"La buona sanità da queste parti continua ad essere una chimera" E' quanto scrive in una nota il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo.
"Come amministratore locale, vicino alle problematiche del territorio - scrive Papillo- sento il dovere, ancora una volta, di pormi fermamente dalla parte dei cittadini di fronte ad una sanità che, purtroppo, continua a fare acqua da tutte le parti, seguitando a determinare situazioni assurde ed ai limiti della normale decenza e sopportazione. Un nuovo caso, l’ennesimo, di diritti violati mi spinge ad intervenire per spronare una cambiamento che è auspicabile e necessario. Si è rivolto a me un pensionato, protagonista, suo malgrado, di una circostanza, una tra le tante che, con un minimo di organizzazione e di volontà in più, avrebbe potuto essere facilmente evitata. Con un infezione ad un dito della mano si è recato al pronto soccorso, dove successive indagini radiologiche hanno accertato la presenza di una lesione ad un tendine. Gli viene data una cura per l’infezione, da fare fino a fine mese, e prescritta una ecografia, per poter, successivamente, procedere all’operazione al tendine, da fare in tempi brevi. Visto - prosegue il comunicato - che, altra circostanza anomala, l’ecografia non gliela hanno fatta al pronto soccorso, il pensionato chiama il Cup, da dove, povero lui, scopre che le prime date disponibili sono agosto 2017 a Moderata Durant o, all’ospedale, per ottobre 2017. Viene da sé che l’anziano, che vive di una pensione minima, viene di fatto costretto, quasi “istigato”, direi, a rivolgersi ad una struttura privata e, quindi, gli viene negato il sacrosanto diritto a curarsi. Un episodio che è l’ulteriore dimostrazione che qui in Calabria, in provincia di Vibo, siamo ancora lontanissimi dal poter parlare di quella che chiamano “buona sanità”. Una dimostrazione di come oggi, e chissà ancora per quanto, si disconoscono quelli che sono i reali bisogni dei cittadini, non garantendone la realizzazione e, dunque, creando disagi su disagi. Non ci si rende conto che non si può attendere mesi, o addirittura, anni, per avere una prestazione che è necessaria subito. Quando si comprenderà ciò - conclude Papillo - molte cose, forse, potranno cambiare. Io lo ribadisco: il ruolo del sindaco, al di là dell’appartenenza politica, è quello di stare vicino ai cittadini, ascoltarli, recepirne le istanze e risolverne le problematiche. Se anche le altre istituzioni, quelle sanitarie in particolare, la pensassero allo stesso modo la Calabria, e la nostra provincia, sarebbero realtà territoriali certamente migliori e più vivibili".