Coronavirus, possibili nuovi contagi a causa dei comportamenti sbagliati

E’ pessimistica la previsione del presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, per il quale nel prossimo fine settimana "è verosimile" assistere ad una nuova ondata di contagi da coronavirus.

Durante la consueta conferenza stampa congiunta con la Protezione civile per diramare il nuovo bollettino sui casi di Covid-19, Brusaferro ha lasciato trasparire tutta la sua preoccupazione.

 "Ci aspettiamo – ha detto -nuovi casi questo weekend: il virus può avere un'incubazione anche di 4-7 giorni e le scene che abbiamo visto di folle di persone assembrate al mare, nelle stazioni sciistiche o impegnate in mega aperitivi, ci fanno ipotizzare che questo fine settimana ci possiamo aspettare dei casi, perché lì il virus ha circolato. Vedremo le curve, è solo un'ipotesi, speriamo di essere smentiti dai fatti".

"Una parte di queste persone - ha aggiunto - avrà della sintomatologia e potrà risultare positiva. Lo diciamo con dispiacere perché ci siamo appellati molto alla consapevolezza. Ma dobbiamo dare atto che da qualche giorno gli italiani hanno colto come comportamenti di questo tipo finiscano per ritorcersi contro e vadano assolutamente evitati. Un piccolo sacrificio da fare tutti insieme".  

Coronavirus, la fascia d’età sotto i 30 anni cruciale nella trasmissione del contagio

La trasmissione dell’infezione da Sars-Cov-2 è avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre segnalati dalla regione Lazio che si sono verosimilmente infettati in Cina, ed è stata poi segnalata dalla regione Lombardia una persona di nazionalità iraniana, tuttavia non è stato indicato dove possa essere avvenuto il contagio anche se la persona si è verosimilmente infettata in Iran. Lo suggerisce l’indagine epidemiologica condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, contenuta nell’approfondimento che verrà pubblicato a partire da oggi il martedì e il venerdì sul sito Epicentro.

Attualmente, si legge nel documento basato sulla situazione alle ore 10 del 9 marzo 2020, non è possibile ricostruire, per tutti i pazienti, la catena di trasmissione dell’infezione. La maggior parte dei casi segnalati in Italia riportano un collegamento epidemiologico con altri casi diagnosticati in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, le zone più colpite dall’epidemia. 

Lo stato clinico è disponibile solo per 2.539 casi, di cui 518 (9,8%) asintomatici, 270 (5,1%) pauci-sintomatici, 1.622 (30,7%) con sintomi per cui non viene specificato il livello di gravità, 1.593 (30,1%) con sintomi lievi, 297 (5,6%) con sintomi severi, 985 (18,6%) critici. Il 21% dei casi risulta ospedalizzato, e tra quelli di cui si conosce il reparto di ricovero (1.545) il 12% risulta in terapia intensiva. L’età mediana è di 69 anni (0-18 anni: 0%; 19-50 anni: 10%; 51-70 anni: 46%; >70 anni: 44%).

“L’indagine – ha sottolineato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – rileva una percentuale significativa di casi sotto i 30 anni, un dato che conferma quanto questa fascia di età sia cruciale nella trasmissione del virus”.

Coronavirus, le raccomandazioni dell'Iss per chi è in isolamento o assiste familiari a casa

Tra le oltre 8500 persone affette da coronavirus in Italia, molte possono, fortunatamente, trascorrere il periodo di degenza tra le mura domestiche.

Per loro e per i loro familiari, l’Istituto superiore di sanità ha redatto il seguente decalogo (per scaricarlo clicca qui):

1.La persona con sospetta o accertata infezione Covid-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite.

2.Chi l'assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato.

3.I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto diverso.

4.Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa.

5.Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche.

6.Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati.

7.Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani.

8.Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.

9.Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti monouso.

 10.Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, posizionati all'interno della stanza del malato, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri rifiuti.

11.Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l'accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell'indifferenziata.

12.Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca ed evitareil contatto diretto con pelle e indumenti.

13.Evitare di condividere con il malato spazzolini da denti, sigarette, utensili da cucina, asciugamani, biancheria da letto..

14.Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini, reti e altri mobili della camera da letto del malato, servizi igienici e superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti protettivi (es.un grembiule di plastica).

15.Utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del malato.

16.Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani, ecc. del malato in lavatrice a 60-90 C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale detersivo e acqua, e asciugarli accuratamente.

17.Se un membro della famiglia mostra i primi sintomi di un'infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie), contattare il medico curante, la guardia medica o i numeri regionali.

18.Evitare il trasporto pubblico per raggiungere la struttura sanitaria designata; chiamare un'ambulanza o trasportare il malato in un'auto privata e, se possibile, aprire i finestrini del veicolo.

19.La persona malata dovrebbe indossare una mascherina chirurgica per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone.

20.Qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi corporei durante il trasporto deve essere pulita e disinfettata usando un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%

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