Cardinale, presentato il “Borgo della nocciola”

A Cardinale, centro dell’entroterra catanzarese, sempre maggiore rilevanza acquisisce la valorizzazione della nocciola come strumento di sviluppo e rilancio del territorio.

Un nuovo importante impulso in questa direzione giunge con il via al progetto “Borgo della nocciola”, finanziato con un importo di un milione e mezzo di euro dal bando “Borghi” della Regione Calabria.

I dettagli del progetto integrato per la valorizzazione turistico-culturale e produttiva del territorio di Cardinale sono stati illustrati in un incontro pubblico, alla presenza di amministratori del comprensorio, rappresentanti istituzionali provinciali e regionali.

Cinque le linee di intervento: la prima a carattere edilizio-architettonico che assorbe la gran parte del finanziamento e riguarda il restyling del centro storico, con il rifacimento della pavimentazione, il rifacimento e il potenziamento dell’illuminazione; la seconda riguarda la realizzazione di itinerari turistici tra noccioleti ed aziende agricole, mediante il ripristino del fondo dei sentieri e dei percorsi, la sistemazione di aree verdi nei pressi di fontane, cartellonistica e punti hotpost wi-fi a
supporto della fruizione turistica dei percorsi con segnalazione degli elementi di interesse produttivo, culturale, sociale; la terza riguarda la realizzazione della Casa della nocciola, che sarà ubicata in una struttura già esistente e che, come info-point, sarà destinata all'accoglienza, alla divulgazione turistica, culturale e produttiva del territorio; la quarta, ed è una scelta sicuramente distintiva per il Comune di Cardinale, riguarda la realizzazione del Nocciolab per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica finalizzata all’identificazione delle caratteristiche organolettiche e delle potenziali proprietà nutraceutiche della nocciola Tonda calabrese, tanto più a produzione biologica; ed infine spazio ad attività culturali ed artistiche. Così come esposto dal responsabile unico del procedimento, Antonio Nisticò, dai progettisti e direttori dei lavori, Francesco Rotiroti e Massimiliano Cozza D’Onofrio. Riguardo l’attività di ricerca è intervenuto Stefano Alcaro, presidente pro-tempore dell’Associazione Crisea.

Un progetto sul quale l’amministrazione comunale di Cardinale punta molto e che amplifica il raggio di azione di altri progetti che saranno realizzati per la valorizzazione del territorio e con i quali si integra, perseguendo la volontà di creare opportunità per la comunità locale, come dichiarato dal sindaco Danilo Staglianò, dal vicesindaco Marco Maiolo, dall’assessore Massimo Rotiroti e dal consigliere Giosuè Costa che ha moderato l’incontro.

Un importante passo per dare risalto ad una coltura identitaria presente a Cardinale sin dal 1700 e ad un prodotto di grande qualità. Si punta molto ancora sul turismo esperienziale e nell’ambito del medesimo progetto sarà realizzata una pubblicazione, frutto di una ricerca etnobotanica che coinvolgerà la popolazione locale. Sarà condotta sulle piante di nocciolo e sulle piante edibili della Valle dell’Ancinale. «Gli ecosistemi generati da un noccioleto, rappresentano una comunità vegetale costituita da più specie» ha edotto Carmine Lupia, direttore del Conservatorio Etnobotanico di Castelluccio Superiore (Pz) e Sersale (Cz).

«La nocciola nel nostro territorio rappresenta un indotto, crea economia. Per tale motivo -  ha evidenziato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio – il nostro plauso va innanzitutto agli agricoltori, a tutti coloro che ogni giorno curano i terreni, le piante e ci consegnano questo prodotto d’eccellenza. La loro opera preserva, inoltre, il territorio dagli incendi e dagli smottamenti. Negli anni ’70 nel nostro territorio venivano prodotti circa 17 mila quintali di nocciole all’anno. Con i proventi di questa coltura le famiglie hanno fatto studiare i loro figli all’università, hanno arredato le loro case o comprato l’auto. Questo per dare il senso di quanto la nocciola ha significato per la nostra comunità. Il valore di un quintale di nocciole era pari ad una pensione di oggi. Il nostro grazie come produttori va all’Amministrazione comunale di Cardinale, all’Amministrazione comunale di Torre di Ruggiero, alle istituzioni provinciali e regionali che ci sono sempre vicine. Ci stiamo impegnando per aumentare la qualità e la quantità della nostra produzione».

I produttori della nocciola Tonda di Calabria bio confidano in un buon raccolto, ma preoccupano per le condizioni climatiche

L’impegno dei produttori nei noccioleti della Tonda di Calabria bio, per le operazioni di trinciatura e spollonatura, è massimo. Si tratta, infatti, di un momento molto delicato, in funzione della futura raccolta che si prevede particolarmente positiva.

La trinciatura è un’operazione che consente di pulire i terreni, sminuzzando la vegetazione presente tra i filari e restituendo al terreno parte delle sostanze organiche di cui necessita.

La spollonatura, che avviene due volte l’anno a giugno ed agosto, comporta l’eliminazione dei polloni che crescendo velocemente alla base dell'albero e sottraendo sostanze vitali all’apparato radicale, comprometterebbero la produzione.

Una sostanza naturale a base di roccia, conforme all’indirizzo biologico della coltivazione, nei prossimi giorni, avrà il compito di proteggere le piante, per portare a maturazione il frutto.

Riguardo al prossimo raccolto per Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola di Calabria e Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio, «potrebbe essere un’ottima annata, le piante sono cariche, è importante portale così fino alla fine, per fare arrivare il frutto in magazzino. Le difficoltà, da affrontare da oggi in poi, sono determinate dalle condizioni climatiche che cambiano. Temiamo le grandinate e il caldo eccessivo. Però speriamo in un buon risultato».

Considerazioni condivise dal produttore Graziano Rotiroti «Ad oggi è una buona annata. Forse ci aspettavamo qualcosa in più. Le nocciole si iniziano ad intravedere, ma le piante non sono uniformi, nel senso che ci sono piante che hanno più prodotto ed altre di meno. La sfida adesso è fare rimanere le nocciole sulla pianta, fino a quando arriveranno a maturazione completa, a settembre. Si parla di un’estate molto calda».

Nocciola Tonda di Calabria, prosegue il progetto di ricerca “Valtifru 4.0”

Proseguono, nei territori di Cardinale e Torre di Ruggiero, storicamente vocati alla produzione della nocciola, le attività di ricerca nell’ambito del progetto “Valtifru 4.0” per la “valorizzazione delle filiere tipiche di frutta a guscio e fresca trasformata ad alto valore aggiunto”, finanziato dal Miur portato avanti da referenti scientifici dell’Università di Milano, dell’Università di Torino, del Centro di Ricerca pugliese “Basile Caramia”, dell’Arsac e di partner privati.

Ad osservare da vicino le caratteristiche della nocciola Tonda di Calabria bio, Roberto Botta, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.

Riguardo la produzione corilicola locale, ha spiegato «è una realtà piccola, ma lo sviluppo di una filiera può risultare molto redditizio e innovativo a livello di prodotti. Dalle informazioni raccolte si tratta di una nocciola con ottime caratteristiche sotto il profilo gustativo. Viene utilizzata soprattutto tostata nel settore dolciario. Una filiera locale di prodotti trasformati, quali creme, potrebbe trovare uno spazio interessante nell’ambito della Calabria e dei mercati esteri».

Dal punto di vista operativo ha informato: «stiamo effettuando delle analisi chimiche. Da dati raccolti precedentemente la nocciola Tonda calabrese risulta possedere buoni contenuti di acido oleico. Ulteriori informazioni comparative le potremo avere dal confronto con altre varietà».

Riguardo alle caratteristiche dei noccioleti, ha edotto: «sono presenti impianti degli anni Cinquanta e Sessanta, con un’idea da allora abbastanza moderna: un solo tronco per facilitare la raccolta. Successivamente si è passati alla pianta a cespuglio. Sono piante in ottime condizioni, considerato che alcune hanno settanta anni. Non c’è irrigazione, ma i terreni e la pioggia riescono a fornire un’umidità sufficiente per portare avanti la produzione».

Dati che emergono da studi importanti in direzione del marchio Igp, che rappresenterebbe «un’ottima opportunità – ha commentato il docente Botta – se si crea un mercato di filiera che valorizzi la denominazione. Si tratta di un prodotto che viene da una zona particolare, biologico ed è un valore in più che fa la differenza, per un Igp di successo».

Relativamente al valore di una coltura tradizionale, alla storicità di una nocciola che ha assunto caratteristiche sue proprie si è espresso Fabio Petrillo, tecnico dell’Arsac, Saranno utili, ha riferito, per il riconoscimento dell’Igp, anche gli studi pedologici che si stanno conducendo nei noccioleti dell’areale di Cardinale e Torre di Ruggiero, per delineare le caratteristiche dei terreni.  

Per Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola di Calabria e Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio, «si procede coerentemente alla nostra intenzione di far assegnare alle nostre nocciole un tratto identificativo di straordinario valore, con il riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta. Importanti in tal senso risultano anche gli studi condotti nell’ambito del progetto “Valtifru 4.0” e siamo lieti di ospitare nei nostri noccioleti i tecnici che se ne stanno occupando. La loro presenza è un’opportunità di confronto e ci sprona a migliorarci».

Le nocciole calabresi saranno presenti al Vinitaly

"La produzione agroalimentare italiana è universalmente riconosciuta per gli standard qualitativi e nella filiera corilicola, cosi come per la verità in molte altri comparti, quella tra quantità e qualità è solo apparentemente una contrapposizione. Qui in Calabria i percorsi sono due ed entrambi contribuiscono a rendere forti ed apprezzate le produzioni corilicole; da un lato c'è  senz'altro  la prospettiva messa in piedi dal più grande player mondiale del settore, la Ferrero, i cui volumi produttivi sono straordinariamente alti e dall'altro, nell'area di Cardinale e Torre di Ruggiero, ci sono i produttori che hanno scelto una via diversa ed affatto contrapposta”.

Lo afferma in una nota, il presidente dell’Ats Nocciola biologica calabrese, Giuseppe Rotiroti.

“ Il nostro obiettivo – prosegue -  è quello di configurare e rendere completa una filiera che parta dalla produzione ed arrivi alla trasformazione aumentando quanto più possibile la redditività delle singole aziende. Si tratta di una scelta che corrisponde ad una visione precisa, vogliamo fare della nocciola non solo un prodotto, ma un elemento fortemente identitario e distintivo del territorio coniugando l'elemento economico a quello culturale, la dimensione propriamente aziendale ad un contesto che recuperi la propria dimensione rurale ed irrobustisca la capacità attrattiva del territorio. Questa percorso, che non è contrapposto ad altri ma parallelo, non è affatto semplice e negli ultimi anni ha potuto contare sulla visione strategica della regione Calabria che grazie ai fondi comunitari ha garantito sostegni ed investimento che hanno permesso di  imprimere una decisa accelerazione. Con la misura 3.2 abbiamo attivato strategie di promozione, giovani agricoltori e nuovi impianti sono possibili grazie alla misura 6.1 ed nell'ottica della trasformazione del prodotto con due diverse misure, la 4.1 e la 4.2, è in itinere il percorso della necessaria meccanizzazione e innovazione della filiera. Infine- conclude Rotiroti - come produttori di nocciole, siamo grati per il fatto che quest'anno saremo anche presenti al Vinitaly, una vetrina internazionale a cui parteciperemo nel padiglione della Regione Calabria"

Nocciola Tonda di Calabria bio, il Consorzio punta alla trasformazione sul posto

«La trasformazione sul posto della nocciola, costituirà un ulteriore passaggio di un processo virtuoso per la Tonda calabrese avviato con la costituzione, nel 2008, del Consorzio di valorizzazione e tutela nocciola di Calabria e proseguito con l’accelerazione impressa, in tempi più recenti dall'Ats - Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio»

Ad affermarlo il presidente Giuseppe Rotiroti che indica come obiettivo a breve termine quello di una trasformazione ritenuta: «chiave di svolta per la filiera corilicola ed asset strategico per il rilancio del territorio delle Preserre catanzaresi e più specificamente per i comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero»

Per il presidente del Consorzio e dall'Ats - Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio «la realizzazione di quest’intervento consentirebbe di rafforzare la filiera già esistente e di accrescerla, così come consentirebbe di aumentare il valore del prodotto, di diminuire i costi di produzione e di affacciarsi a nuovi mercati. Si riverberebbe positivamente sul profilo occupazionale e consoliderebbe la sinergia tra le imprese del territorio»

Tra Cardinale e Torre di Ruggiero si punta in particolare alla trasformazione in semilavorato, granella, farina, nocciola tostata e pasta di nocciola, che attualmente interessa circa il 90% della produzione ed avviene però fuori regione.

Si comprende pertanto l’indotto che una simile operazione apporterebbe se avvenisse direttamente sul territorio.

«Diversi imprenditori e operatori del settore dolciario – aggiunge Rotiroti – hanno manifestato interesse per la trasformazione della nocciola in loco e i produttori sono fortemente motivati a procedere in questa direzione.

Nei mesi scorsi una professionista, operante al Nord, appassionata della realtà corilicola locale, alla quale la legano le origini familiari, ha realizzato una linea di cosmetici a base di olio di nocciole, da noi fornite, e che contiene vitamine e antiossidanti preziosi alleati per la cura della pelle.

È evidente come la trasformazione aprirebbe nuovi sbocchi e a nuove fasce di mercato, non solo nel settore alimentare».

 

 

 

Domenico Martelli è il nuovo vicepresidente del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria

È stato designato all’unanimità, Domenico Martelli, a rivestire l’incarico di vicepresidente del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria per i prossimi tre anni.

La nomina è arrivata nel corso di una riunione del neoeletto Cda, composto: dal riconfermato presidente Giuseppe Rotiroti, e oltre a Martelli, da Enrico Clasadonte, Nicolino De Giorgio, Tonello Marra, Rocco Rosanò e Domenicantonio Vono.

Domenico Martelli, un passato da funzionario pubblico nel settore della sanità ed una passione coltivata sin da bambino per la campagna ed il mondo della nocciola, a metà anni Ottanta ha rivestito l’incarico di ultimo presidente della coperativa Ancinal-Bruca. Il padre Annunziato ne era stato il primo presidente. Un’esperienza che ha segnato gli anni d’oro della produzione corilicola nei territori di Cardinale e Torre di Ruggiero, raggiungendo i 17 mila quintali annui. Al padre è succeduto anche nella conduzione dell’azienda agricola. Una figura, quindi, con un’esperienza di lungo corso nel settore. Domenico Martelli - che è anche presidente dell’associazione culturale Nocciola biologica Calabrese -  è subentrato nella carica di vicepresidente a Piero Martelli, che ha assolto l’incarico con determinazione, abnegazione e passione sin dalla costituzione del Consorzio nel 2008. Uno dei più grandi produttori, in prima linea per la risoluzione delle problematiche e per la valorizzazione del settore corilicolo. Suo il merito dell’ingresso del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria nella Comunità del cibo di Slow food con la Condotta di Soverato. Domenico Martelli ha espresso piena convergenza con gli obiettivi già indicati dal presidente Rotiroti, vale a dire la volontà di migliorare la qualità, di aumentare la produzione, di investire sulla trasformazione per creare valore aggiunto. In questa prospettiva ha auspicato il coinvolgimento sempre più ampio dei giovani.

In occasione della riunione tenutasi presso la sede operativa del Consorzio, a Cardinale, il presidente Rotiroti ha informato anche sulle prossime iniziative. Per i primi di febbraio è prevista la messa a dimora di piante di nocciolo nella rotonda ubicata all’uscita Cardinale-Torre della Trasversale delle Serre. Un’iniziativa voluta come segno identitario del territorio e come benvenuto nei territori della nocciola Tonda calabrese.

Al Magna Graecia di Catanzaro protagonista la nocciola Tonda di Calabria Bio

Il palcoscenico delle grandi occasioni per la Tonda di Calabria Bio al Magna Graecia Film Festival.

La ribalta  con il Premio Nocciola d’Argento, conferito a Francesco Pannofino, attore dalla carriera intensa e doppiatore di successo, protagonista del film “Ostaggi” diretto da Eleonora Ivone, opera prima della kermesse, proiettato nel corso della serata.

Il Premio è stato consegnato da Giuseppe Rotiroti, presidente dell’Ats Tonda di Calabria Bio e del Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, con la seguente motivazione: “Perché l’arte è impegno e dedizione, è talento che si arricchisce e si consolida con l’esperienza, così come la pianta del nocciolo, che con il lavoro di chi l’accudisce e la coltiva porta a frutto.

Perché l’artista, interpretando i personaggi, dà voce a tante storie, alle storie di uomini e donne che dal particolare divengono un racconto corale e patrimonio universale. Così come i noccioleti sono la testimonianza di generazioni di uomini e donne che con la loro fatica hanno voluto e vogliono tramandare cultura e paesaggio a chi c’è oggi ed a chi verrà domani. Nel loro esistere, nella loro biodiversità custodita e tramandata sono testimonianza di resilienza.

 Perché come per l’artista contano i gesti, contano le scelte dei ruoli che si vogliono rivestire per essere protagonisti del proprio presente.

Anche noi agricoltori ci sentiamo artisti, artisti di un’agricoltura moderna che fa tesoro del passato e guarda al futuro”.

Un altro riconoscimento è stato consegnato a Gianvito Casadonte, fondatore e direttore artistico del Magna Graecia Film Festival, da Domenico Martelli, presidente Associazione culturale Nocciola biologica calabrese, per l’impegno profuso, attraverso la kermesse, per la promozione della sua terra e dei suoi protagonisti nei vari ambiti, culturale, economico, sociale, e tra queste, nell’edizione 2021, del comparto corilicolo dell’areale dei comuni di Cardinale e Torre Ruggiero.

Il premio e la targa sono stati realizzati dall’Officina Orafa di Cardinale.

La nocciola è stata ospite e protagonista, anche, della conferenza stampa che ha anticipato l’evento, con una rappresentanza dell’Ats Tonda di Calabria Bio. Nell’occasione è stato evidenziato il connubio forte tra Ats e il Magna Graecia Film Festival, nel segno della cultura ed espresso l’auspicio che il piano di resilienza del Governo preveda risorse adeguate al rilancio delle aree interne e per qualificare i territori, coinvolgendo operatori del settore produttivo e culturale. Durante la conferenza stampa e la serata sono state distribuite confezioni di degustazione della Tonda di Calabria Bio, a vip, giornalisti presenti e pubblico.

In tutte le serate della kermesse il palato degli ospiti è stato deliziato dai dolci realizzati a base di nocciola da Paolo Caridi, pastry chef di Casa Mastroianni. Un tripudio di sapori: dai profiteroles al gianduia, alle nocciole bassinate, al millefoglie con crema di nocciole e chantilly.

E ancora i cannoli e il gelato realizzati con ricotta del Monte Poro e granella di nocciole, sempre realizzati da Casa Mastroianni, hanno concluso la serata in un’elegante location della costa ionica, durante una cena curata dallo chef Antonio Cardamone.

«La Calabria ha tante eccellenze – ha evidenziato Caridi, in termini di prodotti agroalimentari – che però devono unirsi. Per promuovere la nocciola occorre anche raccontare il territorio, l’impegno e il sacrificio di chi c’è dietro, far vedere come sono fatti i noccioleti, come sono fatte le piante, i fiori prima del frutto, far emergere tutta quella realtà che la gente non si immagina».

Il progetto Ats Tonda di Calabria Bio rientra in un programma di valorizzazione di ampio respiro, nell’ambito del Psr Calabria 2014/2023.

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