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Serra. Decisa la chiusura dell’Inps, Di Bella: “Effetti devastanti, soprattutto per gli anziani”

L’Inps, nell’ambito del Piano di riassetto territoriale di alcune Direzioni provinciali, e tra queste quella di Vibo Valentia, ha disposto, con determina n. 122 del 15 settembre 2016, la chiusura dell’Agenzia di  Serra San Bruno trasformandola in Punto Inps. La decorrenza è 1 gennaio 2017. 

La notizia, trapelata già nei mesi scorsi, ha destato profonda delusione soprattutto in chi sperava che il programma dell’Inps potesse conoscere un cambio di rotta considerato che in fase di diffusione di questo tipo di scelta non era mancata una prima  vibrata forma di protesta da parte delle popolazioni dei 19 comuni che insistono nell’hinterland serrese. 

Oggi la conferma ufficiale che nessun fatto nuovo è intervenuto sulla determina firmata dal presidente Tito Boeri che mette sostanzialmente all’angolo le legittime aspirazioni sopratutto delle fasce più deboli di quel territorio.  

Nino Di Bella, vicesindaco di Dinami e responsabile regionale del patronato Encal Cisal, ha dichiarato che verrà dichiarata guerra alla “irresponsabile decisione dell’Inps”, non mancando di sottolineare che “è  inverosimile quanto sta per accadere. La politica ha confermato la sua più totale indifferenza ed apatia verso il grave problema – ha spiegato -  per cui chi sperava che dopo l’annuncio in tanti si sarebbero fatti carico della assurda decisione dell’Inps sui possibili  effetti devastanti del provvedimento è rimasto letteralmente deluso.

Sono certo che i 19 Comuni dell’hinterland serrese avvieranno una comune battaglia per impedire l’attuazione della cervellotica scelta dell’Inps che suona come una severa condanna nei confronti di un territorio che vive il disagio più tremendo se si pensa che soprattutto nel corso della stagione invernale sono tante le difficoltà nei servizi di trasporto”. Per Di Bella “il pretesto del risparmio dei costi non regge”.

“Il Comune di Serra San Bruno, attraverso la sensibilità del commissario prefettizio Sergio Raimondi – ha affermato ancora Di Bella - aveva già provveduto ad assicurare idonei locali alla sede dell’Agenzia di Serra San Bruno contribuendo così ad ottenere un forte risparmio sulla spesa. Evidentemente l’Inps ha trovato nell’Agenzia terreno fertile da zappettare per cui è riuscito nell’intento di annullarne la funzione. 

Così, a partire dal 1 gennaio prossimo, soprattutto i nostri anziani si vedranno costretti a raggiungere Vibo Valentia per i servizi più importanti offerti dall’Istituto di prevenzione.

Ma non staremo con le mani nelle mani -  ha concluso Di Bella – ed è giusto che in prima linea in questo tentativo ci siamo proprio noi, gli amministratori della cosa pubblica”. 

Battibecco Censore-Costa, la versione di Insardà: “Non poteva presiedere una manifestazione del PD”

Interviene in merito a quella che definisce “polemica strumentale sorta in occasione della visita del sottosegretario Ferri”. Il segretario provinciale del PD Enzo Insardà dà la sua versione dei fatti in relazione al battibecco fra il deputato Bruno Censore ed il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa, sorta in occasione dell’incontro, promosso dai democratici, sul referendum del 4 dicembre.

“Tengo a precisare – spiega Insardà - che non è stato negato al sindaco il saluto istituzionale bensì, come peraltro appare logico, si è negato al sindaco di presiedere una manifestazione di partito, seppur organizzata in un luogo istituzionale. Si invita ad abbassare i toni e polemiche strumentali”.

Secondo alcuni autorevoli esponenti del PD, presenti alla manifestazione, Costa avrebbe preteso di fare da moderatore e non solo di porgere un saluto istituzionale. Confermato, secondo altre fonti che hanno assistito all'inusuale scambio di opinioni, il clima di tensione fra le parti in causa e l'intenzione di non concedere la scena al primo cittadino vibonese.

Incontro sul referendum, Censore nega la parola a Costa: i nuovi modi della politica

Fuoriprogramma nell’incontro, organizzato dal PD nella sala consiliare del Comune di Vibo Valentia, in relazione all’approfondimento di diversi aspetti concernenti il referendum del 4 dicembre con il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.

Come riportato dalla testata online 21 Righe (leggi qui), il deputato Bruno Censore ha negato la parola al sindaco Elio Costa, che voleva porgere il saluto istituzionale. La scelta è stata motivata dal parlamentare serrese con il fatto che la riunione era di carattere politico, dunque riservata ai tesserati democratici. Ne è derivata una polemica che si è subito allargata al di fuori del palazzo municipale.

Di solito, infatti, lo spazio di parlare a quello che potremmo definire il “padrone di casa” non si nega mai.

Sorpresa Asp Vibo: 100% di appropriatezza dei ricoveri di anziani. Barillari: “Nonostante il PD”

Per una volta, l’Asp di Vibo ottiene un risultato lusinghiero. Il dato è riferito all’appropriatezza dei ricoveri valutato dall’Unità di valutazione multidimensionale per la residenzalità anziani ed è cristallizzato nel documento concernente la Rete territoriale pubblicato dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie.

"Dei 2.228 anziani valutati – viene sottolineato - il 41% sono utenti con profilo sanitario da struttura Residenza sanitaria Assistita e medicalizzata (Rsa e Rsam), il 49% con profilo socio sanitario da struttura con più bassa tutela sanitaria (Cp) e il 10% sono utenti con profilo da struttura Socio assistenziale.

Tali evidenze, seppur rappresentative di un periodo temporale limitato e condizionate dalla breve esperienza nell’utilizzo dello strumento di valutazione standardizzato, permettono una visione macro dell’attuale realtà e la rilevazione delle attuali criticità di governo della presa in carico da parte delle Asp”. Di particolare interesse sono i dati relativi all’appropriatezza per singola Asp:

- Asp di Cosenza - utenti rivalutati 856: ricoveri appropriati pari al 70%; inappropriati pari al 30%;

- Asp di Crotone - utenti rivalutati 348: ricoveri appropriati pari al 84%; inappropriati pari al 16%;

- Asp di Catanzaro - utenti rivalutati 664: ricoveri appropriati pari al 67%; inappropriati pari al 33%;

- Asp di Vibo Valentia- utenti rivalutati 57: ricoveri appropriati pari al 100%;

- Asp di Reggio Calabria -pazienti rivalutati 303: ricoveri appropriati pari al 58%; inappropriati pari al 42%; Totale pazienti rivalutati- 2.228: Ricoveri appropriati: 70 %; Ricoveri non appropriati 30%.

L’inappropriatezza rilevata  - viene specificato - è da intendersi come non aderenza dell’offerta assistenziale della struttura al livello di gravità della persona. Ad esempio: pazienti con necessità assistenziali “da Rsa” (classificazione della prestazione R2) sono risultati ricoverati in Cp (classificazione della prestazione R3) e viceversa”.

Soddisfazione per questo risultato è stata espressa dal consigliere comunale di Serra San Bruno Alfredo Barillari che ha colto l’occasione per congratularsi con “chi presiede la commissione che, fra patenti, vaccini e quant'altro, si fa letteralmente in quattro (viaggiando fra Serra e Vibo su strade a dir poco impervie) per servire una sanità calabrese totalmente allo sbando e carente di organico. Sanità – ha aggiunto l’esponente di ‘Liberamente’ - ancora oggi commissariata dal PD nazionale perché il PD regionale non è reputato in grado di sovrintendere i relativi servizi”.

 

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