Combattere lo spopolamento dei piccoli borghi e dell'entroterra. E’ questo uno dei principali obiettivi che si pone il Parco delle Serre. Il turismo ambientale è una delle chiavi di successo per centrare l’obiettivo ed è per questo che insieme ad Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche) sarà organizzato un corso di formazione per guide ambientali escursionistiche che punta a valorizzare proprio quelle zone che negli ultimi anni hanno sofferto il fenomeno dello spopolamento.
Aigae è una entità associativa riconosciuta dal Mise (Ministero dello Sviluppo economico) che, grazie alla sua pluriennale esperienza, permette di trasformare l’amore per la natura in una professione: la guida ambientale escursionistica o guida naturalistica.
Diventare guida è un’opportunità, sia per la persona che per il territorio dove le guide andranno ad operare. La valorizzazione del patrimonio ambientale e del turismo sostenibile mirano ad avere una visione ad ampio raggio finalizzata a far scoprire i territori al di là delle stagioni turistiche “classiche”.
“I parchi della Sila, delle Serre, dell’Aspromonte e del Pollino sono una delle mete naturalistiche più interessanti del Mezzogiorno. Aigae contribuisce alla formazione delle guide ambientali escursionistiche di questo territorio. Il loro lavoro sarà fondamentale per valorizzare le aree interne convogliando in quelle zone un tipo di turismo nuovo, meno impattante, ma allo stesso tempo fondamentale per arrestare il processo di abbandono di piccoli borghi. Come abbiamo già constatato in altre zone d’Italia, il turismo ambientale può rappresentare una nuova linfa per i piccoli esercenti e per i piccoli produttori di cui la regione è ricca” spiega il presidente di Aigae Davide Galli.
I corsi professionalizzanti, articolati in diversi moduli, daranno la possibilità a tutti i corsisti di acquisire conoscenze di base e forniranno strumenti specifici per accompagnare in sicurezza e diffondere nozioni non solo ambientali e naturalistiche, ma anche geologiche e storiche, grazie alle quali le future guide potranno valorizzare il turismo anche nei territori meno battuti durante la stagione estiva.
Il corso di avviamento alla professione, che si svolgerà da Aprile 2021 a Giugno 2021, avrà durata di 300 ore ripartite tra lezioni teoriche in aula presso la sala conferenze del Parco regionale delle Serre, a Serra San Bruno ed in altre eventuali località che saranno indicate agli allievi e lezioni pratiche al Parco regionale delle Serre.
Al termine del corso, un esame per il rilascio dell’attestato, e se superato l’iscrizione nel Registro italiano delle guide ambientali escursionistiche riconosciuto in tutta Italia ai sensi della legge 4/2013, da enti parco, agenzie di viaggi e tour operator, aziende, scuole, gruppi italiani o stranieri, enti di promozione territoriale.
La formazione continua obbligatoria garantita dai corsi e dalle iniziative proposte da Aigae, consentirà alle nuove guide di arricchire nel tempo la propria esperienza formativa con corsi di aggiornamento e quella, altrettanto importante, di muoversi in autonomia nella propria professione con il supporto dell’associazione e della fitta rete di scambio informativo e didattico tra Guide.
Il corso è realizzato inoltre con la collaborazione di Aidap – Legambiente.
Il Parco naturale regionale delle Serre metterà a disposizione dieci borse di studio individuali per i cittadini residenti nei Comuni del Parco.
Aigae, in sinergia con l’Ente Parco, ha saputo interpretare il bisogno di professionalità e di competenze che costituiscono il presupposto per garantire l’affermazione di un turismo desideroso di esperienze legate alle tradizioni locali, in un ambiente naturale ed in un paesaggio capace di emozionare.
Un’iniziativa concreta, orientata al rafforzamento di quel percorso di crescita del territorio, sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale ed economica, posto come centrale nella strategia di rilancio dell'ente Parco.
Una strategia basata sul convincimento profondo che la fruizione del patrimonio naturale e di quello storico culturale da parte di un turismo lento e consapevole, possa rappresentare un elemento di svolta verso la riscoperta dell’intero comprensorio.
“E’ questa la partita che vogliamo giocare ed è questa la scommessa che intendiamo vincere”, sostengono i vertici dell’ente, ovvero il commissario Giovanni Aramini ed il direttore Francesco Pititto.
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