Si ribalta la barca sulla quale sta pescando, muore 60enne

Battuta di pesca fatale per un 60enne reggino. L'uomo ha perso la vita in seguito al ribaltamento della barca con la quale era andato a pescare.

Il cadavere dello sfortunato pescatore, di cui allo stato non è stata resa nota l'identità, è stato trasportato dalla corrente sulla spiaggia di Pellaro, dove è stato ritrovato

Questa mattina a Reggio Calabria il mare era molto mosso a causa dell’ondata di maltempo che ha interessato la zona.

Sul posto sono intervenute squadre della guardia costiera e dei carabinieri.

 

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Lotta all’abbandono rifiuti: controllo congiunto di CFS e Guardia Costiera. Irrogate le sanzioni

perazione congiunta del personale del Corpo Forestale dello Stato di Paola e della Guardia Costiera di Paola dipendente dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro volta alla repressione del fenomeno dell'abbandono di rifiuti.

Nei giorni scorsi il personale operante durante una attività di controllo ha rinvenuto lungo l'arenile di Paola nella zona Nord,in località “Pagnotta”, diversi cumuli di rifiuti abbandonati sul margine che divide la strada dall'arenile. Questi  erano costituiti da rifiuti urbani non pericolosi, come rifiuti organici (scarti di cibo), esiti di potature di alberi, plastica (giocattoli, bottiglie, flaconi di detersivo) scarpe ed indumenti in disuso ed altro ancora. Probabilmente questi abbandoni di rifiuti sono perpetrati da cittadini che non si sono adeguati ai criteri della raccolta differenziata adottata da qualche tempo dal Comune di Paola. Dagli accertamenti effettuati sono stati identificati diversi responsabili di tali abbandoni, verso i quali sono state irrogate sanzioni amministrative per migliaia di euro.

In questa zona il fenomeno dell’abbandono è frequente, in particolare lungo i corsi d’acqua. Durante i fenomeni di piena il materiale abbandonato viene trasportato a valle fino ad arrivare sul litorale costiero. Gli accertamenti per individuare ulteriori responsabili sono ancora in corso.

Immigrazione: fermati due scafisti ucraini

Al termine di un'articolata attività d'indagine, nella tarda serata di ieri, gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Crotone unitamente ai militari della Capitaneria di Porto – Guardia costiera di Crotone e della Guardia di finanza-Sezione operativa navale di Crotone, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto i cittadini Ucraini Fateev Dmitriy classe 93 e Denis Sadkevich classe 85, ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina per aver condotto, sulle coste crotonesi, un'imbarcazione con a bordo 125 cittadini extracomunitari. L’attività di polizia giudiziaria avviata contestualmente alle operazioni di sbarco avvenute ieri notte ha consentito, sin da subito, di apprendere che i membri dell’equipaggio, composto da due cittadini di nazionalità ucraina, si erano dati alla fuga abbandonando l’imbarcazione a bordo di un piccolo tender. Tale circostanza è stata riscontrata da alcune fotografie scattate dai migranti a bordo del natante che ritraevano due persone con caratteristiche fisico somatiche proprie dei cittadini dell’est Europa, non presenti tra i cittadini extracomunitari sbarcati. Una volta assunte tale informazioni è stata avviata la perlustrazione della zona costiera in prossimità del luogo di sbarco. L'attività di ricerca ha avuto esito positivo grazie ai militari della Capitaneria di Porto che, in località Capo Colonna, hanno rintracciato  due cittadini ccraini intenti a risalire la collina ed a poca distanza, lungo la costa, un tender a motore. Una volta fermati, i due sono stati accompagnati in Questura per l' identificazione ed i necessari accertamenti. Da un primo confronto con il materiale fotografico precedentemente acquisito,i fermati  sembravano corrispondere ai soggetti ritratti a bordo nel natante utilizzato per la traversata. La successiva attività di assunzione delle dichiarazioni dei migranti completata dalla consequenziale fase dei riconoscimenti fotografici, ha permesso di acquisire decisivi elementi probatori in ordine al coinvolgimento dei due cittadini ucraini nell’evento migratorio. Fateev e Denis sono stati, infatti, riconosciuti dai migranti  quali componenti dell’equipaggio che ha condotto l’imbarcazione salpata alle prime ore dello scorso 21 ottobre dalle coste della Turchia ed intercettata dalle motovedette della Guardia di finanza nella tarda serata del successivo 24 ottobre a largo di Crotone. I due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e condotti presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione del Pubblico Ministero Gaetano Bono che coordina le indagini.

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Tragedia nelle acque vibonesi: anziano muore annegato

Ancora morte e disperazione nei mari che bagnano la Calabria. Dopo il bambino di 11 anni, deceduto a Marina di Gioiosa Jonica, a perdere la vita è stato un 70enne austriaco. Il turista, che si trovava in vacanza  a Capo Vaticano unitamente alla moglie ed alla figlia (soggiornavano in un villaggio di Ricadi), è stato vittima delle acque marine. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si sarebbe spinto diversi metri oltre la riva e non sarebbe poi riuscito a gestire la situazione. Nè l’azione della Guardia costiera nè quella dell’elisoccorso sono riuscite a scongiurare il massimo pericolo. Gli elementi a disposizione indicano l’annegamento come causa del decesso.

Vibo, il mistero del peschereccio senza equipaggio recuperato dalla Guardia Costiera

Episodio tutto, ancora, da chiarire quello verificatosi nei pressi del porto di Vibo Marina, dove, la notte scorsa, un motopeschereccio senza equipaggio è stato recuperato dalla Guardia costiera.  Alla sala operativa della Guardia costiera è giunta una segnalazione relativa ad un motopesca alla deriva nei pressi dell'imboccatura del porto. Immediatamente è partita una motovedetta che ha provveduto al recupero del natante prima che andasse ad infrangersi sugli scogli vicini al fanale rosso del porto. L'imbarcazione è stata, infine, rimorchiata nel porto di Vibo Valentia dove saranno effettuate le indagini necessarie a verificarne la provenienza .

   

Operazione "Asso di spade": sotto sequestro oltre 7 tonnellate di novellame di sarda

Nell’ambito dell’operazione complessa denominata "Asso di Spade" disposta dal Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima regionale, i militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni hanno posto sotto sequestro circa 7 quintali e mezzo di "bianchetto". Nel corso dell’attività, protrattasi per tutto il pomeriggio di ieri 22 marzo sino alla tarda serata, i militari della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e dell’Ufficio Locale Marittimo di Villa San Giovanni hanno intercettato un mezzo frigo che in un primo momento ha fatto perdere le sue tracce, ma successivamente, grazie alla capillare distribuzione del personale sul territorio, è stato fermato in località Santa Trada del Comune di Villa San Giovanni.  All’interno della cella frigo del mezzo, condotto da A.T., 46 anni, di Bagnara Calabra, sono state rinvenute ben 148 cassette in polistirolo contenenti novellame di sarda, molto probabilmente destinato al mercato locale e/o siciliano. L’autista, è stato identificato e denunciato o in stato di libertà alla Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria, mentre l’intero prodotto ittico per un totale di 740 kg è stato posto sotto sequestro penale. Trattasi di un ennesimo ingente quantitativo di novellame sequestrato, che avrebbe potuto fruttare nel florido mercato oltre 15.000 euro. Dopo la certificazione del dirigente medico veterinario competente del servizio veterinario Area "B" della locale Azienda Sanitaria Provinciale 5, Matteo Sidari, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano e l’autorizzazione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Gianluca Gelso, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza ad alcuni istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi.

Cagnolino in difficoltà nel mare tratto in salvo dalla Guardia Costiera

Un cagnolino è stato salvato in acqua nella zona di mare antistante la località Tempietto di Reggio Calabria, a circa 500 metri dalla costa, da una motovedetta della Guardia Costiera. L’allarme è scattato alle 13 di oggi quando la Sala Operativa della Direzione Marittima di Reggio Calabria è stata contattata via telefono da una donna che riferiva di trovarsi sul lungomare di Reggio Calabria, in località Tempietto, e di vedere a circa 500 metri dalla costa un cane in difficoltà, che tentava di riavvicinarsi alla riva, ma che a causa della corrente veniva trascinato verso il mare aperto. Appresa la notizia, è stata immediatamente disposta l’uscita della motovedetta CP 735 in direzione della zona segnalata. Nel frattempo sono state mantenute continue comunicazioni telefoniche, finalizzate alla pronta individuazione dell’animale in mare, con un agente della Polizia locale presente sul posto, unitamente ad una decina di persone. Alle 13.20 la motovedetta CP 735 ha individuato il cagnolino, recuperandolo a bordo. Successivamente l’animale è stato consegnato a terra ad una pattuglia di agenti della Guardia di Finanza per successivi controlli, tramite Azienda Sanitaria Locale, tese alla verifica della proprietà dell’animale, che appariva in buone condizioni di salute.

Sequestrata una tonnellata di novellame

Più di una tonnellata di novellame di sarda, presente all'interno di cassette rivestite in polistirolo, è stata posta sotto sequestro prima che l'autocarro a bordo del quale era stato stipato, prendesse da Villa San Giovanni la via della Sicilia. Il personale della Guardia costiera ha, contestualmente, provveduto, a denunciare il conducente del furgone, A.G., di Messina, e ad elevare una multa di 2 mila euro. Il "bianchetto" incriminato era confuso in mezzo a 60 chilogrammi di gamberi, merluzzi, seppie e scorfani, anch'essi oggetto de provvedimento. Appurato che la merce poteva essere consumata, i militari della Capitaneria di Porto l'hanno consegnata a a diversi enti che si occupano di assistere gli indigenti. Se messo in vendita, il pesce avrebbe garantito un guadagno superiore ai 20 mila euro.

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