Emergenza rifiuti, Tassone suona la sveglia alla Regione: “Servono azioni immediate, voltarsi dall’altra parte peggiora le cose”
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“Purtroppo non avremo solo bei ricordi dell’estate 2017 alla Tonnara di Palmi che, oltre alle meravigliose spiagge piene di bagnanti, registra purtroppo un’emergenza rifiuti segnalata da diversi cittadini – dice il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci - i turisti e i residenti in questo tratto di zona balneare si trovano a dover fronteggiare quotidianamente questa problematica, bisogna agire subito per tutelare la salute dei cittadini”.
Già lungo il percorso che conduce alla zona mare – come prontamente segnalato da Giancarlo Marafioti responsabile U.Di.Con. per la sede di Palmi - nei pressi della vecchia stazione, è possibile toccare con mano, in modo disarmante, il livello di degrado raggiunto e che, di per sé, dà la cifra dello stato di abbandono dei luoghi dedicati alla villeggiatura. Ben più grave è l’emergenza nell’ancora più centrale zona Tonnara di Palmi contraddistinta, in più punti, dalla presenza di copiosi cumuli di immondizia che rendono poco piacevole la villeggiatura.
"A preoccupare è la situazione igienico sanitaria che colpisce chi si trova a vivere questa situazione – conclude Nesci - per i palmesi i danni potenziali alla salute che questo stato di degrado può arrecare, vanno oltre i mesi estivi e non possono essere lasciati irrisolti”.
Aprire al più presto un tavolo tecnico con la Regione per definire insieme ai sindaci gli interventi necessari per risolvere definitivamente l’emergenza rifiuti. E’ questo l’appello che il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha inteso rivolgere nel corso di una riunione presso il Palazzo di Governo della città, presieduta dal prefetto Luisa Latella, alla presenza dei dirigenti del Dipartimento politiche dell’ambiente della Regione, gli ingegneri Domenico Pallaria e Antonio Augruso, del vicepresidente di Legambiente Calabria, Andrea Dominijanni, e dei responsabili dei circoli di Catanzaro e Girifalco della stessa associazione, Aldo Perrotta e Luigi Sabatini. L’incontro è servito a fare il punto sulla situazione relativa al sistema dei rifiuti in Calabria e, in particolare, nella provincia di Catanzaro che dal prossimo mese di luglio rischia di andare in tilt a causa dell’imminente chiusura della discarica di Pianopoli. Una situazione che è andata aggravandosi negli ultimi mesi a causa del deficit degli impianti preposti al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti e dei mancati pagamenti da parte dei comuni, anche capoluoghi di provincia, che hanno creato un buco di diverse decine di milioni di euro nelle casse regionali: “Catanzaro – ha commentato il sindaco Abramo – è tra i pochi Comuni virtuosi che hanno pagato quanto dovuto fino al 2013 e si apprestano a saldare anche le quote del 2014 e di parte del 2015. Nonostante ciò ora la città rischia di essere ugualmente penalizzata dalla presenza di cumuli di rifiuti in mezzo alle strade. La mia proposta alla Regione Calabria è quella di venire incontro ai Comuni morosi esentando dall’aumento della tariffa per lo smaltimento dei rifiuti tutte le amministrazioni che salderanno il pregresso tramite la procedura prevista dal dl 35/2013. Si tratterebbe di un’opportunità preziosa sia per i comuni che potranno usufruire del piano di ammortamento pluriennale previsto per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, sia per la Regione che, in questo modo, potrà risolvere i propri limiti di cassa”. Affrontata l’emergenza legata alla stagione estiva, come ribadito anche dal prefetto Latella, la priorità resta quella di definire un crono programma degli interventi atti a definire il nuovo sistema degli impianti sul territorio regionale secondo la logica dell’unione dei comuni: “E’ fondamentale – ha concluso Abramo - che al più presto la Regione definisca la gestione del servizio rifiuti sulla base degli ATO corrispondenti ai territori di ogni provincia stabilendo i termini della gara unica per la differenziata. Per questo motivo chiedo con urgenza l’apertura di un tavolo tecnico interistituzionale aperto agli organi di rappresentanza dei Comuni dalla cui cooperazione dipenderà la migliore organizzazione del servizio”.