Colombo (AIC) su Voucher: per la CGIL vale il detto del chi disprezza compra
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del coordinatore di Azione Identitaria Calabra, Igor Colombo.
I governi degli ultimi vent’anni che si sono succeduti in Italia, di qualsiasi colore essi siano stati, hanno introdotto nel mondo del lavoro tutte leggi ed adottato soluzioni che non hanno fatto altro che alzare sempre più il livello di precarietà toccando il punto di non ritorno ed instillando nei giovani, ed anche in quelli meno giovani, l’ansia di non vedere un futuro. Il tutto lentamente è sfociato in autentici sentimenti individuali di depressione e che spesso hanno avuto risvolti drammatici culminati in suicidi per debiti e disperazione.
Oggi le principali sigle sindacali, che sempre più spesso hanno avuto nei tavoli di concertazione con i governi atteggiamenti acquiescenti, si apprestano ad entrare nell’agone della campagna referenderia per l’abolizione dell’ultimo Moloch, creato per il lavoro, rappresentato dai Voucher.
Abbattere uno strumento come quello dei Voucher e la deleteria riforma del lavoro approvata dal governo Renzi è cosa importante e salutare, però, mai come in questo caso, il detto del “chi disprezza compra” trova effettiva realizzazione nel comportamento ambiguo della stessa Cgil, la quale è stata una delle prime utilizzatrici dei Voucher che li ha usati per pagare, come in Emilia Romagna, i suoi dipendenti che prestano servizio presso le loro sedi ed alla fine si è scoperto che il sindacato della Camusso ha investito nel 2016 ben 750 mila euro in Voucher.
Tutto ciò è davvero grottesco: da una parte la Camusso, sempre molto critica nei confronti di questi strumenti tanto da paragonarli ai pizzini dei mafiosi, e dall’altra l’intera struttura sindacale che ne ha avallato l’esistenza e l’utilizzo.
Oggi le sigle sindacali hanno decisamente perso di credibilità, incapaci nelle sedi opportune di combattere il mondo del precariato che trascina con se, si sa, oltre che l’incertezza anche la concreta mancanza di una continuità lavorativa con un reddito quasi mai sufficiente ad affrontare e pianificare un’adeguata vita presente e futura.
La crisi del lavoro e delle serie difficoltà di commercianti, artigiani, piccole e medie imprese costrette a chiudere, ha radici lontane ed affonda nel principale cancro che è il sistema bancario vigente con la moneta debito che è latore di tutte queste drammatiche situazioni sociali ed economiche.
Lo stesso governo, che vuol fare di tutto per evitare la consultazione referendaria del prossimo 28 maggio, pare sia orientato ad approvare un Decreto Legge per affrontare il problema Voucher e, mi chiedo, come? Visto ormai che, in Italia, si è creato un vero e proprio dedalo della flessibilità e del precariato e qualunque provvedimento o riforma del lavoro attuata non è naturalmente mirata a superare tale situazione .
Nei prossimi mesi Azione Identitaria in Calabria sarà nelle piazze per spiegare ai cittadini calabresi la truffa del debito pubblico che è la madre di tutti i mali sociali ed economici che attanagliano l’Italia, renderemo evidente l’inanità delle strutture sindacali sempre prone ai governi asserviti al capitalismo finanziario e come nessun partito tradizionale, seppur in molti sfoggiando oggi lo stesso slogan, abbia nel suo programma la sovranità monetaria, unica soluzione per superare tutti i problemi relativi a diritto al lavoro, alla casa ed alla sanità pubblica.
- Published in Politica