Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 983

Convenzione irregolare tra pubbliche amministrazioni vibonesi: denunciati tre dirigenti e disposto il sequestro di 230 mila euro

Il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Vibo Valentia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal locale Tribunale, nei confronti di un dirigente pubblico vibonese.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno interessato presunte irregolarità riguardanti una convenzione stipulata il 29 maggio 2018 tra due pubbliche amministrazioni vibonesi, a seguito della quale un dirigente aveva assunto un incarico temporaneo presso la Camera di  commercio, congiuntamente a quello già ricoperto presso un altro ente.

Per gli investigatori la convenzione al centro dell'indagine sarebbe stata stipulata illegittimamente in quanto in contrasto con l’art. 3, comma 9 del D.lgs. 219/16 e con l’art. 20 c. 2 Legge 580/93, così come esplicitato dal Ministero dello Sviluppo economico, quale organismo di vigilanza delle Camere di commercio, comportando per i sottoscrittori, la violazione dell’art. 323 c.p. (abuso d’ufficio), in concorso con il dirigente, al quale sarebbe stato procurato un illecito vantaggio patrimoniale per oltre 230 mila euro, relativo agli anni 2018, 2019 e 2020.

Per tale somma, l’autorità giudiziaria ha emesso un decreto di perquisizione e di sequestro preventivo eseguito dalle fiamme gialle vibonesi.

Vibo, commissariamento Camere di commercio: Il presidente della Provincia contro il provvedimento di Unioncamere

«È imbarazzante l’insistenza nel perseguire l’obiettivo di sopprimere la Camera di commercio di Vibo Valentia. Così com’è inspiegabile che, dopo l’incontro di Catanzaro, alla presenza del deputato del Movimento 5 stelle Giuseppe D’Ippolito, non vi sia stato un ravvedimento rispetto all’assurda imposizione di Unioncamere, che ancora una volta rischia di indebolire un territorio già debole di suo».

Questo l’incipit delle affermazioni del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano, in relazione alla prospettiva di commissariamento delle Camere di commercio non ancora accorpate, al fine di ritirare i ricorsi pendenti contro la fusione degli enti camerali.

«Pur sforzandomi non riesco a comprendere quale possa essere l’utilità di un eventuale accorpamento, - ha evidenziato il presidente Solano - soprattutto in considerazione dell’efficienza dell’ente e della capacità gestionale dimostrata dall’attuale gruppo dirigente, guidato egregiamente dal presidente, Nuccio Caffo. Come si fa ad ipotizzare una simile soluzione. Ci troviamo di fronte ad un’organizzazione che funziona ed è in attivo e che, paradossalmente, viene indotta a fondersi con una Camera di commercio, quella di Catanzaro, che invece si trova in una situazione di deficit economico-finanziario. Mi auguro che il governo respinga l’assurda quanto inaccettabile proposta di Unioncamere. Nel caso verrà perseguito questo maldestro tentativo - ha infine asserito il presidente Solano - non rimarremo più fermi e supini ad accettare scelte scellerate che, ancora una volta, si perpetuano contro gli interessi di un territorio che invece di essere aiutato viene avversato. Auspico, pertanto, che si levi dal territorio una voce unanime a tutela dell’interesse collettivo del Vibonese».

  • Published in Politica

Vibo: gli auguri del presidente della Provincia, Alfredo Lo Bianco al neo presidente della Camera di commercio, Antonio Catania

«Sono convinto che la professionalità e lo spirito di abnegazione che contraddistinguono il neo presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia, Antonio Catania, incideranno positivamente nelle dinamiche di sviluppo del sistema produttivo del territorio provinciale. Pertanto gli esprimo i miei più sinceri auguri».

Queste le dichiarazioni del presidente facente funzioni della Provincia di Vibo Valentia, Alfredo Lo Bianco, in seguito all’elezione di Antonio Catania, alla carica di presidente della Camera di Commercio.

«Il Consiglio camerale non poteva fare scelta migliore - ha aggiunto Lo Bianco - in quanto il neo presidente Catania, ha dimostrato, nel corso della sua lunga attività lavorativa, notevoli doti manageriali. Del resto Antonio, al quale mi lega un sentimento di stima sincera, proviene da una famiglia vibonese, da sempre dedita al mondo del lavoro. Il presidente Catania, dunque, che ha al suo attivo ruoli di responsabilità ed esperienze qualificate, sia nell’Ente camerale vibonese che in Confcommercio regionale e nazionale, saprà ricoprire al meglio questo suo nuovo ruolo istituzionale, incidendo positivamente nei processi decisionali di promozione e valorizzazione delle attività commerciali del Vibonese».  

Wanda Ferro (Fdi) contro l'elezione del presidente della Camera di commercio di Catanzaro

"E’ inaccettabile che il governo di centrosinistra, che dovrebbe limitarsi a sbrigare gli affari di ordinaria amministrazione, si renda protagonista di ingerenze politiche in questioni importanti per lo sviluppo dei territori, come l’elezione del presidente della Camera di commercio di Catanzaro. Non capisco per quale ragione il Ministero dello sviluppo economico continui a sollevare dubbi sulle procedure per l’elezione di un Consiglio camerale che, eletto alla guida dell’ente Daniele Rossi, ha dimostrato di saper mettere in moto un’attività amministrativa efficiente e proficua, recuperando importanti crediti e liberando risorse da mettere a disposizione del tessuto economico del territorio. Evidentemente il governo di centrosinistra intende restaurare il commissariamento voluto dal governatore Oliverio, che aveva imposto alla guida dell’ente un professionista che, senza mettere in dubbio le sue capacità, era considerato del tutto estraneo alla realtà economica e produttiva della provincia. C’è la sensazione che una certa politica, in vista del rinnovo degli organismi di Unioncamere nazionali e regionali, non si faccia scrupoli a sacrificare la sana gestione dell’ente camerale catanzarese, anteponendo i piccoli interessi di bottega alla qualità dei servizi forniti a cittadini e imprese".

E' quanto scrive in una nota, il deputato e consigliere regionale di Fratelli d'Italia Wanda Ferro

Wanda Ferro: "Il commissariamento della Camera di commercio di Catanzaro assume tratti inverosimili"

“La replica della presidenza della Regione, affidata ad una nota dell’Ufficio stampa, sulla vicenda del commissariamento della Camera di commercio di Catanzaro, assume tratti  inverosimili e porta ad affermare che la toppa è peggiore del buco! Non si comprende il riferimento nella nota a logiche di 'terzietà ed equilibrio' quando ad essere commissariata, per naturale scadenza di mandato, è la sola Camera di Catanzaro. Di quale garanzia di terzietà e di quale equilibrio parla la Presidenza della Regione? A Crotone e a Vibo le Camere di commercio sono pienamente e legittimamente guidate dai rispettivi presidenti, così come pienamente legittime e operative sono le rispettive giunte ed i rispettivi consigli. 

Probabilmente ad essere in malafede è proprio il governatore Oliverio: se non fosse così sarebbe ancora più grave, poiché vorrebbe dire che egli stesso non sa che il Commissario dell'ente camerale catanzarese da lui stesso nominato è chiamato a gestire la sola e semplice ordinaria amministrazione della Camera di Catanzaro, e non - come ha invece dichiarato - il processo di accorpamento delle Camere di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo.  Tale fase è infatti già conclusa con un iter di accorpamento, già gestito in toto da un commissario ad acta di nomina ministeriale. Accorpamento sancito con un decreto della stessa Regione Calabria, che reca proprio la firma di Oliverio risalente a settembre 2016, con tanto di assegnazione dei seggi già definita. Se questa è la contezza delle vicende del nostro territorio da parte di chi lo governa, siamo davvero alla frutta!”

E' quanto ha dichiarato in una nota il Consigliere regionale Wanda Ferro

  • Published in Politica

Segni di leggera ripresa nell'economia reggina

La Camera di Commercio di Reggio Calabria, durante la celebrazione della tredicesima edizione della Giornata dell'Economia, ha reso noti i risultati contenuti nel Rapporto 2015 sullo stato di salute dell'economia in provincia. Dati, tutto sommato, confortanti, che lasciano aperta la speranza ad ulteriori, e più significativi, miglioramenti. "Nel 2014 - è, infatti la sintesi dello studio - si è registrato un tasso di crescita della numerosità imprenditoriale, pari all'1,6% (+0,5% in Italia)". Una maggiore vitalità imprenditoriale - è la riflessione contenuta nel dossier - ha portato ad una leggera ripresa dell'occupazione".

Co.net, le imprese del settore primario alla conquista dei mercati esteri

Martedi 3 marzo 2015, alle ore 10.30, presso la sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei risultati del Progetto Co.net. (Cosenza network), diretto a favorire la nascita di contratti di rete sul territorio della provincia di Cosenza. Il progetto, sostenuto da Unioncamere nazionale e dal ministero dello Sviluppo economico, ha consentito la sottoscrizione del contratto di rete Cosenza network, primo nella provincia di Cosenza e tra i primi in tutta Italia ad essere stato sottoscritto con la nuova modalità telematica. Cosenza network è un contratto di rete composto da 18 imprese della filiera agroalimentare che hanno deciso di unirsi per creare massa critica e per affrontare insieme la sfida dei mercati esteri. Il contratto di rete prevede, sin dalla sua sottoscrizione, un programma di attività da realizzare, un fondo patrimoniale e un soggetto esecutore che renderà realtà il programma prestabilito. Il progetto, realizzato dall’Ente camerale di Cosenza, verrà illustrato dal presidente della Camera di Commercio, Klaus Algieri, e sarà accompagnato dalle testimonianze delle imprese che hanno sottoscritto il contratto. “È un esempio positivo della sinergia pubblico-privato – sottolinea il Presidente Algieri – ma anche la dimostrazione che anche nel Sud si può fare rete. Le resistenze che in passato hanno portato ad uno scarso utilizzo di forme di aggregazione si sono notevolmente ridotte, anche grazie alla nascita di uno strumento giuridico nuovo, flessibile e più vicino alle esigenze delle imprese”.

Subscribe to this RSS feed