Radio Serra 98 compie quarant’anni, fatti di tenacia e caparbietà, un’esperienza unica per il nostro territorio.
Scocca il 1976 quando anche a Serra San Bruno, al pari di altre grandi città italiane, inizia quell’esperimento - grazie ad una storica sentenza n. 202 della Corte Costituzionale, ne cristallizza la legittimità delle emittenti radiofoniche, dando così il via libera alla diffusione delle famose “radio libere” – destinato a trasformarsi in un grande successo. Nascono in quegli anni tante realtà libere: ci piace ricordare, una tra tutte, “Radio Aut”, fondata da Peppino Impastato che utilizza il mezzo radiofonico per denunciare e attaccare i potenti mafiosi del paese.
Anche i giovani serresi, capaci come sempre di una “marcia in più” eredi di quel fermento culturale che da sempre ha contraddistinto la cittadina della Certosa e travolti dall’onda della novità e dell’entusiasmo, si mettono in gioco. L’emittente, che sorge come Radio Omicron, con sede in piazza Nenni, vede come primi “attori” radiofonici Enzo Carchidi, ispiratore, fondatore e “inventore” dello strumento radiofonico a Serra San Bruno, coadiuvato dalle prime coraggiose voci di Massimo Procopio e Marcello Amato.
Le prime trasmissioni, che non avevano certo l’ambizione di fare opinione, informazione o esprimere idee politiche, costituivano tuttavia un momento importante per la comunità serrese, in particolare per le fasce di età comprese tra gli anni ‘80 e ‘90, che, grazie alla musica e all’intrattenimento, hanno rappresentato per il piccolo paese montano i precursori degli attuali social network.
In tempi in cui i mezzi di comunicazione erano limitati e differenti dagli attuali, era comunque possibile “amplificare” e divulgare il proprio pensiero, che fosse semplicemente musicale, come la richiesta di un brano, oppure strettamente personale, come recapitare un messaggio d’amore nel quale il corteggiatore palesava i propri sentimenti verso l’amata. In questo contesto, nella voglia di fare, e perché no, forse nell’entusiasmo di esibirsi, gli speaker si sottoponevano ad estenuanti e lunghi live, talvolta per ore ed ore, in modo gratuito, nell’attesa di passare il testimone, pur di garantire una continuità del servizio radiofonico.
Inconsapevolmente, per molti versi, quei ragazzi sono stati i precursori di quelli che ora sono i palinsesti di successo degli attuali network. Fare un elenco di quanti negli anni hanno collaborato a questo “gioco” che poi si è rivelato una delle realtà radiofoniche più importanti del nostro territorio rischierebbe di annoiare chi legge tante sono le persone che hanno dato un contributo, animate dal sentimento dello stare insieme con la passione comune della musica.
Radio Serra 98, atteso il suo lungo percorso, ha visto infatti fra i suoi collaboratori diversi speaker, registi e tecnici di età diverse abbracciando così, possiamo dirlo, diverse generazioni che sono cresciute e si sono avvicendate all’ombra di un sentimento sano come quello della musica, tanti ancora quei ragazzi che negli studi, talvolta improvvisati, hanno scoperto il proprio talento del quale hanno fatto, in qualche caso, una vera e propria professione. Quarant’anni di radiofonia sono un traguardo difficile e, come dicevamo prima, raggiungibile solo con tenacia e caparbietà, doti che Fernado Carrera prima e Brunello Gallè ora nell’attuale e più moderna organizzazione di Radio Serra 98, hanno fatto da sempre loro.
Il successo di questa emittente è stato anche quello di saper affrontare le nuove sfide, essere presenti non solo tramite l’FM tradizionale ma, tramite un sito proprio – www-rs98.it - , raggiungere chiunque e dovunque per mezzo delle ultime e più moderne tecnologie come lo streming. Nuovi programmi e palinsesti che fanno propria la necessità d’informazione dei radioascoltatori, con notizie, approfondimenti, attualità, interviste e testimonianze, programmi d'informazione che raccontano il nostro territorio, i suoi problemi, le sue difficoltà e le sue contraddizioni con particolare attenzione anche alle sue eccellenze.
Radio Serra 98 è diventata ormai per i serresi e non solo un compagno di viaggio, che entra nella quotidianità delle persone, una piccola realtà locale che produce dialogo e confronto. Un augurio per un lungo proseguo di un cammino non sempre semplice e talvolta irto di difficoltà accompagnato sempre dai nostri radioascoltatori che sono il vero pilastro di questo successo radiofonico.