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Reggio, sindaco Falcomatà annuncia novità importanti per il futuro dell'Atam

"Notizia importantissima per il futuro di ATAM: il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato il decreto di sblocco delle somme da destinare all'azienda reggina del trasporto pubblico". Ad annunciare le novità, fondamentali per il futuro prossimo dell'Azienda di trasporti dell'area metropolitana di Reggio Calabria, è il sindaco Giuseppe Falcomatà. "Si tratta - spiega il Primo cittadino - del primo fondamentale tassello, in vista dell’ok definitivo da parte del Ministero delle Finanze. Ed è questo, per altro, un risultato di grande rilevanza, in considerazione della prossima udienza del Tribunale fallimentare, fissata per il 18 giugno. Ancora una volta, l’Amministrazione Comunale risponde con fatti concreti, lasciandosi alle spalle le sterili e pretestuose polemiche di chi ancora tenta di ingannare i cittadini"."Il nostro obiettivo- rivendica Falcomatà -  è, e rimane sempre, quello di riportare la Città Metropolitana di Reggio Calabria alla normalità, con servizi pubblici essenziali efficaci ed efficienti, a tutela dei cittadini e dei livelli occupazionali.

Reggio, assegnazione incarico Atam: le precisazioni dell'Amministratore Unico

Di seguito una nota trasmessa dal professor Antonino Gatto, Amministratore Unico dell'Atam (Azienda trasporti per l'area metropolitana) di Reggio Calabria.

In riferimento agli articoli apparsi sugli organi di stampa, relativamente alle vicende che riguardano l’Atam, desidero fornire un contributo di chiarezza decisivo e sufficiente ad impedire ogni inutile, quanto misera, speculazione politica. Speculazione ancora più deprecabile in un momento così delicato per la vita dell’Azienda. Lo scrivente Amministratore Unico è stato nominato dalla triade commissariale dopo avere partecipato ad un pubblico avviso e, unitamente ad un gruppo di collaboratori liberamente scelti, ha dovuto affrontare la richiesta di fallimento di Atam, legittimamente avanzata dalla Procura della Repubblica. Grazie all’intervento della Magistratura, ha quindi potuto avviare, non senza resistenze e pressioni interne ed esterne, un risanamento che, mi auguro, possa essere sempre più radicale.
Nell’anno 2014 l’Azienda ha realizzato, nell’ambito della gestione caratteristica, un utile di circa €. 2.000.000 e tale risultato sarà replicato, probabilmente, nell’anno in corso. Per la prima volta, dopo anni, gli stipendi ed i relativi contributi previdenziali di Maggio 2015, sono stati pagati regolarmente. A seguito dell’entrata in vigore della Legge n°190/2012 (Piani di prevenzione della corruzione), l’Azienda era tenuta all’adeguamento delle procedure di controllo alle prescrizioni di legge, la cui inosservanza è gravemente sanzionabile. Quindi, si è dato avvio, ai sensi del D.Lgs. n°163/06 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) e del relativo Regolamento Aziendale - pur potendo direttamente individuare il professionista da incaricare - ad una procedura comparativa di offerte, individuando in quella formulata dal Dott. Emiliano Clementi la più adeguata alle aspettative e alle necessità dell’azienda. Tenuto conto, peraltro, l’esperienza già maturata dallo stesso con Società dello medesimo settore (TPL), ed in particolare quale Sindaco dell’Atac di Roma. Il compenso previsto è stato fissato in €. 21.000 (Euroventunomila), di gran lunga inferiore a quello corrisposto da Aziende di similare grandezza, per attività di uguale genere, e compatibile con le economie realizzate dall’Azienda all’interno del Piano di risanamento. La scelta è avvenuta in forza di tali ragioni, senza alcun coinvolgimento del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Le speculazioni politiche avviate su questa vicenda, sono evidentemente indirizzate a paralizzare il processo di cambiamento in corso e mantenere in vita sacche di inefficienza e rendite di posizione efficacemente contrastate sino a questo momento. O ancor peggio, sono volte a provocare, per oscuri interessi, il fallimento di un’Azienda fondamentale per la città di Reggio Calabria. L’augurio è che alla vigilia dell’udienza di discussione dell’istanza di fallimento prevalga un senso di responsabilità collettiva tra tutti gli attori in campo, uniti nella comune battaglia per la salvezza dell’Azienda. I giorni che ci separano fino al 18 p.v., ci consentono ancora di mettere al bando interessi e pettegolezzi di bassa lega e di privilegiare il senso di appartenenza alla città e al bene comune.

A Reggio esplode il caso Atam-Castorina, Iachino: "Profondo disprezzo"

"Apprendo con grande stupore dalla Gazzetta di oggi della vicenda che riguarderebbe il capogruppo PD Antonino Castorina, coinvolto nella nomina di un consulente ATAM". Le parole che aprono la nota trasmessa da Nancy Iachino, consigliera comunale del PD a Reggio Calabria, fanno riferimento al caso esploso stamane e che vede protagonista Antonino Castorina, capogruppo dello stesso partito in seno al Civico Consesso. Pomo della discordia l'attribuzione da parte dell'Atam (Azienda trasporti per l'area metropolitana) di un incarico, dell'importo di quasi 25 mila euro, ad un tecnico che, come si legge sulla "Gazzetta del Sud", si dovrebbe interessare "delle procedure di controllo interno". La decisione, adottata dal professor Antonino Gatto, Amministratore Unico dell'azienda immersa in una situazione finanziaria particolarmente delicata, ha scatenato la furia del sindaco Giuseppe Falcomatà. Di fronte alla richiesta di dimissioni avanzata dal Primo Cittadino, Gatto ha svelato il retroscena all'origine del caso: ad indurlo ad assegnare il ruolo finito nel ciclone sarebbe stato Castorina. Una circostanza che, se possibile, ha reso ancora più furibondo Falcomatà, e non solo lui. "Con grande amarezza - scrive infatti Nancy Iachino - subisco gli attacchi personali di chi, quando conviene, fa d’un filo d’erba un fascio e mi trovo costretta a scrivere. Sono più che sicura del fatto che si tratti dell’ennesimo caso di fraintendimento e travisamento di una qualche mezza notizia incompleta, di come ne circolano a bizzeffe. Che sia accaduto o meno quanto denunciato da Gazzetta di oggi, 09/06, mi preme rendere pubblica la totale estraneità del gruppo PD e della mia persona in particolare. Una tale (presunta) azione del capogruppo, in altre parole, non è stata decisa all’interno del gruppo consiliare, o ciò è avvenuto in mia assenza e a mia totale insaputa. Voglio ribadire il mio profondo disprezzo nei confronti di certe pratiche, che poco hanno a che fare con l’esigenze della Città, dei suoi lavoratori e più in generale con lo spirito che DEVE animare la passione politica. Personalmente, ho sempre considerato la Politica una delle forme più alte di Servizio al prossimo, e non a sé stessi o al proprio entourage, e per quel poco che ho fatto e che riuscirò a fare in futuro spero di aver dimostrato e di dimostrare nei fatti quanto affermo. Mi va più che bene un controllo e una spietata critica, che troverò sempre e comunque costruttiva se fondata". Ma mi soffoca, mi spezza le gambe, mi umilia e mi offende profondamente - confessa la consigliera - l’attacco per un (presunto) atto che non condivido, che non ho compiuto e conto di non compiere mai! La Politica è un’altra cosa!". In coda, è opportuno ricordare che i problemi in cui versa Atam sono tali che la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ne ha chiesto il fallimento e la sua stessa sopravvivenza continua ad essere a rischio e con esso il destino lavorativo dei dipendenti.

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