Regione critica nuovo decreto Scura: “Incapace di produrre rilancio dell’offerta sanitaria calabrese”
Il delegato del presidente Oliverio in materia sanitaria Franco Pacenza critica, con una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale, il decreto commissariale n. 64 di integrazioni e modifiche della rete ospedaliera. “Scura e Urbani - afferma Pacenza - continuano ad operare in disprezzo alle istituzioni democratiche calabresi. Le integrazioni e le modifiche alla rete ospedaliera (decreto 30) approvate con un nuovo decreto, il n. 64 del 5 luglio 2016, confermano che avevamo ragione nel ritenere la proposta della struttura commissariale incoerente con la programmazione sanitaria nazionale ed incapace di produrre un rilancio dell’offerta sanitaria calabrese. Ora - mette in evidenza - dopo un contrasto ampio nel merito del decreto 30, avviato prima di tutti dal presidente Oliverio, che ha visto decine di manifestazioni, di Consigli comunali, di ricorsi stragiudiziali tuttora pendenti, e non ultimo una seduta straordinaria del Consiglio regionale che alla quasi unanimità ha manifestato tutte le sue non condivisioni, i commissari approvano un decreto di integrazioni e modifiche della rete ospedaliera in sfregio a qualsiasi confronto istituzionale, espropriando finanche il Dipartimento Salute della stessa Regione. Questo modo di operare - aggiunge Pacenza - è sempre più insopportabile. Quanto al merito, si correggono alcuni errori grossolani, da noi sistematicamente denunciati, ma rimangono ancora presenti contraddizioni e approssimazioni. Si continua a prevedere spostamenti di unità operative senza neanche avere a disposizione gli spazi necessari, né tantomeno si prevede alcuna relazione tra la programmazione ed il fabbisogno finanziario. Non si individuano priorità da cui partire in un necessario processo di gradualità. Come dire l’importante è fare i decreti; le risorse finanziarie, il personale, le tecnologie necessarie per i commissari non sono problema loro. Per il commissariato importante è adempiere ai richiami ed alle scadenze del tavolo di monitoraggio (il prossimo è previsto per il 26 luglio) – conclude - e si continua in una rappresentazione cartacea assai lontana dalle condizioni reali della sanità che i calabresi vivono quotidianamente”.
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