Serra, il sindaco Tassone nomina i componenti del Cda della Fondazione Chimirri: i NOMI
Il sindaco Luigi Tassone ha provveduto, con proprio decreto, a nominare i nuovi componenti del Cda della Fondazione “Caterina Chimirri”. Si tratta di Raffaele Callà, Assunta Federico, Giuseppina Lucia Marino, Vince David Muzzì, Domenico Scarfone e Francesco Scopacasa. Il vecchio Cda era stato nominato il 2 settembre 2011 (la durata sarebbe triennale), ma due componenti erano stati sostituti il 26 marzo 2013.
L’ex Ente morale Scuola materna paritaria “Chimirri” era stato trasformato con atto notarile, datato 29 febbraio 2012, in Fondazione con relativa approvazione del nuovo Statuto. La Fondazione “Caterina Chimirri” – come viene spiegato nel decreto di riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato del presidente della Giunta regionale n. 27 del 5 marzo 2012 – ha “sede legale a Serra San Bruno, in via Carmelo Tucci, 1” e “persegue in modo adeguato l’opera socio-assistenziale svolta storicamente dall’Ente morale ‘Caterina Chimirri’ a favore dei minori d’ambo i sessi, da zero a sei anni, nel rispetto della volontà del donatore, onorevole Bruno Chimirri”. In riferimento al rinnovo dell’organo amministrativo, l’articolo 10 del nuovo Statuto precisa che “la Fondazione è retta da un Consiglio d’amministrazione composto da sei membri, oltre il presidente, che durano in carica tre anni. I consiglieri sono nominati dal Consiglio comunale. Il presidente è nominato dalla famiglia Chimirri in persona del parente più prossimo in linea maschile dell’onorevole Bruno Chimirri. Il presidente può essere rinominato, ma i consiglieri non possono essere immediatamente rieletti”.
Il sindaco ha poggiato il suo decreto sull’ “articolo 15 della legge 25.01.1993, n. 81, così come modificato dall’articolo 50 del D.lgs. n. 267/2000 che recita: la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, aziende ed Istituzioni sono in capo al sindaco”.
La differenza fra le due procedure descritte è dunque il passaggio dal Consiglio comunale e, conseguentemente, il confronto (e la rappresentanza) con la minoranza.
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