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Elezioni Dasà, Scaturchio pronto alla sfida: “In campo per la mia comunità”

“Il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del sindaco in una comunità, piccola o grande che sia, costituiscono il momento più alto di partecipazione democratica dei cittadini residenti. Ognuno di noi, a vario titolo operante nella propria comunità, dovrebbe sentirsi impegnato a ricoprire un ruolo attivo propositivo”. È la premessa di un’ampia riflessione del già vicesindaco di Dasà Raffaele Scaturchio che spiega le ragioni che lo hanno spinto a scendere nuovamente in campo. “In questi mesi che precedono l’avvio della campagna elettorale – sostiene - ho potuto constatare con profonda amarezza, come, nel mio piccolo borgo, regni uno strano disinteresse, un atteggiamento passivo e negativo. Avevo, in modo quasi provocatorio, annunciato qualche mese fa la volontà di non occuparmi e non impegnarmi direttamente in questa tornata elettorale. Il mio voleva essere uno sprono, un input per tutti coloro, e credetemi sono tanti, che davvero potrebbero dare un rilevante contributo al nuovo governo comunale. Non possiamo e, non dobbiamo, abbandonare il destino di piccole realtà locali come le nostre, che ormai da moltissimi anni, sono relegate ai margini da politiche economiche sbagliate e fortemente clientelari. Abbiamo un dovere morale, prima ancora che civico – spiega l’ex amministratore - di prendere in mano la situazione, di contribuire ad un riscatto socio-culturale ancora possibile. Un solo irrinunciabile imperativo, deve guidarci, migliorare la vita nel nostro paese affinché giovani coppie decidano di mettere radici, invertendo il trend di spopolamento giovanile. Motivato da queste convinzioni – è il passaggio chiave - ritengo doveroso impegnarmi, raccogliendo così con favore lo stimolo forte che mi giunge da tantissimi amici in queste ultime settimane. Lo faccio, convinto che vada ricomposto il tessuto sociale della nostra collettività, e  soprattutto cosciente che bisogna agganciarci al treno dei finanziamenti europei, che il presidente Oliverio in modo puntuale ha fatto ripartire. Sono consapevole che qualunque ruolo sarò chiamato a svolgere nel gruppo di amici con i quali intendo condividere la mia esperienza, si tratterà di un impegno gravoso, che richiederà costanza, passione e condivisione, e per il quale, comunque andranno le cose, pochi saranno gli onori tributati e molti di più gli oneri. Auspico, che, nei giorni avvenire, possa esserci un propulsivo scatto d’orgoglio delle tante coscienze positive che dimorano a Dasà – conclude Scaturchio - per avviare insieme, una nuova stagione, un nuovo impegno, per una nuova Dasà”.

Serra. Perde i sensi, ma non c’è l’ambulanza: l’Aval decisiva per trasporto in ospedale

Ha perso i sensi per motivi in corso di accertamento ed è stata ritrovata sul pavimento dall’ex convivente che ha immediatamente avvertito il Pronto soccorso. Ma l’ambulanza non era disponibile e l’uomo ha chiamato il commissariato di Polizia per esporre la situazione. Dagli agenti agli ordini del dirigente Valerio La Pietra è partita l’iniziativa che si è rivelata azzeccata: allertare l’Aval, i cui volontari hanno messo in campo la loro disponibilità e la loro competenza per trasportare la donna in ospedale. Sul posto sono comunque intervenuti anche i carabinieri guidati dal comandante Mattia Ivano Losciale. È una storia che rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme quella verificatasi nella cittadina della Certosa e che sottolinea la rilevanza delle associazioni che hanno come obiettivo quello di aiutare il prossimo e della solidarietà sociale. Una storia che deve far riflettere e soprattutto agire. Perchè senza l’Aval forse il finale sarebbe stato diverso. 

 

Crisi Comune Serra: la quiete prima della tempesta. Rosi: “Verso il chiarimento definitivo”

Sta assumendo le sembianze di una partita a scacchi la situazione creatasi fra il sindaco Bruno Rosi ed i suoi assessori: all’adozione di ogni mossa sembra propedeutico lo studio delle azioni della controparte. Il rapporto continua ad essere difficile vista la diversità di posizioni e prospettive politiche con il primo cittadino che cerca di tessere la sua tela per costituire una terza lista e la maggioranza concentrata sul “Progetto Salute pubblica”. Dopo lo scontro di ieri, oggi è stata una giornata per molti versi interlocutoria caratterizzata dall’assenza di provvedimenti ufficiali. Ancora niente revoca di assessori e successive dimissioni del sindaco, niente mozione di sfiducia. Ma le novità sono dietro l’angolo. “Domani – ha affermato il sindaco Bruno Rosi appositamente interpellato – ci sarà un chiarimento definitivo in un senso o nell’altro”. La sensazione è che tutto possa precipitare a breve, poichè, sebbene Rosi sia rimasto abbottonato senza sbilanciarsi, è parso tutt’altro che ottimista su possibili evoluzioni positive della questione. Dunque, fra meno di 24 ore si saprà (o, meglio, si dovrebbe sapere considerato il tatticismo visto finora) il destino dell’amministrazione comunale: l’arrivo di un commissario è, al momento, l’ipotesi più accreditata.

Serra, persiste lo scontro: non escluso lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale

La riunione che avrebbe dovuto chiarire i rapporti fra il sindaco Bruno Rosi e i suoi assessori si è trasformata in un nuovo durissimo muro contro muro che rischia di creare, a brevissimo, conseguenze per la sopravvivenza dell’amministrazione comunale. A scatenare  lo scontro sarebbe stata la diversa visione sulla gestione della questione relativa ai rifiuti: il primo cittadino vorrebbe insistere con il sistema di trasporto affidato a ditte esterne, mentre i componenti dell’esecutivo mirerebbero alla riparazione dei mezzi comunali e all’utilizzo del personale interno. Su questo nessuna delle due parti in causa intenderebbe fare un passo indietro: ciò che è certo è che la cittadina della Certosa continua a vivere gravi disagi con rifiuti ammassati per le strade. Il sindaco, che starebbe pensando alle dimissioni, potrebbe convocare a stretto giro di posta una nuova riunione di maggioranza per trovare un punto di equilibrio. Sullo sfondo rimane, in caso di esito negativo del vertice, l’ipotesi di un’apposita mozione di sfiducia promossa dalla stessa maggioranza da discutere entro 10 giorni in Consiglio comunale. Quindi non semplici dimissioni di massa, ma un atto preciso con cui si intende sottolineare il diverso orientamento sul principale problema che attanaglia Serra. La soluzione prospettata sui rifiuti richiederebbe, secondo gli esponenti di maggioranza, minor tempo di applicazione e minori spese e, pertanto, sarebbe più vantaggiosa per la comunità. Permanere nell’attuale fase di stallo creerebbe ulteriori implicazioni negative: ecco perché la sfiducia potrebbe concretizzarsi nell’immediatezza.

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