cui siamo stati informati dalla Sorical, ci siamo prontamente attivati per richiedere, tanto alla Prefettura quanto al Dipartimento regionale della Protezione civile, l’attivazione di tutte le misure necessarie per far fronte all’emergenza che si è venuta a creare anche con l’invio di autobotti per la distribuzione di acqua ai cittadini.
Dalle informazioni giunte la portata del problema è tale che non è ancora possibile fare previsioni sui tempi di risoluzione.
Da subito e fino a risoluzione del problema, è disponibile dalle ore 9,00 alle ore 17,00, il numero 328/6294332 per le segnalazioni di eventuali situazioni di necessità relative a soggetti anziani, disabili, non autosufficienti e/o in isolamento causa Covid-19 privi di sostegno familiare per i quali si predisporrà la fornitura a domicilio".
 

 

Serra: problemi all'impianto dell'Alaco, possibili disagi nell'erogazione dell'acqua

"Si avvisa  la cittadinanza che la società Sorical ha comunicato che a causa di problematiche tecniche presso l'impianto di potabilizzazione Alaco sopraggiunte nella notte, nella giornata di giovedì 5 settembre 2019 la portata in arrivo ha subito una diminuzione. Per quanto sopra potranno registrarsi disagi nell'erogazione dell'acqua potabile”.

E’ quanto si legge in un avviso diffuso dal sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone.

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Serra. Guasto all’impianto di potabilizzazione dell’Alaco, sospesa l’erogazione dell’acqua durante la notte

Il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone avvisa “la popolazione che a causa di un guasto Enel all'impianto di potabilizzazione dell'Alaco, la Sorical SpA ha comunicato problemi nell'approvvigionamento idrico dei comuni. Pertanto ci potranno essere disagi nell'erogazione dell'acqua potabile alla cittadinanza”.

In particolare, “dalle ore 21.30 alle ore 6.30 del 23 e del 24 gennaio sarà sospesa l'erogazione dell'acqua potabile”.

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Alaco, "Acqua sporca": rinvio a giudizio anche per 2 dipendenti del Comune di Serra San Bruno

Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione. Sono questi i reati contestati a vario titolo, dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, alle 16 persone rinviate a giudizio nell'ambito dell’inchiesta denominata "Acqua sporca".

Le indagini,  finalizzate a far luce sulla gestione del bacino idrico dell'Alaco, nel 2012 hanno portato, tra l’altro, al sequestro dell’invaso che eroga acqua potabile a decine di comuni delle province di Vibo Valentia,  Catanzaro e Reggio Calabria.

Fissata anche la data della prima udienza del processo che verrà celebrata il 21 aprile del 2017. A sostenere la pubblica accusa sarà il pubblico ministero Benedetta Callea. Nel processo si sono costituite parte civile cinque associazioni a difesa dei consumatori e un comitato civico.

Questi i nomi dei 16 rinviati a giudizio: Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro (quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti di potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo); Vincenzo Pisani (addetto analisi di laboratorio e trattamento delle acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico del Comune di Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo del Comune di Serra); Francesco Catricala' (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente servizio prevenzione e promozione salute del settore Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio.

Alaco: anche la Commissione europea chiede chiarimenti

Adesso anche l'Europa si occuperà del caso Alaco. È quanto risulta dalla risposta data dalla Commissione Europea all'interrogazione mossa dagli europarlamentari del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara e Piernicola Pedicini. Il bacino idropotabile dell'Alaco, che fornisce acqua potabile a quasi tutti i comuni del Vibonese ed a buona parte di quelli del Catanzarese, risulterebbe infatti da tempo inquinato per la presenza di benzene ed altri derivati, così come rilevato già nel 2013 dalle analisi delle acque del sito effettuate dalla stessa Arpacal. "Alla luce delle questioni sollevate dagli onorevoli parlamentari, - si legge nella risposta della Commissione europea all'interrogazione Parlamentare a firma Ferrara/Pedicini - la Commissione chiederà chiarimenti alle autorità italiane circa lo stato attuale del corpo idrico e il rispetto delle disposizioni pertinenti delle direttive sopra menzionate”  "Con la nostra interrogazione abbiamo voluto interessare la Commissione Europea - dichiara l'Europarlamentare M5S Ferrara – del grave rischio per la salute e per l'ambiente connessi al 'caso Alaco'. Dalle indagini in corso - dal maggio 2012 la Repubblica di Vibo Valentia ha posto sotto sequestro il bacino ed i relativi impianti di potabilizzazione -, infatti, emergerebbe che l'acqua dell'invaso non sarebbe idonea al consumo umano, ragion per cui riteniamo sia fondamentale un adeguato ed urgente intervento di bonifica dell'intero sito".

 

Guasto alla rete dell'Alaco, disagi in otto comuni del vibonese

Approvvigionamento idrico a singhiozzo, oggi e domani, per otto comuni del vibonese riforniti tramite l'acquedotto dell'Alaco. A causa di un guasto e del necessario intervento di ripristino sulla conduttura adduttrice, la fornitura dell'acqua sarà sospesa o sensibilmente ridotta a Pizzo, Sorianello, Pizzoni, Gerocarne, Stefanaconi, Sant’Onofrio, Ionadi e Vibo Valentia. La situazione dovrebbe lentamente ritornare alla normalità tra il pomeriggio di domani e la mattinata di sabato.

 

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