Ritrovate le 5 scout minorenni disperse nel Parco nazionale della Sila

Sono state ritrovate tutte in buone condizioni le 5 scout minorenni disperse nel Parco nazionale della Sila.

Le ricerche sono scattate intorno alle 23.50 di ieri, dopo il mancato rientro al campo base, in località Pino Collito nel comune di Lorica (Cs).

Raggiunto il punto in cui le regazze avevano detto di trovarsi, gli uomini del Soccorso alpino della stazione di Lorica hanno avviato le ricerche che hanno permesso, poco prima delle 2, di individuare il gruppo di scout.

Dopo essersi sincerati delle buone condizioni di salute, i tecnici della stazione alpina Sila Lorica, del Soccorso alpino della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco hanno riportato le ragazze al campo base.

 

 

 

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Rientrati in serata i due scout dispersi nel parco della Sila catanzarese

Hanno fatto rientro nella serata di ieri, i due scout che stavano facendo un'attività di trasferimento su un sentiero all'interno di un'area tra Buturo e Orme nel Parco, nel Parco nazionale della Sila. 

L'allerta era arrivata intorno alle 19.50 dal Reparto carabinieri forestali del Parco Sila. 

Sono intervenuti subito tecnici della Stazione del Soccorso alpino e del Soccorso alpino e speleologico Catanzaro.

I due ragazzi, seppur provati, stanno bene.

 

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Rintracciato il pensionato scomparso ieri nei boschi della Sila

E' stato ritrovato in buone condizioni dal Soccorso alpino della guardia di finanza, in collaborazione con la Stazione di Soccorso alpino Camigliatello del Soccorso alpino e speleologico Calabria, Francesco Spadafora, il 78enne di cui si erano perse le tracce ieri in località Lagarò, nel comune di Celico (Cs).

L’allarme era stato dato dalla moglie che, dopo averlo atteso invano in zona Montescuro, nei pressi di Camigliatello Silano, intorno alle 17.30 aveva allertato i carabinieri.

L'anziano, che si era allontanato per cercare legna, è stato localizzato a 12 chilometri dal punto in cui si trovava con la moglie.

 

 

Controlli e sanzioni sulla gestione dei pascoli nel Parco della Sila

Continua l’attività di controllo dei militari delle Stazioni Carabinieri Parco dipendenti dal Reparto CC P. N. “Sila”. In particolare, tra le numerose attività svolte quelle relative alla verifica della corretta gestione delle transumanze delle mandrie bovine e delle relative concessioni dei pascoli montani.  Accertamenti e riscontri documentali che hanno consentito di verificare la corrispondenza tra le particelle catastali assegnate al pascolo e quelle dove effettivamente è stata riscontrata la presenza degli animali.

Controlli a tappeto anche dei marchi auricolari identificativi degli animali, per l’accertamento della presenza del custode della mandria e per il riscontro delle differenze tra le quantità di capi immessi al pascolo e quelli effettivamente esistenti.

Il confronto tra i dati rilevati nel corso dei controlli e quelli derivanti dalle consultazioni delle banche dati ha fatto emergere decine di violazioni che hanno portato alla contestazione di sanzioni per un importo superiore ai 7 mila euro. In particolare, le irregolarità sono state riscontrate  nei comuni di San Giovanni in Fiore (Cs), Taverna (Cz) e Casali del Manco (Cs).

L’attività di controllo condotta dai Carabinieri forestale è finalizzata a evitare il degrado dei pascoli montani dovuto all’eccessivo carico di bestiame, all’interno del delicato ecosistema esistente nel Parco nazionale della Sila e consentire, quindi, la perpetuazione dell’antica attività della transumanza.

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Virelli porta la Calabria sulla Rai nazionale

La Sila è mistero, è arte, è antico, è la mano rachitica degli antenati che accarezza il delicato presente.

Un presente cospicuo di cultura contadina, che Pierluigi Virelli, cantante, polistrumentista e ricercatore etnografico, ci mostra attraverso un documentario, “Ai piedi della Sila”, andato in onda durante la trasmissione “Geo” su Rai Tre, realizzato con i registi Francesco Cordio e Fabrizio Marini.

Cinque teatri naturali protagonisti:Sila, Cotronei, Mesoraca, Roccabernarda e Cutro. Il musicista, da abile pifferaio magico, con l’animo di un bambino, ci guida nelle tradizioni del suo territorio, fra gastronomia e artigianato, intrecciando una storia che è la nostra storia, proprio come fa Vittoria, anziana di Roccabernarda: da sessant’anni usa lo stesso telaio producendo delle coperte di raro splendore, testimoni della dote femminile, poiché è d’usanza ancora oggi, fra le giovani del luogo, il corredo per maritarsi. Stella invece, abitante di Cotronei, è una ricamatrice che ha voluto proseguire l’arte del ricamo, iniziata dalla nonna: le sue mani si muovono con soavità, come in una danza incorporea.

Virelli è il direttore d’orchestra di questa Sila autentica e melodiosa: Carmelo, il pastore, che dopo aver prodotto il formaggio, utilizza il siero residuo per ammorbidire e piegare i collari delle sue capre, ognuno dei quali con un suono diverso; Angelina e il tonfo dell’impasto sulla spianatoia, che diventerà una succulenta pitta (pane tipico); o la stessa Vittoria, che col suo telaio, a piedi nudi schiaccia i pedali, suonando come ad un pianoforte, la sinfonia della dolcezza. Una favola calabrese che rammenta la memoria del Mezzogiorno, costruita col sudore, la schiena curva, la fatica e le lacrime, ma anche da cose buone, oneste e all’apparenza piccole, come un buon bicchiere di vino o una serenata al chiaro di luna con la chitarra battente. 

Elemento fondamentale celato alla nostra percezione è il cerchio: dalle mani attente del pastore, a quelle screpolate del calzolaio o a quelle deformi della massaia, danza, in un infinito girotondo, la continuità del passato, evocata da una regione che va ben oltre le apparenze e l’equivoco di una nomea, rivelando l’altra metà della medaglia. Un documentario avvolto dalla semplicità, che mostra una Calabria lontana dalla tecnologia e dal frenetico vivere moderno.

 Virelli ci ricorda che siamo figli dell’Universo e in quanto tali abitiamo in coloro che ci hanno preceduto e in coloro che ci sostituiranno: i bisnonni, i nonni, i genitori, sono il filo d’oro con cui cuciamo la nostra ombra sulla terra. La sensibilità, l’empatia, il ritorno alle radici, possono essere carpite dalla pelle bruciata del contadino: basta chiudere gli occhi, poggiare l’orecchio sul petto affaticato di Carmelo, Angelina o Vittoria, per udire il battito dei loro cuori fuso a quello arcaico della Sila. 

Jean Léon Juarèss scriveva: “La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri ma nel mantenere viva una fiamma” e Virelli, aspira proprio a questo: il falò della conoscenza e della continuità, deve ardere in tutti noi, perché a volte guardare indietro, non è fermarsi, ma è fare dei passi avanti verso il futuro. È possibile visionare il lavoro di Pierluigi Virelli anche sui social, canale YouTube, pagina Facebook e profilo Instagram.

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Giornate europee del patrimonio con le presentazioni della mostra "Sila: il respiro del mondo" e del volume "La luna di Fallistro"

Sabato prossimo (21 settembre), alle 17, nella Sala “Giacomantonio” della Biblioteca nazionale di Cosenza, in occasione delle Giornate europee del patrimonio (Gep), si terranno due importanti iniziative, ovvero le presentazioni della mostra bibliografica e documentaria "Sila: il respiro del mondo" e del volume di Rita Fiordalisi "La luna di Fallistro".

Interverranno all’iniziativa, coordinata dal Silvio Rubens Vivone, Salvatore Patamia, direttore segretariato regionale MiBAC per la Calabria; Maria Francesca Corigliano, assessore regionale alla Cultura; Pierfranco Bruni, scrittore e direttore MiBAC; Laura Carratelli, vice presidente regionale Fai; Luigi Gallo, giornalista; Francesco Perri, musicista e Rita Fiordalisi, direttore della Biblioteca nazionale di Cosenza e autrice del volume "La luna di Fallistro".

La mostra bibliografica e documentaria "Sila: il respiro del mondo" espone monografie, periodici, manoscritti, documenti e fotografie che testimoniano l’alto valore naturalistico dell’altopiano della Sila.

Il volume "La luna di Fallistro" racconta, invece, una storia fantastica ed attraverso le vicende dei protagonisti ripercorre il corso degli eventi dei famosi Giganti della Sila.

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"Ritirata la candidatura della Sila a Patrimonio Unesco? Parco Nazionale e Regione Calabria chiariscano"

Riceviamo e pubblichiamo

"Leggiamo sull’edizione veneta del “Corriere della Sera” del 19 gennaio che in queste ore la Sila starebbe per ritirare la candidatura a sito patrimonio dell’Unesco, dando il via libera, per il 2019-2020, rispettivamente al Prosecco e ai dipinti padovani di Giotto. La notizia ha generato grande apprensione, in Calabria, tra cittadini e addetti ai lavori, dopo anni di sacrifici e di tentativi, oltre che di soldi investiti. Nulla, infatti, lasciava presagire una simile débâcle: nei mesi scorsi sia il Parco nazionale della Sila sia la Regione hanno pubblicizzato in lungo e in largo la visita di Pierre Galland, esperto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), Ong con sede in Svizzera, che ha lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, per supportare la candidatura del Parco a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sul sito ufficiale dell’Unesco, del resto, nella “tentative lists”, la sezione, cioè, dove sono raccolte tutte le candidature dei siti che aspirano a diventare patrimonio dell’Unesco, il Parco della Sila compare sin dal 2012, con la scheda intitolata “Parco Nazionale della Sila – Sila, gran bosco d’Italia”, inviata da una delegazione italiana permanente. L’articolo a firma di Silvia Moranduzzo, “Derby tutto veneto all’Unesco fra gli affreschi di Giotto e le colline del Prosecco”, ha cambiato le carte in tavola. Il pezzo riferisce come, per il 2019, siano candidati le Colline del Prosecco, il Parco nazionale della Sila e le Alpi Marittime ma ci sia posto per due siti soltanto. Se le Colline risultassero perdenti, il prossimo anno potrebbero competere con Padova, che si è appena proposta. La candidatura calabrese, però, sarebbe poco temibile, poiché, con grande sollievo di Trevigiani e Patavini, «alcune indiscrezioni dicono che forse verrà ritirata». Cosa c’è di vero?! L’unica certezza è che la commissione italiana Unesco, guidata da Franco Bernabé, dovrà valutare la completezza del dossier entro domani, giovedì 24 gennaio, mentre sarà il Centro del Patrimonio Mondiale, a Parigi, a prendere la decisione finale. Stupisce, però, e indigna, che, a fronte di un articolo pubblicato il 19 gennaio, in questi giorni né l’amministrazione dell’Ente “Parco della Sila” né la Regione Calabria si sono preoccupati di smentire la clamorosa notizia, sempre che sia da smentire. A distanza di un giorno dalla valutazione, i Calabresi non sanno come stiano davvero le cose. Saranno trattati ancora una volta come cittadini di serie B?"

Margherita Corrado (M5S Senato – Commissione cultura)

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“Sila – luoghi e stagioni”, domani la presentazione del volume di Piergiorgio Iannaccaro

“Sila – luoghi e stagioni”, il libro (Rubbettino editore) di Piergiorgio Iannaccaro, medico di professione e amante della montagna con la passione per la fotografia, dal 2009 al 2011 vicepresidente della sezione Cai (Club alpino italiano) di Catanzaro, sarà presentato mercoledì 16 gennaio alle 17.30 nella sala consiliare del Comune di Sersale.

Il libro, che si avvale della prefazione di Gabriele Fera (presidente del Club alpino italiano - sezione di Catanzaro) e di un’introduzione del giornalista e scrittore Filippo Veltri, è un “racconto” fotografico su un altipiano che, nonostante sia facilmente accessibile, per buona parte dell'estensione rimane nascosto, custodendo intatta la sua incontaminata bellezza.

Iannaccaro propone una serie di suggestivi scatti fotografici in cui si scorgono i tratti salienti del paesaggio, l'alternarsi delle stagioni e le impronte dell'uomo con insediamenti e attività.

Converseranno con l’autore sulle bellezze della Sila Greca, Magna e Piccola - che nel loro insieme rappresentano uno dei più imponenti comprensori forestali del bacino del Mediterraneo e che annoverano tra le tante eccellenze naturalistiche alberi monumentali tra i più pregiati d’Europa come i pini larici di 40 metri di altezza e i castagni di 900 anni di età - il sindaco Salvatore Torchia, il direttore della Riserva Naturale Valli Cupe Carmine Lupia, il giornalista Romano Pitaro e il consigliere comunale Rosario Colosimo.

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