Vibo, come si curano le patologie croniche a domicilio con la telemedicina

Il processo per lo sviluppo del servizio della Telemedicina, considerata oggi insostituibile ponte tra territorio e ospedale, avanza a lunghe falcate ed è diventata un riferimento di emergenza ed urgenza importante per l’ammalato cronico in Calabria.

Chi ha partecipato, tra medici, infermieri, personale sanitario e pubblico, nella sala delle conferenze della Camera di Commercio, al focus organizzato sulla Telemedicina indicata quale nuova e sicura frontiera di assistenza sanitaria a distanza, ha capito che sul territorio vibonese c’è anche una parte della sanità che funziona.

Dall’appassionato dibattito, coordinato dal giornalista Giuseppe Sarlo e da Rocco Mazzù, responsabile del servizio assistenza domiciliare agli anziani dell’Asp, legato all’esame dei dati legati all’avviato progetto di sperimentazione, ideato dalla struttura Villa delle Rose di Monterosso, per “la gestione del soggetti con patologie croniche a domicilio”, in corso già da quasi un anno e alle analisi e proposte emerse nel corso degli interventi di esperti e autorevoli esponenti del mondo della sanità calabrese, è venuto fuori che il paziente cronico può contare, da oggi, in Calabria, su un più funzionale servizio di teleassistenza e telesoccorso.

È quanto emerso nell’atteso intervento di Soccorso Capomolla, dirigente sanitario responsabile della struttura Ville delle Rose, sui dati che illustrano, in esecuzione al progetto sperimentale, lo stato di attività della Telemedicina nelle tre aree in cui è stato suddiviso il territorio vibonese ed il cui coordinamento organizzativo è affidato alla competenza di Domenico Capomolla, che sovrintende alla gestione della casa protetta.

Secondo Soccorso Capomolla c’è una domanda forte di assistenza per la Telemedicina che scaturisce sulla dalla presenza di 2349 soggetti anziani cosiddetti fragili rispetto agli oltre 23 mila soggetti anziani residenti con età superiore ai 70 anni. Parte da qui l’attivazione sperimentale del servizio di telesoccorso e teleassistenza di Monterosso che nasce dall’esigenza di migliorare i servizi offerti agli anziani ed anche dalla necessità di ridurre il numero dei ricoveri inappropriati per anziani.

A favorire la sperimentazione del progetto vibonese di Telemedicina il sistema dell’Healt Information Management focalizzato sulla crescente assistenza agli anziani e sulla gestione delle patologie croniche.
Ne parlato, in un intervento via skipe da Bruxelles, un esperto scientifico dell’informatica applicata, Marco d’Angeloantonio, Presidente e amministratore delegato della società che ha concepito e gestito progetti europei nell’area dell’healt e dell’inclusion che ha confermato il successo e la validità del percorso di Villa delle Rose.

Il focus ha, poi, diretto la sua attenzione sulle positive esperienze della Telemedicina a Vibo Valentia.

Tutti articolati e ricchi di sicure analisi gli interventi. A partire da quello di Vincenzo Natale, direttore dell’unità operativa di Pronto Soccorso e alla guida del dipartimento di emergenza ed urgenza, nell’indicare la funzione dell’area nevralgica del triage e nel proporre la soluzione alle più ricorrenti criticità legate al percorso territorio-ospedale ha osservato che s’impone, per uno stabile sistema di emergenza, l’applicazione di una idea dinamica, utile e realizzare un sistema in rete collegato all’emergenza e all’urgenza.

Poi è stata la volta di Maurizio Cipolla, presidente della società calabrese di Telemedicina il quale ha confermato che il sistema Calabria, nonostante le difficoltà evidenziate in questi ultimi anni di sperimentazione e avvio del servizio, riesce a dare risposte più che positive, mentre per Franco Galati, responsabile del servizio stroke unit della Neurologia all’ospedale di Vibo Valentia, impegnato a spiegare la Telemedicina nei percorsi integrati Spoke-Hub, l’assenza di una reale rete regionale condizionala una migliore efficacia del già positivo impegno nell’applicazione della Telemedicina nei casi di ictus e trombolisi.

Interessanti anche le valutazioni del presidente dell’ordine dei medici, Antonino Maglia e di Roque Pugliese, rispettivamente sul fabbisogno per i percorsi integrati nella medicina di base e sulla telemedicina nelle reti dell’emergenza.


Vibo, sabato focus sulla telemedicina

Quanto influisce, in Calabria, la mancanza di un eloquente quadro che disciplini l’attività di sviluppo della Telemedicina?

Quanto è importante la ricerca di modelli organizzativi innovativi nelle aggregazioni mediche territoriali?

Perché è sempre più attuale ed importante il ruolo della Telemedicina nel processo sanitario, dall’ospedale al territorio, nella domanda di salute posta dal paziente?

Come fronteggiare la totale insufficienza della rete di cure territoriali che spesso causa un’autentica invasione di anziani e di malati cronici nei nostri Pronto Soccorso?

Attorno a questi ed altri attuali e roventi quesiti ruoterà il meeting scientifico, in programma sabato prossimo, nella sala delle conferenze “Antonino Murmura” della Camera di Commercio, con inizio alle ore 9,30 sul tema “La Telemedicina: un sistema di integrazione tra i modelli gestionali per la continuità assistenziale”, promosso ed organizzato dalla struttura socio-sanitaria “Villa delle Rose” di Monterosso Calabro per la formazione e l’aggiornamento Ecm.2018.

All’interessante dibattito, coordinato dal giornalista Giuseppe Sarlo e da Rocco Mazzù responsabile del servizio di assistenza domiciliare del Distretto dell’Asp, per fare il punto sui progressi dell'assistenza sanitaria a distanza che si sta diffondendo in tutti i Paesi, parteciperanno esperti e professionisti di rango, impegnati ormai da anni nella ricerca sanitaria.

Del parterre scientifico faranno parte Vincenzo Natale, Direttore dell’unità operativa di Pronto Soccorso dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, “Sull’appropriatezza dell’accesso al pronto soccorso e della domanda evitabile”; Antonino Maglia, Presidente dell’Ordine dei Medici di Vibo Valentia, sulla “Integrazione gestionale territoriale”; Marco d’Angelantonio, Amministratore delegato della Health Information Management sulle “Importanti potenzialità dell’ Information computer tecnology nella gestione del paziente”; Maurizio Cipolla, presidente regionale della società italiana di Telemedicina che svolgerà un focus sulla Telemedicina in Calabria; Antonio Talesa, Direttore del 118 Area Centro e Francesco Galati, Direttore della Stroke Unit dell’Unità operativa di Neurologia dell’Ospedale di Vibo Valentia, che relazioneranno sul “Valore Aggiunto della telemedicina nella gestione delle reti di emergenza-urgenza e dei processi gestionali spoke-hub”.

In Calabria la Telemedicina, un sistema che pone in attivazione una rete ospedale-medici-territorio per monitorare i pazienti, assisterli,nella malattie croniche e favorirne la prevenzione, continua a dare scarse risposte alle domande di salute del paziente ed il problema legato al conseguimento di un obiettivo capace di garantire una sanità più adeguata ai reali bisogni, spesso emergenti del paziente, tarda a realizzarsi.

Anche se le sperimentazioni, ad onor del vero, non sono poche è la mancanza di una vera e propria disciplina organizzativa, da parte della Regione Calabria, che condiziona la possibilità di dar successo ai non trascurabili tentativi in atto.

In provincia di Vibo Valentia l’avviata esperienza a Villa delle Rose, a Monterosso, di un progetto sperimentale di Telemedicina per la gestione del soggetto con patologie croniche a domicilio – ed i cui dati positivi, verranno spiegati al termine dei lavori del meeting scientifico da Soccorso Capomolla, responsabile medico della struttura organizzatrice - lasciano capire che il progetto è destinato a preannunciare confortanti risposte ed avere successo in questo tipo di iniziativa sanitaria.

L’impegno, la capacità organizzativa e la professionalità di chi opera per la migliore riuscita del progetto fino ad oggi sono stati premiati con la certificazione che la sperimentazione funziona in pieno e secondo le esigenze dell’utente.

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