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Successo per la giornata formativa del Cns Libertas

Grande partecipazione e grande entusiasmo al primo corso di formazione del Centro Nazionale Sportivo Libertas Regione Calabria dedicato al BLSD svoltosi a Palazzo Chimirri. Ben 40 alla fine sono stati i partecipanti provenienti da tutta la Calabria. Il corso è stato organizzato dal Centro Provinciale Libertas di Vibo Valentia in collaborazione con il centro regionale dell’ente, il club Lyons di Serra S. Bruno e il SUEM 118. Dopo i saluti istituzionali dei vertici delle associazioni, il commissario regionale della Libertas Santo Mineo si è soffermato  sulla programmazione regionale dell’ente e sugli obiettivi e il presidente Lyons di zona 27 y Rosa Scida ha espresso il suo plauso ai promotori dell’importante attività augurando che questa sia solo la prima di una serie di iniziative volte al raggiungimento di fini per il bene della collettività. Francesco De Caria, in qualità di presidente del Centro Provinciale Libertas di Vibo Valentia e responsabile regionale del settore Formazione ha ringraziato tutti coloro che hanno dato il proprio contribuito per la realizzazione dell’evento, spiegando quelle che sono state le motivazioni che hanno spinto l’ente a farsi promotore ed organizzatore del corso. La parte formativa h avuto luogo con i contributi tecnici del dottor Francesco Andreacchi e del dottor Vincenzo Lacaria. Nella mattinata si è svolta la parte teorica improntata sulle procedure e sulle tecniche di primo soccorso in caso di malore, poi tutti i partecipanti e i responsabili delle associazioni si sono spostati in località Santa Maria del Bosco per pranzare e visitare il luogo. Quindi il rientro in aula ed esercitazioni pratiche su quanto appreso la mattina sui manichini. Nel tardo pomeriggio il test finale di apprendimento e il rilascio dell’attestato ai partecipanti con iscrizione nell’apposito albo Asp. Tutti i partecipanti hanno ricevuto la maglietta e il cappellino ufficiali del Centro Nazionale Sportivo Libertas, la cartelletta del corso contenente il materiale necessario per apprendere nel migliore dei modi. “Non possiamo che essere soddisfatti – ha dichiarato Francesco De Caria alla fine della giornata – poichè il corso di formazione BLSD rappresenta la prima iniziativa realizzata tra l’ente di cui sono presidente provinciale e i Lyons.  Visto il grande successo di questo primo corso e le numerose richieste giunte abbiamo già deciso di svolgere una seconda giornata di formazione a Serra San Bruno giorno 11 luglio. Ci tengo a ringraziare la direzione nazionale del mio ente, il commissario regionale Santo Mineo per l’assenso a svolgere questo primo corso di formazione da quando è commissario nella mia città. Un grazie speciale – ha continuato - va alla dottoressa Rosa Scida con cui stiamo già programmando una serie di iniziative volte allo sviluppo socio-economico-culturale del territorio da realizzare in sinergia tra il Centro Provinciale Libertas che ho l’onore di presiedere e i Lyons. Ringrazio – ha concluso De Caria - Francesco Andreacchi e Vincenzo Lacaria per la disponibilità data al corso e per quanto hanno fatto”.

De Raffele scrive a Equitalia: "A Serra una sede periferica"

“L’esigenza di un contatto diretto fra i cittadini e gli uffici di Equitalia per chiarimenti o risoluzioni di controversie rende necessario un avvicinamento, anche fisico, fra le parti al fine di un corretto e immediato scambio di informazioni, utile anche ad avere un più chiaro quadro della situazione”. È la premessa di una missiva inviata dal presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele alla direzione di Equitalia per chiedere l’apertura di un ufficio periferico. “Serra San Bruno – argomenta De Raffele - è il principale centro montano del Vibonese che si pone quale punto di riferimento, dal punto di vista economico ed amministrativo, per le circostanti realtà territoriali e che, in virtù delle sue riconosciute potenzialità, punta ad una crescita sostenuta. Riconoscendo la rilevanza dei vostri uffici – si legge nella lettera - e considerate le richieste del comprensorio, sarebbe auspicabile l’apertura di uno sportello nella cittadina della Certosa, che potrebbe dare risposte concrete agli utenti decongestionando contemporaneamente la sede posta nel capoluogo di provincia. Il Comune di Serra San Bruno può, in questo senso, rendere disponibili idonei locali, opportunamente dotati degli impianti elettrici, del collegamento internet e dei servizi essenziali, atti ad ospitare una sede staccata di Equitalia”. Il rappresentante istituzionale auspica, infine, “una proficua collaborazione capace di produrre benefici per la collettività”.

Adotti un randagio? A Nicotera c’è lo sconto sulla Tari

Fino a 200 euro in meno sulla Tassa sui rifiuti per chi sceglie di dare una mano a uno di quei cani senza padrone che girano per le vie del paese in cerca di cibo. È questa l’idea su cui punta l’amministrazione comunale di Nicotera, guidata dal sindaco Francesco Pagano, per cercare di risolvere un problema abbastanza diffuso nelle diverse realtà calabresi e che crea disagi alla cittadinanza che poi sfociano in gesti deprecabili come l’avvelenamento. Considerato che è ormai indispensabile giovarsi dei servizi di un canile e che quest’ultimo ha comunque un costo, gli amministratori della cittadina che si affaccia sul Tirreno hanno pensato ad un’operazione che non dovrebbe pesare più di tanto sulle casse municipali e che nello stesso tempo può contribuire al decoro del centro abitato e della periferia: lo sconto sulla Tari sarebbe infatti, più o meno, compensato dai risparmi sui costi di mantenimento degli animali accalappiati. Una mossa che, almeno nelle intenzioni, sembra essere gradita alla popolazione. I riscontri pratici diranno se l’esempio possa essere ripreso da altri paesi che su questa tematica sono rimasti un po’ indietro.

La maledizione di Oliverio: guai di una legislatura nata male

Non è stato facile, nè tantomeno fortunato, l’inizio di legislatura per Mario Oliverio. Sin dai ritardi nella proclamazione degli eletti, dovuti ai controlli delle schede in due sezioni di Castrolibero, si era capito che non era quello il piede giusto per partire. Il giallo sulla mancata elezione di Wanda Ferro, ad avviso di alcuni, mette a rischio la prosecuzione di questa esperienza e sembra creare una sorta di timore psicologico che rallenta le attività. Certo, non è nulla di paragonabile rispetto a quanto accadde a seguito dell’omicidio dell’allora vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno, ma è evidente che non ci sono svolte o cambiamenti. L’ex presidente della Provincia di Cosenza ha fortemente voluto la variazione dello Statuto per avere mani libere nella composizione della giunta, si è ritrovato invece in un pericoloso pantano. Siamo in estate e l’esecutivo completo ancora non c’è. E non è solo colpa delle procedure: perché non è mai stata sostituita Maria Carmela Lanzetta (che l’aria di palazzo Alemanni non l’ha respirata a pieni polmoni) e perchè non sono state composte le Commissioni speciali? Sono fatti politici, non burocratici. Forse Peppe Scopelliti avrà avuto altri torti, ma la sua marcia, che pure non lasciava tutti contenti anche se non vi erano aperte ed immediate manifestazioni di dissenso, procedeva spedita. Oggi si parla di una quadratura del cerchio che stenta ad arrivare soprattutto per gli equilibri da mantenere con la componente renziana del Pd e di quanto i rapporti siano complicati con Roma lo si deduce dalle sortite in Calabria di ministri e sottosegretari che Oliverio non lo passano nemmeno a salutare. Ed è solo un fatto tecnico la decisione del consiglio dei ministri di impugnare il collegato alla manovra finanziaria regionale 2015? La discussa scelta di Nino De Gaetano (come tutta l’indagine “Erga omnes” che scuote la classe dirigente regionale) porta nuovi problemi al capo dell’esecutivo calabrese, tuttavia anche in questo caso è inevitabile dare un’occhiata alla tempistica. Il 3 luglio sembra(va) il giorno giusto per avere una giunta perfettamente definita: a meno di una settimana da quella data giunge, all’improvviso, la notizia che riporta il marasma. E assume le sembianze di un vento che soffia sul fuoco sotto la cenere delle guerre interne facendolo divampare.  Giochi del destino? Scherzi della sorte? Occasione da prendere al volo per azzerare tutto e ripartire? Sono queste le domande che forse Oliverio (che ha comunque ribadito che nella prossima settimana ci sarà la “nuova giunta”) si sarà posto nella sua mente. Ancora una volta la Calabria è terra di emergenze, dove la programmazione viene condizionata dall’esigenza di sopravvivere oggi. Impresa complessa in una società afflitta da troppi mali, in cui è auspicabile che la giustizia faccia il suo corso rapidamente per accertare le responsabilità. Ma dove una riflessione deve trasformarsi in punto fermo: se non cambia la mentalità della gente, se non scompaiono i germi sui cui si basa la cultura del sospetto, se prima di essere vigili sugli altri non si è vigili su se stessi, il riscatto sociale diventerà una chimera.

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