Operazione "Quieta non movere": 6 arresti per estorsione, rapina e lesioni personali
Alle prime luci dell’alba di oggi, sei persone, ritenute gravemente indiziate di estorsione, rapina e lesioni personali aggravate, sono state tratte in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palmi, Carlo Alberto Indellicati, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi. Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto, erano state avviate nel novembre 2015, a seguito di una ripetuta serie di informazioni e segnalazioni raccolte dai militari, secondo cui in paese vi era un gruppo di soggetti del luogo, che facendo leva su una reputazione criminale costruita nel tempo e sui precedenti di alcuni di essi, era solito commettere con prepotenza varie aggressioni, minacce e danneggiamenti, mai denunciati dalle vittime per via del timore che si era diffusamente consolidato nei confronti degli autori. Proprio nell’ambito di tale quadro socio – criminale (da cui è derivata anche la denominazione dell’operazione "Quieta non movere"), è maturato l’episodio oggetto di indagine, nell’ambito del quale tali condotte hanno assunto a tutti gli effetti la forma di fattispecie di reato quali estorsione, rapina e lesioni personali, tutti pluriaggravati. Le numerose acquisizioni info – investigative dei Carabinieri della Stazione di San Giorgio Morgeto avrebbero infatti consentito di riscontrare che gli indagati, ritenendo due abitanti del luogo responsabili di una truffa commessa in danno di uno di essi, nel novembre 2015, li avrebbero condotti forzatamente in un luogo appartato, percuotendoli ripetutamente fino a cagionare ad entrambi diverse lesioni al volto ed in varie parti del corpo, obbligandoli a consegnare una somma contante di 1.500 euro, a titolo di ristoro per il danno subito a seguito della citata truffa. Le risultanze investigative così acquisite dai Carabinieri e vagliate dalla Procura della Repubblica, hanno quindi determinato l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del 56enne G.S., del 39 enne A.S. (gravato da precedenti per associazione di tipo mafioso, furto aggravato, estorsione, calunnia, porto abusivo di armi, interruzione di pubblico servizio, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta, truffa e violenza privata), del 48enne D.A. (gravato da precedenti per associazione di tipo mafioso, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione, furto aggravato, violazioni in materia di armi e stupefacenti, sostituzione di persona), del 22enne G.A., del 26 enne V.A. (gravato da precedenti per sostituzione di persona) e del 26enne D.F. (gravato da precedenti per rapina e porto abusivo di armi).
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