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"La sanità pubblica in Calabria non può rinchiudersi nella gestione dei bisogni di pochi"

"Apprendiamo con sollievo che alcune delle decisioni del Commissario per il Piano di rientro, fortemente penalizzanti per la struttura sanitaria pubblica di Crotone, in particolare per ciò che concerne i 10 posti letto per la nefrologia, il servizio di microcitemia, l’annullamento del declassamento dell’unità operativa di anatomia patologica, sono state opportunamente riviste. Ma tutto ciò non basta - sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - per alzare il livello della qualità della conduzione della sanità pubblica a Crotone, che non può più rinchiudersi nella gestione dei bisogni di pochi o di alcuni ma, al contrario, deve impegnarsi per guardare a tutte le criticità più volte segnalate, lavorando in vista del raggiungimento della qualificazione delle prestazioni sanitarie di cui i cittadini hanno bisogno e per migliorare l’offerta sanitaria complessiva che deve essere corrispondente alla domanda che viene dal territorio". Aggiunge Flora Sculco: "E’ purtroppo evidente che si sta procedendo senza la piena consapevolezza delle complesse questioni della sanità pubblica crotonese e del ruolo importante di questa nostra città che induce a errori, omissioni e ad iniziative affrettate e sbagliate. E’ evidente - spiega Flora Sculco - che si è di fronte a scelte approssimative e miopi, come giustamente denunciano anche i sindacati, che impongono una riflessione seria e puntuale. Tuttavia non mancheranno la vigilanza e le necessarie sollecitazioni a fare e fare bene, né da parte della sottoscritta né da parte della Conferenza dei sindaci e neppure del Consiglio regionale che chiederà, nella seduta del 24 marzo, un passo indietro della Struttura commissariale rispetto alle prerogative costituzionali della Regione in questo delicato settore. Nella sanità crotonese e calabrese c’è tanto da fare, perché - conclude la consigliera regionale -  si avverte una confusione grave e generalizzata, ma ciò che non può più mancare è la visione globale delle questioni senza la quale si rischia di commettere errori e sottovalutazioni che, com’è accaduto, vanificano il diritto alla salute".  

Calci e pugni ai poliziotti e li manda in ospedale: arrestato giovane di 26 anni

Nella serata di ieri 7 marzo, a seguito dell’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto nella flagranza dei reati di resistenza, oltraggio e lesioni personali a pubblico ufficiale il cittadino di nazionalità senegalese B.C., 26 anni, residente a Crotone, munito di regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari il 29 gennaio. In particolare alle ore 18,00 la Sala Operativa del Commissariato di Rossano ha inviato la Volante di turno presso un noto Discount ubicato in Viale Sant’Angelo, dove un cittadino straniero, distante pochi metri dall’entrata, importunava la clientela con pressanti richieste di denaro, rivolgendo anche apprezzamenti volgari alle donne che entravano ed uscivano dall’esercizio commerciale. Giunti sul posto gli operatori della Polizia di Stato si sono avvicinati allo straniero  per redarguirlo in merito al comportamento segnalato, invitandolo nel contempo ad allontanarsi dalla struttura. Il soggetto ha inveito, in lingua senegalese, nei confronti degli operatori di Polizia con frasi e parole incomprensibili. Vani sono risultati i tentativi di riportare alla calma il soggetto, che in lingua italiana ha ribadito agli agenti di Polizia il suo diritto di stare sul luogo, non riconoscendo l’autorità degli stessi ed arrivando al punto di scagliarsi violentemente contro di loro con calci e pugni. Il cittadino straniero è stato immobilizzato con non poca difficoltà, messo in sicurezza ed accompagnato presso gli Uffici del Commissariato di Polizia e, una volta identificato, è stato tratto in arresto per resistenza, oltraggio e lesioni personali a Pubblico Ufficiale. Ai due operatori della Polizia di Stato sono stati diagnosticati, da parte dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Rossano, traumi contusivi ed ematomi vari sulle spalle, braccia e mani, con prognosi rispettivamente di 15 e 10 giorni di guarigione. Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, il quale ha disposto la remissione in libertà ai sensi dell’articolo 121 norme di attuazione al Codice di procedura penale. 

 

Furto aggravato: in manette un 59enne

Un 54enne è stato arrestato dai Carabinieri per il reato di furto aggravato, in esecuzione al provvedimento di espiazione di pena detentiva in regime domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi. Antonio Alvaro, di Sinopoli, dovrà espiare la pena di 9 mesi e 29 giorni per il reato commesso nel 2013.

Per una volta l'Atam non conosce ritardi e corre in soccorso dell'assessore Quattrone

Dei 183.914 cittadini di Reggio Calabria nessuno sarà disposto a spendere, in qualità di utente, una sola parola a favore dell'Atam. Tutti, indistintamente, saprebbero fornire aneddoti e vari episodi di vita quotidiana combattendo con disservizi e ritardi. Nel pomeriggio di oggi, però, ribaltando l'opinione diffusa nei confronti dell'Azienda che gestisce i trasporti pubblici di Reggio Calabria, con una puntualità da far vergognare gli svizzeri è arrivato in perfetto orario sulla tabella di marcia un comunicato che tesse le lodi dell'assessore Agata Quattrone. Coincidenze astrali hanno fatto sì che la nota venisse scritta e trasmessa nel bel mezzo delle infuocate polemiche di cui è, suo malgrado, protagonista, la delegata della Giunta Falcomatà alla Pianificazione dello Sviluppo Urbano Sostenibile, a Mobilità e Trasporti ed alla Smart City. Investita dalla bufera sorta in seguito all'approvazione di una delibera che affida una consulenza da 190 mila euro ad una società con cui l'assessore medesimo ha avuto a lungo rapporti di lavoro, adesso può, inopinatamente, salire sull'"autobus" accorso a supportare la sua "preziosa" azione amministrativa. Dall'Azienda di traposto, infatti, hanno ritenuto doveroso far sapere con somma urgenza al popolo reggino che: "L’ATAM ha corso il serio rischio di perdere un finanziamento di circa 1,6 milioni di euro". Parole e pensieri del professor Antonino Gatto, l'Amministratore Unico, che non ha potuto fare a meno di porre nel dovuto risalto l'impegno alacremente profuso dalla discussa esponente dell'Esecutivo di Palazzo San Giorgio. Ed infatti, il manager certo non si risparmia nell'indicare fin nel dettaglio quale sia stata la figura decisiva cui la cittadinanza devota deve inchinarsi. Se il pericolo è stato scongiurato, infatti, è solo "grazie all’impegno ed alle misure intraprese dall'Amministrazione Comunale ed in particolare dall’Assessore Agata Quattrone, presso i Ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e dell’Economia (MEF). Un'opera che faticherà ad uscire dai libri di storia consentendo lo "sblocco" del finanziamento a breve "integralmente riassegnato prima alla Regione e poi trasferito all’azienda entro la fine del corrente mese. Come si ricorderà, ATAM, ha messo in esercizio nel mese di dicembre scorso 8 nuovi autobus finanziati dal Ministero dell’Ambiente, per il tramite della Regione". "Tuttavia - non tralascia nulla il professor Gatto -  nonostante, l’azienda  avesse regolarmente espletato tutte le procedure per ottenere l’erogazione delle somme dovute, l’iter burocratico tra Regione e Ministero si era 'inceppato', costringendo l’azienda ad anticipare il pagamento alla ditta aggiudicatrice con fondi propri. Col reale rischio, peraltro, che le risorse non utilizzate per tempo, fossero destinate ad altre aziende". Ed è proprio questo aggrovigliato nodo che ha permesso alla "wonder woman della mobilità reggina"  di sprigionare la sua proverbiale potenza di fuoco, in quanto, come ci rende edotti l'Amministratore Unico: "La determinazione dell’assessore Quattrone ha, per fortuna, scongiurato tale evenienza, assicurando ad ATAM una 'boccata di ossigeno' di cui ha estremo bisogno in una fase delicata del suo risanamento, dopo l'esaltante esperienza del superamento della istanza di fallimento". La conclusione del peana è pure essa irrituale, al pari del resto: "Esprimo, pertanto - è l'auspicio 'sincero' del professor Gatto - il mio ringraziamento all’Assessore Quattrone  per  la sua costante vicinanza all’azienda, con l’augurio che possa proseguire la collaborazione intrapresa in merito alla realizzazione degli interventi e progetti messi in campo nel settore del trasporto pubblico locale". Tradotto per i non addetti ai lavori: spazzate il polverone sollevato attorno al caso oggetto della diatriba e non vi azzardate a chiedere, come state facendo un giorno sì e l'altro pure, le sue dimissioni. Per una volta, la prima invero negli ultimi anni, qualcosa uscito dal terminal Atam è arrivato al capolinea senza intoppi e compiendo un percorso netto. 

 

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