L’idea è semplice: abbattere le barriere del pregiudizio, facilitare l’integrazione, fare un passo avanti guardando al futuro. L’inaugurazione della “Fattoria dell’accoglienza” di Arena si è tradotta in un messaggio di coinvolgimento per tutta la comunità e, nello stesso tempo, è servita per sottolineare la necessità di ripartire dai frutti della terra (si sperimentano, infatti, attività agricole e di allevamento) per rilanciare l’economia. I migranti coinvolti nell’iniziativa sorta nell’ambito del progetto Sprar “Passa li Mari” a titolarità del Comune di Arena e gestita dall’associazione “Cooperazione Sud per l’Europa” hanno effettuato un corso per approfondire le modalità di utilizzo della terra, studiando specifiche tecniche e tempistica delle azioni da mettere in campo. Ne è nata così una passione per la natura che riprende antichi sentimenti che, nell’epoca della competizione globale, sembrano dimenticati. La “Fattoria dell’accoglienza” agevola, di fatto, i rapporti fra i calabresi e i migranti coinvolti e rappresenta un progetto che può ampliare gli orizzonti. La struttura, in sostanza, offre concrete occasioni di formazione e integrazione ai migranti ospiti, tutti titolari di protezione umanitaria, con ciò applicando il principio che vede la vera integrazione solo attraverso l’offerta di un percorso formativo e lavorativo. Il progetto è stato avviato nel 2014 e terminerà nel 2017. Va sottolineato che Arena ospita oggi circa 40 migranti tra cui famiglie con bambini che frequentano la scuola elementare. All’evento ha preso parte il sindaco Antonino Schinella che ha espresso il suo saluto e il suo orgoglio poichè Arena “si presenta come eccellenza nel campo dell’accoglienza in Calabria. Oggi – ha aggiunto - la scommessa iniziata due anni fa con l’accoglienza dei primi migranti viene premiata con soddisfazione di tutti”. Di “esempio di solidarietà e accoglienza da emulare” e di “giornata di stimolo positivo” ha infine parlato il deputato Bruno Censore.