Forza Italia, anche il Capogruppo reggino Demetrio Marino se ne va: la diaspora continua

Il consigliere comunale di Reggio Calabria Demetrio Marino comunica di essere fuoriuscito dal partito di Forza Italia e, quale naturale conseguenza, di aver lasciato il ruolo di capogruppo e di iscritto al gruppo azzurro in seno al Civico consesso, formalizzando l’adesione al Gruppo Misto di Palazzo San Giorgio. Nella missiva inviata agli organi nazionali e regionali del partito di Forza Italia si legge, tra l’altro: “Il meditato, sofferto convincimento di separare la mia esperienza politica da quella di Forza Italia è il logico epilogo rispetto ad un partito che, anche sul piano locale, da troppo tempo sta attraversando una profonda e diffusa logorante crisi. Un processo i cui esiti si manifestano visibilmente in un acceso affievolimento di quei valori che, al tempo, mi hanno indotto alla relativa ‘militanza’. Non è più immaginabile operare politicamente in un contesto, quello forzista, nel quale l’orientamento è verso le prossime elezioni, o meglio sull’anelato ‘successo’ del singolo candidato. Sono stato abbandonato dal Partito, lascio il Partito di Forza Italia; rimango ben saldo nel convincimento di lavorare con e nell’interesse dei cittadini. Rimango e rimarrò, coerentemente, ancorato al leale mandato dei miei elettori e del corpo elettorale che, se per un verso mi hanno eletto quale ‘minoranza’ rispetto al governo della Città, dall’altro mi hanno tributato fiducia per migliorare la qualità di vita di un territorio e di una comunità. Aspirazioni e speranze che la storia impone vengano realizzate con disinteresse personale e partitico, ma con accesa passione politica. Domani, come oggi e ieri, rimarrò un consigliere che opererà da stimolo nei confronti della maggioranza politica che guida il Comune della Città Metropolitana; assentendo le proposte che condividerò ed opponendomi a quelle ritenute contrarie o inadeguate agli interessi della Comunità reggina”. “Ringrazio – ha poi dichiarato Marino - quanti, a livello locale, all’interno del partito di Forza Italia si sono impegnai per ‘riportarmi’ tra le file azzurre ed hanno tentato di riallineare le posizioni politiche. In questo, riconoscendo nell’unità un valore strategico per riposizionare il Partito tra la gente e, con questa, rinvigorire la funzione di Reggio quale città Metropolitana. Allo stesso modo – ha aggiunto - ringrazio i consiglieri comunali del gruppo di Forza Italia che mi hanno consentito di operare quale Capogruppo azzurro: sia coloro che sin dall’inizio del mandato elettorale mi hanno in tal funzione individuato, sia coloro che, nel tempo, aderendo al gruppo stesso, mi hanno confermato la loro fiducia nell’incarico, pur nella sovente (e pubblica) diversità di vedute”.

Reggio, ok della Giunta alla riorganizzazione della burocrazia comunale

La Giunta comunale di Reggio Calabria ha deliberato il nuovo assetto dell'organizzazione della burocrazia comunale che si completerà con lo spostamento delle figure dirigenziali dei vari settori. E' lo stesso sindaco Giuseppe Falcomatà a spiegare nel dettaglio il contenuto del provvedimento: "La delibera ridisegna la complessiva organizzazione dell'Ente con una struttura che prevede una diversa articolazione degli undici settori dirigenziali attraverso la relativa rielaborazione per macro funzioni ed attività". L'ultima seduta dell'Esecutivo di Palazzo San Giorgio è servita a dare il via libera alle modifiche adottate ottemperando al nuovo profilo dell'apparato burocratico disegnato dal Primo Cittadino all'interno dei confini imposti dalle norme e dalle limitazioni finanziarie che gravano sul Comune. La configurazione che ne è scaturita poggia le basi sull'"attuale dotazione organica" e sul "vigente programma di fabbisogno del personale, prevedendo i necessari uffici di supporto agli organi di governo", nello specifico lo staff a disposizione del sindaco. E' stato deciso di separare il settore dei Tributi da quello del Bilancio e, contestualmente, di unificare Lavori Pubblici ed Urbanistica che andranno a costituire il cosiddetto macrosettore "Pianificazione urbana e lavori pubblici". Analoga scelta è stata fatta per quel che riguarda welfare e politiche comunitarie. Spacchettato, invece, il settore Cultura, che in riferimento alla "Programmazione e produzione dell'offerta culturale" rimpinguerà il settore delle Attività Produttive e Turismo, a differenza della Conservazione del Patrimonio destinato ad un diverso ambito settoriale. Rimanendo nei confini dettati dalle regole cui sono soggetti gli enti pubblici, i dirigenti legati al Comune da un contatto a tempo indeterminato verranno chiamati a ricoprire le caselle apicali della burocrazia di Palazzo San Giorgio. Falcomatà ha spiegato che: "A tale riorganizzazione è assegnato il compito di assicurare maggiore autonomia operativa che si traduce in una maggiore efficienza nell'erogazione dei servizi. La rotazione dei dirigenti, è motivo di arricchimento del background professionale dei dipendenti comunali, ma è anche motivo di prevenzione rispetto ai rischi di corruzione. La scelta relativa alla riorganizzazione dei settori sarà comunicata attraverso una apposita conferenza stampa".

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