Nomina Asp, Cantone bastona Oliverio: "Avrebbe prima dovuto chiedere lumi"
Una bocciatura che nulla concede all'interlocutore, uno schiaffo in pieno volto a Mario Oliverio: è questo il sunto delle motivazioni fornite da Raffaele Cantone, rispondendo alla alla richiesta di parere inoltrata al presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione da Gabriella Rizzo responsabile del settore per la Regione Calabria. Secondo quanto spiegato dal magistrato voluto da Matteo Renzi alla guida della struttura che mira ad arginare, prevenire e stroncare abusi ed illeciti commessi da pubbliche amministrazioni, società controllate e partecipate, la Giunta regionale calabrese "non ha esperito le necessarie verifiche" e si sarebbe dovuta attrezzare di "particolare cautela" conferendo la carica "anche eventualmente mediante una richiesta di parere urgente all’Anac". Oggetto della reprimenda è la nomina di Santo Gioffrè, che il 27 marzo l'Esecutivo presieduto da Mario Oliverio designò commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Gabriella Rizzo si era rivolta all'Autorità Nazionale Anticorruzione per capire le concrete modalità di attuazione dell'inibizione inflitta al capo del governo calabrese. Il presidente della Regione, ha chiarito inequivocabilmente Raffaele Cantone, è impossibilitato ad effettuare nomine per novanta giorni. Dunque, una stretta camicia di forza che non vale, come in modo superficiale aveva sostenuto qualche superficiale esponente della maggioranza, esclusivamente per il comparto sanitario, ma per tutte quelle amministrative. A questo si aggiunga che saranno adesso verificati eventuali profili colposi o dolosi in merito all'assegnazione dell'incarico: una decisione cui si arriverà all'epilogo di un regolare confronto fra le due parti in cui saranno messe sul tavolo deduzioni e controdeduzioni.
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