Comitato 14 luglio: Falcomatà continua ad oltraggiare i Martiri della Rivolta

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da arte del comitato "14 Luglio" di Reggio Calabria.

Ancora una volta i cittadini si sostituiscono a Falcomatà, che ha riservato a stesso la delega sul decoro, arredo urbano di parchi e giardini, e all’assessore al verde, Muraca ed all’Avr, per non aver ascoltato l’appello di bonificare piazza Martiri della Rivolta per l’annuale ricorrenza del 14 luglio.

Molti aderenti a movimenti ed associazioni, quali Alleanza Calabrese, Centro Sudi Tradizione e partecipazione, Fiamma Tricolore, Movimento Nazionale per la Sovranità, NFP e Stanza 101, sabato scorso si sono ritrovati a piazza Martiri della Rivolta per sottrarre, ancora una volta, il luogo al degrado e per ridare dignità ai ricordi che una comunità mantiene, a distanza di 47 anni. Ricordi che appartengono a tutti noi e che servono a mantenere sempre vivo il sacrificio di uomini che hanno delimitato con il loro sangue il confine tra la politica ed i Reggini.

Dal numero di sacchi (cinquanta) raccolti durante la pulizia della piazza si evince il totale disinteresse dell’amministrazione sul sito, lasciato in balia della sporcizia e dell’incuria. Parafrasando Agatha Christie, “50 piccoli indiani”, nuovo racconto giallo dell’Avr, aspettano ancora di essere rimossi.

Oggi, anche piazza Martiri della Rivolta è pronta ad accogliere alcuni eventi che il Comitato ha programmato per 14 luglio.

Volevano deridere, calpestare ed uccidere ancora una volta i nostri Eroi. Ma non lo permetteremo mai! Continueremo ad essere sulle barricate per Reggio e per i Reggini.

Anniversario Rivolta di Reggio: interessante dibattito a margine delle iniziative

Partire  dalla Rivolta del 1970 per giungere alla Città Metropolitana, attraverso la storia e all'interno di un percorso che caratterizza la politica di Reggio Calabria e il suo spirito. Questo era l’intento del “Comitato 14 luglio” che ha organizzato, fra le altre iniziative per il 45° anniversario dei fatti di Reggio un incontro-dibattito curato da tre testate online locali che hanno voluto fotografare "i giorni della rabbia" con occhi distaccati e alla luce delle possibili evoluzioni politiche e amministrative. A Piazza “Martiri della Rivolta” (dove nelle scorse settimane i militanti delle varie associazioni, movimenti e partiti che hanno aderito al “Comitato 14 luglio” avevano operato una profonda azione di bonifica e pulizia, ricollocando anche le targhe che ricordavano i caduti di Reggio, divelte qualche giorno prima da teppistelli vigliacchi e incivili), Cmnews, Strettoweb e Il Metropolitano si sono dati appuntamento per aprire un dialogo con  i presenti e tentare di fare emergere l'unicità di un episodio storico che è stato frainteso e che ancora oggi non è stato compreso dai suoi cittadini. All'incontro moderato dalla giornalista Teresa Munari, erano presenti il direttore Antonio Giuseppe D'Agostino, il direttore Giuseppe Caridi ed Ernesto Siclari i quali, dopo un breve excursus storico che ha ricordato la valenza e l'importanza della città di Reggio in tutto l'arco del Mediterraneo, si sono confrontati sul rapporto che quei giorni possono avere con la contemporaneità, soprattutto alla luce della costituenda Città Metropolitana. "Un dialogo a più voci - è riportato in una nota del Comitato - che ha riconosciuto il raggiungimento dell'obiettivo grazie all'intuizione dell'allora sindaco Giuseppe Scopelliti e che oggi, con un nuovo corso amministrativo, non deve essere disperso".  "Stuzzicati dalla moderatrice, i due direttori responsabili e Siclari hanno discusso delle vicende che trovano un parallelo con i moti esplosi quel fatidico 14 luglio 1970, quando la città - si legge nel comunicato - è stata depredata del legittimo titolo del capoluogo. Anche oggi la città sembra vivere la stessa contingenza economica-sociale, con un appiattimento che sembra essere dettato da quel commissariamento che universalmente viene riconosciuto come ingiusto e illegittimo, anche alla luce di quanto sta avvenendo nella Capitale.  Diverse le posizioni su questo tema, ma un'unica certezza: la necessità di modificare una legge iniqua che potrebbe creare (dopo la decisione di non sciogliere il Campidoglio) cittadini di serie A e cittadini di serie B e che parte dalle considerazioni di carattere politico fatte dal premier Matteo Renzi durante la trasmissione "Porta a Porta", su Rai 1. "Durante l’interessante e qualificato dibattito, al quale hanno partecipato l’onorevole Fortunato Aloi, l’avvocato Pino Verdirame, l’avvocato Oreste Romeo, l’onorevole Paolo Romeo, l’avvocato Pasquale Morisani, è emersa anche l'inerzia - prosegue il documento - con cui le Amministrazioni deputate alla costituenda Città Metropolitana stanno trattando il passaggio, che dovrebbe spingere Reggio a svincolarsi da quel potere determinato dall'asse Cosenza-Catanzaro e che richiama agli interessi che avevano provocato quei giorni caldi. Ma quello che manca, il vero ago della bilancia, è la volontà popolare che oggi aspetta supinamente le decisioni di una classe politica che sembra essere staccata dalla sua base e che non riconosce più nel popolo la sua più intima essenza. Per questo motivo, grazie anche al contributo del "Comitato 14 luglio", l'incontro si è trasformato anche in una discussione sulla ricostruzione del centrodestra, scosso dai recenti avvenimenti politici,  che oggi potrebbe essere il motore di una crescita non solo sociale, ma anche politica e civile, ma che non è esente da colpe e responsabilità che ne hanno minato l'integrità. Un tentativo di rinnovamento che fa capo a quella evoluzione che la città di Reggio stava registrando prima dello scioglimento e che qualcuno vuole sia stata interrotta con un'operazione chirurgica dettata da “altri interessi” e da una disinformazione che ha portato la cittadinanza a perdere la sua identità unitaria e a vivere una divisione interna, una lotta fratricida, che contrasta con quell'unità dimostrata dalle barricate e dalle giornate del 1970. La stessa coscienza di popolo che, piuttosto che animare nuove rivolte, dovrebbe pungolare le amministrazioni comunali e provinciali, affinché, tramite l'obiettivo della Città Metropolitana, possano staccare Reggio da quel cordone che la lega alla politica regionale ed agire definitivamente sulla base di quanto era nelle intenzioni di chi ha ottenuto la realizzazione di un progetto che potrebbe rappresentate, come il capoluogo nel 1970, un salto quantico per la città". Le iniziative organizzate dal “Comitato 14 luglio”, in collaborazione con la Fondazione di AN., proseguono oggi alle ore 20,30 presso la “Terrazza Futurista” con la proiezione del documentario realizzato dal compianto giornalista Domenico Calabrò “Reggio: dalla Rivolta alla Riconciliazione” e si concluderanno domani, sempre sulla “terrazza”, con l’incontro fra l’ex sindaco Demi Arena e il direttore del “Garantista” Piero san sonetti, che si confronteranno sul tema “Viviamo in uno stato di diritto?”

 

Anniversario Rivolta di Reggio: le iniziative organizzate dal Comitato 14 luglio"

Si è svolta la conferenza stampa indetta dal “Comitato 14 luglio” per illustrare le iniziative promosse per il 45° anniversario della Rivolta di Reggio del 1970.  Domani, martedì 14 luglio appunto, saranno 45 anni che la città si ribellò alla decisione del governo dell’epoca di privarla del ruolo di capoluogo di regione. Furono mesi di grande tensione e di drammatiche proteste: scuole e uffici pubblici chiusi, barricate in molti quartieri, cariche della Polizia, carri armati per le strade, morti, feriti, arrestati, processati. "Ci vollero molti anni  - è scritto in un comunicato - affinché la città si riprendesse da questo colpo quasi mortale inferto dalle lobby del centrosinistra nazionale, con la colpevole ignavia e subalternità di quello locale".  Solo dopo 40 anni – ha sottolineato Giuseppe Agliano, che ha aperto i lavori - Reggio ha avuto il giusto, seppur tardivo, indennizzo con il riconoscimento del ruolo di Città metropolitana, grazie all’intuizione, alla tenacia e alla lungimiranza di Giuseppe Scopelliti, quando il sindaco di Reggio aveva prestigio e credito presso i palazzi del governo romano". "Tale conquista - continua la nota - rischia, però, di diventare vana per la pochezza e l’inadeguatezza dell’attuale classe politica regionale e locale. A distanza di 45 anni, quindi,  il “Comitato 14 luglio” a cui hanno aderito: Alleanza Calabrese, il Centro Studi Tradizione Partecipazione, il Comitato per la ricostruzione del Centrodestra, Destra per Reggio, Fiamma Tricolore, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Movimento Reggini Indignati, Sbarre per sempre, e Reggio Futura intendono celebrare questo anniversario nel ricordo delle 5 vittime (Labate, Campanella, Iaconis, Curigliano e Bellotti), delle centinaia di mutilati e feriti nel corso dei sette mesi di protesta e delle umiliazioni subite da tutti i reggini. Alla conferenza stampa di oggi hanno preso parte: Giuseppe Agliano (Centro Studi Tradizione Partecipazione), Italo Palmara (Comitato per la ricostruzione del centrodestra), Daniele Romeo (Reggio Futura), Enzo Vacalebre (Alleanza Calabrese), Giuseppe Quattrone (Fratelli d’Italia), Attilio Minca (Movimento Reggini Indignati) i rappresentanti di Cmnews Antonio d’Agostino e del Metropolitano Ernesto Siclari e il sindacalista Antonio Franco. Questo il programma illustrato: martedì 14 luglio, alle ore 10 presso il “Monumento alla Rivolta”, sito sul lungomare, si svolgerà la cerimonia ufficiale con la deposizione di un omaggio floreale e, a seguire,  gli interventi dei rappresentanti delle varie istituzioni e associazioni presenti.  Alle 18,30, presso la villetta “Martiri della Rivolta”, saranno ricollocate le targhe che sono state vigliaccamente divelte nelle scorse settimane e, successivamente,  si terrà un incontro-dibattito coordinato da Teresa Munari con la partecipazione delle testate giornalistiche on line Cmnews, Il Metropolitano e Strettoweb dal tema: “Reggio, Roma e la Città Metropolitana”. Nel corso della serata ci sarà anche una performance artistica dell’attore Giacomo Battaglia e una esposizione di pannelli con manifesti, foto e volantini relativi a quella stagione. Mercoledì 15 luglio, alle ore 20,30,  presso la “Terrazza Futurista”, si proietterà il documentario  realizzato dal compianto giornalista Domenico Calabrò “Reggio: dalla Rivolta alla Riconciliazione”. Infine, giovedì 16 luglio, con inizio alle 19,30, sempre la “Terrazza Futurista”, vedrà un incontro-dibattito  i cui  protagonisti  saranno l’ex sindaco Demi Arena e il direttore de “Il Garantista” Piero Sansonetti.

 

Reggio, il "Comitato 14 luglio" ripulisce ancora villetta "Martiri della Rivolta"

"I militanti delle associazioni e dei movimenti della destra reggina che aderiscono al “Comitato 14 luglio”, torneranno stasera alle 19 nella villetta “Martiri della Rivolta” per eseguire - è scritto in una nota - l’ennesima opera di bonifica dell’area dedicata alle vittime che insanguinarono le strade della città nel 1970, nel corso delle proteste per la decisione del governo del tempo di privarla del ruolo di capoluogo di regione. L’area (ex) verde realizzata nel 2006 dall’Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Scopelliti, si trova alle spalle della chiesa di Santa Maria del Divin Soccorso e da anni è diventata ricettacolo di sporcizia, degrado e ricovero per barboni e animali randagi.  Con un volantino affisso nei condomini, nei negozi, in parrocchia e nelle strade, il Comitato invita i residenti ad unirsi a loro per restituire al quartiere l’unico luogo di aggregazione all’aperto della zona, che dovrebbe essere il cuore pulsante della vita sociale e aggregativa del quartiere, oltre che simbolo della dignità e della fierezza del Popolo reggino.  "Siamo fiduciosi - sostengono i militanti del “Comitato 14 luglio” - che gli abitanti del posto supporteranno questa azione di bonifica e che questa rappresenterà un urlo silenzioso, ma dirompente, un messaggio lanciato a tutta la città: Reggio è dei Reggini, Difendiamola! Il “Comitato 14 luglio”, come già ricordato nei giorni scorsi, nasce per celebrare degnamente la ricorrenza del 45° anniversario di quella Rivolta che, appunto, partì il 14 luglio 1970 con una grande manifestazione popolare e che, purtroppo, fu funestata dalla morte del primo Martire: Bruno Labate.   Sette mesi (fino al febbraio 1971) di grande tensione e di drammatiche proteste: scuole e uffici pubblici chiusi, barricate in molti quartieri, cariche della polizia, carri armati per le strade, morti, feriti, arrestati, processati". "Ci vollero molti anni - ricorda il comunicato - affinché la città si riprendesse da questo colpo quasi mortale inferto dalle lobby del centrosinistra nazionale con la colpevole ignavia e subalternità di quello locale. Solo dopo 40 anni Reggio ha avuto il giusto, seppur tardivo, indennizzo con il riconoscimento del ruolo di Città metropolitana, grazie all’intuizione, alla lungimiranza e alla tenacia di Giuseppe Scopelliti negli anni in cui il sindaco di Reggio aveva  credito e prestigio nei palazzi del governo romano". "A distanza di 45 anni, quindi,  il “Comitato 14 luglio”, che raggruppa diverse sigle di associazioni, movimenti e partiti che fanno riferimento ai valori della destra storica e che da sempre si adoperano affinchè questa ricorrenza non cada nell’oblio, intendono celebrare - è annunciato nel documento - questo anniversario nel ricordo delle 5 vittime (Labate, Campanella, Iaconis, Curigliano e Bellotti), delle centinaia di mutilati, feriti e incarcerati nel corso dei sette mesi di protesta.  L’iniziativa di quest’oggi da il via ad una serie di eventi già annunciati e che si concluderanno il 14 luglio con la cerimonia ufficiale alle ore 10 al Monumento sito sul lungomare e con un dibattito ancora alla villetta “Martiri della Rivolta” alle ore 19".

 

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