Cardiochirurgia Reggio, Nesci rivendica: "Movimento 5 Stelle sta svelando la pochezza del potere"

"M5S aveva ragione su tutto". Dalila Nesci, deputata del Movimento 5 Stelle rivendica la bontà dell'azione condotta dai parlamentari pentastellati in relazione all'intricata vicenda legata al reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale di Reggio Calabria.  "Abbiamo bloccato - sostiene Nesci - il tentativo del rettore Quattrone di colonizzare il reparto, costato oltre 8milioni e mai attivato da 4anni. Dicevamo che l'iniziativa toccava all'ospedale di Reggio e che per il primario serviva il concorsopubblico. Intanto, nel consueto silenzio del governatore Oliverio i commissari Scura e Urbani concordavano arbitrariamente per la scelta del primario da parte dell'Università di Catanzaro. Oggi Scura ci ha ripensato. Se non ci fosse stato il Movimento, va detto, avrebbero potuto fare i soliti giochetti. Con grave ritardo il commissario alla sanità calabrese ha disposto il concorso per il primario della Cardiochirurgia reggina. Il Movimento 5 stelle ha predicato ogni giorno questa soluzione, ma Scura e il subcommissario Urbani sono rimasti sordi per ben sei mesi.  Dobbiamo chiederci che fiducia si può riporre in costoro, che fanno e disfano senza criteri".  "Non c'è da gioire, poiché insieme a Benedetto, commissario dell'ospedale di Reggio, i due delegati del governo - secondo la parlamentare M5S -  si sono a lungo sottomessi al rettore Quattrone, che con la baronia accademica voleva annettere la Cardiochirurgia reggina all'Università di Catanzaro, dotata di scarsa attrattiva, se nessun prescelto ha mai accettato la guida del reparto.  Anche Benedetto dovrebbe farsi un esamino sulla sua condotta. Se ci avesse ascoltato, non staremmo qui a parlare né avremmo subito l'arbitrio e la pantomima sull'utilità del patronato dell'ateneo catanzarese. Avremmo ridotto pure i danni causati alle casse pubbliche e ai calabresi, che con la struttura nuova di zecca non hanno mai avuto il servizio. La decisione di Scura dimostra che il Movimento 5 stelle aveva ragione su tutta la linea. Soprattutto, e ancora una volta, dimostra che non ci sarebbe stato bisogno dei nostri #esposti e delle loro manfrine, se ciascuno degli attori avesse avuto buon senso, logica e distacco dal clientelismo. Oggi cadono per sempre anche le fumisterie del sindaco di Catanzaro, Abramo, e del sodale consigliere Costanzo". "5 stelle - conclude Dalila Nesci - sta svelando la grande pochezza del potere in Calabria, accelerando gli interventi nel rispetto della legge, a tutela dei diritti fondamentali".

Cardiochirurgia a Reggio, Nicolò (FI) mette al bando il campanilismo

"L’istituzione della Cardiochirurgia agli Ospedali ‘Riuniti’ risponde a parametri oggettivi ed inderogabili di copertura di un presidio salva-vita in un’area vasta e popolosa come quella della futura Città Metropolitana”. E’ quanto afferma in una nota, il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò. “In materia di sanità, l’unico indirizzo che deve orientare le scelte della politica è rappresentato dai bisogni reali della comunità che deve poter accedere ai servizi assistenziali primari e di emergenza-urgenza, a maggior ragione nei casi in cui è a rischio la stessa vita delle persone” - sottolinea Nicolò. Secondo il capogruppo di Fi: “E’ fuorviante e sconsiderato, quando si parla di sanità, alimentare discussioni faziose ed interpretare atteggiamenti campanilistici al mero scopo di fare valere le priorità dei propri territori". "La salute dei cittadini - evidenzia Alessandro Nicolò - va oltre e necessita di una pronta assunzione di responsabilità della classe politica dirigente che superi qualsiasi preclusione ideologica. Rispetto all’istituzione del ‘Centro Cuore’ presso il nosocomio reggino, sono stati inoltre consumati  tutti i passaggi politici ed istituzionali”.  “Adesso - conclude Alessandro Nicolò - si tratta solo di dare seguito con  solerzia alle decisioni assunte che rispondono a precisi standard di qualità ed efficacia nell’assistenza sanitaria che deve onorare il sacrosanto diritto dei cittadini ad essere curati nell’ambito di una rete ospedaliera e territoriale d’eccellenza, capace di contenere il fenomeno dell’emigrazione sanitaria soprattutto rispetto ad un servizio per il quale la Regione, e dunque gli stessi calabresi, pagano i costi di funzionamento, sebbene il reparto non sia mai stato aperto”.

 

Nicolò: "Sull'attivazione di Cardiochirurgia a Reggio siamo alla schizofrenia politica"

Si convochi con urgenza una seduta consiliare ad hoc perché vengano aggrediti con risolutezza e definitivamente rimossi gli ostacoli che si frappongono all’apertura della cardiochirurgia agli ospedali ‘Riuniti’ di Reggio Calabria. Siamo ormai alla schizofrenia politica se non alla sconsideratezza. E’ paradossale che si continui con discussioni faziose – al mero scopo di rivendicare leadership politiche o istituzionali – piuttosto che procedere con urgenza all’attivazione del Centro Cuore”. E’ quanto afferma il capogruppo di FI alla Regione Alessandro Nicolò che aggiunge: “La salute dei cittadini non può essere trattata come merce di scambio e necessita di una immediata assunzione di responsabilità che superi ogni steccato ideologico. Si investa, pertanto, la massima assise regionale del problema allo scopo di fare chiarezza sulle criticità ostative all’apertura di un presidio indispensabile per la salvaguardia della vita delle persone, ed indirizzare, quindi, la Giunta rispetto a soluzioni condivise e risolutive. E’ indecoroso, oltre che inammissibile – continua Nicolò- che un presidio salvavita - per il quale vi è stato un investimento di 40 milioni di euro e per cui si pagano giornalmente dei costi a carico dei contribuenti senza che vi sia un corrispondente servizio alla salute - continui, a distanza di ben otto anni dalla legge regionale istitutiva, a restare una chimera, ostaggio dei veti della politica e di vergognose lentezze burocratiche. Una vera e propria ‘tela di Penelope’, considerato che la legge regionale istituiva del servizio risale al 2007, ma solo nel 2011 avviene il collaudo di tutte le opere ed attrezzature. Oltre alle somme per la realizzazione dei locali, per il leasing dei macchinari si spendono, inoltre, un milione e quattrocentomila euro l’anno; somme sborsate per niente, in spregio ad ogni principio di ragionevolezza e buonsenso”. “Per dimensioni territoriali, per bacino di utenza e per incidenza epidemiologica, la provincia di Reggio Calabria – rileva Alessandro Nicolò- deve essere inderogabilmente, e senza ulteriori attese dotata di un reparto di cardiochirurgia, nell’ambito di una riorganizzata rete ospedaliera che punti all’adeguamento dei collegamenti con i centri di eccellenza, consentendo di intervenire, così come impongono le procedure mediche, in tempi rigorosamente ristretti. Dotata di macchinari sofisticati e tecnologicamente all’avanguardia, ma mai attivata, la struttura dei ‘Riuniti’ serve una vasta area, allo stato carente di un presidio salvavita per patologie cardiache di particolare gravità ed in situazioni d’emergenza”. “Tutte le forze politiche sono chiamate – conclude il capogruppo di FI- dunque, a convergere con alto senso di responsabilità nella comune battaglia di civiltà per una tempestiva apertura del Centro Cuore. Dobbiamo tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini e contenere il fenomeno dell’emigrazione sanitaria cui sono costretti sebbene i costi di funzionamento del reparto mai aperto, paradossalmente, gravino proprio su loro”.

Sanità, Oliverio promette: "Cardiochirurgia a Reggio sarà attivata a breve"

Intercettato da cronisti presenti alla seduta del Consiglio Regionale svoltasi martedì pomeriggio, Mario Oliverio ha affrontato lo spinoso tema dell'attivazione del reparto di Cardiochirurgia agli Ospedali riuniti di Reggio Calabria. "La Cardiochirurgia di Reggio Calabria -ha annunciato il presidente della Regione - sarà attivata nel più breve tempo possibile. Questo reparto, pronto e inutilizzato da anni, costituisce una grave ferita per una regione in cui i cittadini sono stati e sono costretti a ricorrere a strutture esterne per questa alta specialità. Sarà cura del dottor Frank Benedetto, a cui la legge attribuisce le competenze programmare le procedure necessarie ed attivare la Cardiochirurgia per l'Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria. Il dottor Benedetto sta lavorando alacremente in questa direzione e, più complessivamente, per la realizzazione di servizi e prestazioni sanitarie qualificate presso gli Ospedali "Riuniti". "Nella prossima settimana - ha annunciato Mario Oliverio- sarà anche attivata la pet di ultima generazione, recuperando la mobilità passiva molto alta per questa prestazione".

Subscribe to this RSS feed