Reggio Calabria, Germanò (Mns): "Vicenda Atam, Falcomatà ci ricasca"
Riceviamo e pubblichiamo
"Siamo sconfortati.
Non avremmo mai immaginato che, dopo la figuraccia della nomina illegittima dell’Avv. Basile al vertice dell’ATAM, il sindaco potesse ricascarci. Incredibile a dirsi, ma pure l’annunciata nomina, tramite stampa, del Dott. Perrelli è inconferibile.
Anche in questo caso trova applicazione l’art. 4 del Decreto Legislativo 39 del 2013 che detta disposizioni chiare e nette sulle cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni. A coloro i quali, nei due anni precedenti, hanno svolto “incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico…” …”non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale”. Cosa la norma intenda per “ente pubblico” è in maniera chiara precisato all’art. 1 dello stesso decreto 39 ed è acclarato per tabulas come in tale definizione sia ricompresa l’ATAM.
Il Dott. Perrelli è stato fino a qualche settimana fa Presidente del Collegio Sindacale dell’ATAM e, proprio per questo, non può essere nominato ai vertici della società. La norma è chiarissima per tutti ma non per Falcomatà che, evidentemente, ritiene di poter operare scelte contrarie alla legge in forza di qualche investitura superiore che lo renderebbe, secondo lui, immune dall’essere rispettoso degli obblighi che ricadono su chi ha l’onore di rappresentare la Città.
Sorprende peraltro l’entusiasmo con il quale il Dott. Perrelli, a detta del sindaco, avrebbe già accettato l’incarico, confessando, in tal modo, la concretizzazione del fattaccio.
Sconcerta, inoltre, il fatto che il “nominato” sia tra l’altro autorevole rappresentante dell’associazione Reggionontace. Si comprende, adesso, perché, nonostante gli sfasci di cui si è reso protagonista Falcomatà sin dall’inizio del suo mandato, questa associazione, in passato sempre sul pezzo, abbia deciso invece di tacere.
A questo punto è indispensabile l’intervento di altre Istituzioni perché questo tsunami disamministrativo e illegittimo sia fermato. La Città non può sopportare oltre le nefandezze di questo spregiudicato, arrogante, inadeguato e incapace sindaco.
Rispettosamente invochiamo S.E. il Prefetto perché faccia sentire la propria autorevole presenza ponendo un argine a tale modo disinvolto di considerare la gestione dell’Amministrazione della Città.
Noi continueremo a vigilare e a fare appelli anche a tutte le altre Istituzioni dello Stato affinché intervengano per porre fine a questo continuo scempio della nostra Reggio.
Forse sarà utile o addirittura necessario chiamare il popolo reggino in piazza per manifestare la propria insofferenza e la voglia di ridare una speranza alla nostra comunità".
Franco Germanò - Commissario Movimento nazionale per la sovranità - Città di Reggio Calabria
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