"Fuochi non fatui", MSI di Cosenza chiede lo stato di calamità naturale

Riceviamo una nota stampa da parte del Movimento Sociale- Fiamma Tricolore - Federazione di Cosenza, in merito agli innumerevoli incendi che hanno devastato l'intera provincia cosentina.

"Che non si tratti di incendi da auto-combustione ne siamo tutti certi, ma lo scempio distruttivo dei fuochi in questa torrida estate del 2017 non ha precedenti nella storia della provincia cosentina. L’elenco delle zone investite dal malefico fuoco è vasto e variegato; ne sono stati interessati sia i centri abitati con relativi pericoli, avvolte anche mortali, per gli abitanti, che comunque hanno subito ingenti danni, sia aree boschive come il Parco della Sila, ripetutamente violentato dagli incendi.

I Vigili del Fuoco, a corto sia di uomini che di mezzi, hanno fatto l’impossibile, nei limiti delle loro risorse, per cercare di placare l’inverosimile distruzione; è tuttavia mancato, almeno in parte, il supporto delle Associazioni di Protezione Civile, spesso in male arnese, e degli enti preposti per un adeguato e pronto aiuto durante gli incendi. Quasi sempre, stoicamente, gli stessi abitanti dei luoghi interessati dalle fiamme hanno difeso come meglio potevano il loro territorio in via di devastazione.

Convergiamo tuttavia con le dichiarazioni del Direttore della Protezione Civile calabrese, Dott Carlo Tansi, quando testualmente afferma: "Il Parco della Sila negli ultimi giorni è stato oggetto di una serie di attacchi criminali ben organizzati, con punti di innesco posizionati scientemente lungo le strade principali, ad anello intorno al parco, con l’intento chiaro di arrecare danno".

Quale Movimento Sociale-Fiamma Tricolore non possiamo che invitare con solerzia ed anche sperare com’è giusto che sia che il Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio ed il Presidente della Provincia di Cosenza, Dott. Franco Iacucci prendano coscienza della gravità della situazione e richiedano lo Stato di calamità naturale… è una speranza lecita o no?".

Il Corpo Forestale dello Stato ha arrestato una donna ripresa mentre appiccava un incendio

Una misura cautelare di arresti domiciliari, disposta dal giudice per le indagini preliminari Francesco Branda, è stata eseguita nei giorni scorsi dal personale del Corpo Forestale dello Stato, nei confronti di una donna, P. M., 68 anni, di Cerzeto, accusata del reato di incendio doloso. In particolare la donna si è resa responsabile di un incendio sviluppatosi in località San Giacomo nel Comune di Cerzeto il 17 agosto, che ha interessato una zona vincolata ad alta rilevanza naturalistico ambientale. Località, questa, particolarmente controllata durante il periodo estivo dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato in quanto più volte colpita  dalle fiamme. A tal riguardo grazie all’ausilio di un sistema di videosorveglianza e ad una accurata indagine coordinata dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo e dal Procuratore Aggiunto Marisa Manzini e condotte dal Pubblico Ministero Donatella Donato sono state raccolte, dagli agenti dei Comandi  Stazione Forestale di Montalto Uffugo, Acri  e Cerzeto,  a carico della donna le prove che hanno consentito di individuare la responsabile dell’incendio. Telecamere che hanno ripreso infatti l’incendiario scendere dalla propria autovettura e mettere fuoco sul ciglio della strada con un accendino per poi darsi alla fuga. L’incendio in questione ha poi visto impegnati per le operazioni di spegnimento per diverse ore i Vigili del Fuoco e gli uomini del Corpo Forestale per le indagini.

 

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Dato alle fiamme un furgone nei pressi di una fabbrica di divani ad Arena

Un furgone, parcheggiato nei pressi di una fabbrica di divani ubicata nella frazione Berrina di Arena, è stato travolto dalle fiamme. L’incendio che ne è scaturito ha, in parte, coinvolto anche un capannone di pertinenza dell’azienda. Sul posto si sono recati gli agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno, guidati dal dirigente Valerio La Pietra, i Carabinieri della Stazione di Arena, coordinati dal comandante della Compagnia della cittadina della Certosa Mattia Ivano Losciale, e i Vigili del fuoco del Distaccamento di Serra San Bruno e del Comando di Vibo Valentia. Secondo le primissime ricostruzioni, le origini delle fiamme sarebbero di carattere doloso.

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Incendio doloso distrugge deposito di mobili e abbigliamento nel Vibonese

Un rogo appiccato dolosamente ha distrutto la notte scorsa un magazzino in cui erano depositati  mobili di pregio e capi di abbigliamento. L'episodio è avvenuto in località "Baccolopani, a Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia. I Vigili del Fuoco hanno faticato per 6 ore, fino alle 5 di questa mattina, per spegnere le fiamme nella struttura utilizzata dall'imprenditore Giovanni Diodato. I Carabinieri della Locale Stazione hanno iniziato ad indagare sull'episodio. A scoprire quanto era successo e ad allertare Carabinieri e vigili del Fuoco sarebbe stato il nipote omonimo dell'imprenditore poco prima di rientrare a casa.  

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Arrestato un uomo sospettato di aver incendiato stanotte un furgone

Durante la scorsa notte, a seguito di chiamata anonima al 112 e al 115 è intervenuta un'autobotte dei Vigili del Fuoco di Palmi in via Umberto I, a Rosarno,  per estinguere un incendio di natura dolosa, appiccato ad un Fiat Ducato con targa bulgara, che è stato fortemente danneggiato dalle fiamme sprigionatesi. Sul posto è giunta repentinamente anche una pattuglia dei Carabinieri della locale Tenenza che ha coadiuvato i pompieri nelle operazioni ed acquisito le prime e necessarie informazioni. Le attività d’indagini esperite nell’immediatezza hanno consentito ai militari della Tenenza di acquisire gravi e concordanti indizi nei confronti di Vaselin Minchev Slavov, cittadino bulgaro di 26 anni, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Rosarno, in ordine ai reati di concorso in danneggiamento aggravato seguito da incendio. Sorpreso poco distante dal luogo dell’evento delittuoso, è stato pertanto sottoposto a fermo di indiziato di delitto mentre un suo connazionale, Y.D., 22 enne, è stato denunciato in stato di libertà per il medesimo reato. Le indagini proseguono al fine di ricostruire il movente che avrebbe portato i due cittadini bulgari a provocare un incendio di notevoli dimensioni che, senza il tempestivo intervento delle forze dell'ordine, avrebbe potuto portare a ben più gravi conseguenze anche per i residenti della centralissima arteria rosarnese.

 

Incendiato un casolare: morti sette bovini

Un incendio, probabilmente di origini dolose, ha interessato un casolare appartenente ad un uomo di 80 anni. L'episodio è avvenuto in località "Carità", a Zaccanopoli. Sono stati i Vigili del Fuoco a domare il rogo nel quale hanno perso la vita sette bovini allevati dall'agricoltore. Soltanto uno, fra gli esemplari presenti, si è salvato. I Carabinieri hanno eseguito sul posto i primi rilievi. Poco distante, era stato ucciso, appeso ad un albero, un cane di proprietà di una contadina. 

 

 

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