Focus 'ndrangheta: controllati "Compro Oro" e centri scommesse

Ieri pomeriggio, nell’ambito dei servizi interforze predisposti dal piano nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, più di 100 uomini della Polizia di Stato, secondo i dettami di un piano operativo ormai collaudato, hanno effettuato numerosi controlli e perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti inseriti in alcune delle più agguerrite cosche di ‘ndrangheta. Le aree di intervento sono state individuate nella periferia Sud della città, nello specifico il quartiere di Gallina e la zona residenziale di Arangea. Tecnicamente le attività hanno visto la sinergia operativa delle donne e degli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria Meridionale" di Siderno, degli specialisti cinofili, del personale qualificato della locale Divisione Polizia Amministrativa e Sociale con il consueto ausilio tecnico di personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica. La Polizia di Stato giunge, così, al 54esimo blitz, indice della strategia operativa delle Forze di Polizia elaborata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che mira al progressivo indebolimento dei sodalizi mafiosi, tramite l’aggressione ai loro patrimoni economici nonché tramite numerosi e capillari controlli e perquisizioni a persone riconducibili alle consorterie criminali locali. Peraltro, l’attenta analisi dei dati, frutto dell’attività di controllo, consente di attagliare il dispositivo di sicurezza al territorio. Così, ieri pomeriggio la Polizia di Stato ha proceduto al controllo di 191 persone e 112 veicoli. Ha, altresì, effettuato 15 posti di controllo, 3 perquisizioni anche alla ricerca di armi, ha elevato 4 contravvenzioni al Codice della Strada che hanno, altresì, comportato il ritiro di una patente di guida e la sospensione di 2 carte di circolazione. Sempre nell’ambito del piano "Focus 'ndragheta", personale specializzato della locale Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha effettuato mirati servizi di controllo finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in materia di giochi, alla prevenzione e repressione del gioco illegale ed alla tutela dei minori, nonché alla verifica del rispetto della normativa vigente da parte dei cosiddetti "Compro Oro". Nella circostanza operativa, sono stati controllati, nella zona sud della città, un negozio "Compro Oro" ove è stata comminata 1 sanzione amministrativa per la violazione delle prescrizioni in materia di tenuta dei registri da parte di chi fa commercio di oggetti preziosi; nonché 1 centro scommesse con perquisizioni personali sul posto.

 

I Carabinieri trovano dentro un "compro oro" gioielli rubati: denunciate due persone

I Carabinieri hanno scoperto che un "compro oro" era diventato il deposito di gioielli provento di furti. A far scattare le indagini era stata pochi giorni addietro una donna a cui ignoti avevano sottratto alcuni preziosi che custodiva in casa, nel quartiere catanzarese Mater Domini. I militari dell'Arma della Stazione Gagliano, messisi alla ricerca dei responsabili e del luogo in cui i malviventi avevano nascosto il bottino, hanno avuto l'intuizione di compiere un controllo anche all'interno di un "compro oro" presso cui immaginavano potesse essere stata piazzata la refurtiva in cambio di soldi. Ed è stato proprio lì che gli uomini in divisa hanno scovato i monili rubati riuscendo, peraltro, ad identificare i soggetti responsabili. Due le denunce, entrambe per ricettazione. Gli oggetti ritrovati, già sequestrati, saranno adesso riconsegnati alla vittima. 

 

 

 

 

 

 

 

Avevano appena ceduto la refurtiva in un "Compro oro": la Polizia arresta 4 persone

Non è sfuggito agli occhi attenti di un ispettore e di due assistenti della Polizia di Stato l’atteggiamento sospetto con cui tre persone si sono allontanate da un "Compro oro", proprio di fronte all’ingresso della Questura di Reggio Calabria. I tre, convinti di esser passati inosservati innanzi ai poliziotti, hanno deciso addirittura di fare due passi all’interno della vicina Villa Comunale. Non potevano certo immaginare che gli uomini delle Volanti erano già stati allertati dalla Sala Operativa della Questura. La conferma che non si trattava di semplici sospetti gli agenti l’hanno avuta quando i tre, alla vista delle Volanti, si sono dati immediatamente alla fuga tentando di disfarsi della refurtiva. Uno dei tre, Akram Gharbi. 26enne tunisino, è stato subito bloccato e portato in Questura. Per gli altri due, è scattato il rocambolesco inseguimento per le vie della città che si è concluso con il fermo di un secondo, Belgacem Guerci, 26enne anch’esso di nazionalità tunisina, col plauso della cittadinanza presente. Indosso a quest’ultimo gli agenti hanno subito rinvenuto 450 euro in contanti, in banconote da 50 euro e un sacchetto con diversi monili in oro. Il terzo soggetto, Ardit Vokkri, 27enne albanese, è stato ritrovato, nascosto sotto il letto, dagli uomini delle Volanti in un’abitazione di via Pio XI, insieme ad una ragazza di nazionalità tunisina, complice dei tre soggetti. Quest’ultima, infatti, alla vista degli operatori in divisa ha in tutti i modi osteggiato l’ingresso nell’appartamento. Nella borsa di quest’ultima gli agenti hanno ritrovato la restante parte del danaro, 1.400 euro, poco prima ritirato dal “compro oro”, oltre ad altri oggetti e orologi di valore. Fatti gli accertamenti di rito e interrogate le banche dati, gli operatori hanno riscontrato, inoltre, che l’albanese era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano. Informata l’Autorità Giudiziaria, i quattro sono stati arrestati per violenza, minaccia, resistenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale, lesioni nonché denunciati per ricettazione. Sono in corso le indagini finalizzate ad individuare i legittimi proprietari dei monili sequestrati.

 

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