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Sequestrati oltre 70 Kg di funghi, raffica di multe nel Cosentino

I Carabinieri forestale di Montalto Uffugo (Cs) e Cerzeto hanno confiscato oltre 70 chili di funghi, in località “Manca Gallina” di Montalto Uffugo.

Inoltre, durante il controllo cui sono stati sottoposti oltre 40 raccoglitori, i militari hanno elevato contestazioni amministrative per oltre duemila euro.

Tra le violazioni più comuni riscontrate: la mancanza del tesserino regolamentare obbligatorio, i quantitativi eccedenti rispetto al consentito e il trasporto in contenitori non idonei.

I funghi sequestrati, dopo essere stati sottoposti a verifica da parte di un micologo dell’Asp di Cosenza, sono stati dati in beneficienza a due istituti religiosi di Montalto Uffugo.

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Va a cercare funghi, ma finisce in un burrone: morto un 57enne

Perde la vita durante un'escursione alla ricerca di funghi.

È accaduto nella tarda mattinata di ieri in località Arietta, nel comune di Petroná (Cz).

La vittima è un uomo di 57 anni che si era incamminato da solo lungo un sentiero alla ricerca di funghi.

Per cause in corso d'accertamento è scivolato finendo in un burrone.

All'arrivo dei soccorsi il malcapitato era già deceduto.

La salma è stata recuperata dai vigili del fuoco del distaccamento di Sellia Marina.

 

Viola le misure anticontagio per andare a cercare funghi, sanzionato

È andato a cercare funghi nel Parco nazionale del Pollino violando le misure anticontagio.

Per tale motivo, una persona residente a Cassano Jonio (Cs) è stata fermata e sanzionata in località “Masello” di Civita, dai carabinieri forestale della locale Stazione

Dopo aver rilevato che l’uomo si era recato fuori dal comune di residenza senza un valido motivo ed aveva raccolto oltre undici chili di funghi, superando il massimo consentito, che aveva posto in una busta e in un secchio di plastica, in violazione delle norme che regolano la modalità di raccolta, i militari hanno elevato una sanzione di circa 700 euro.

Al termine del controllo, l'uomo è stato diffidato a recarsi presso il proprio domicilio dove dovrà rimanere in stato quarantena per 14 giorni. 

 

Sì perdono nei boschi mentre cercano funghi, individuati da un cane del Soccorso alpino

Sono stati ritrovati, intorno alle 21, nei boschi di località "Macchia Sacra", sul Monte Curcio, i due cercatori di funghi di Spezzano della Sila, di cui si erano perse le tracce nel pomeriggio di ieri.

Le ricerche erano state avviate in seguito all'allarme lanciato dai familiari dei due uomini, che hanno allertato i carabinieri della Stazione di Camigliaello. 

Oltre ai militari dell'Arma, alle ricerche hanno preso parte gli uomini del Soccorso alpino Calabria.

Dopo aver rintracciato l'auto, i soccorritori hanno circoscritto il perimetro sul quale effettuare la ricerca, che si è conclusa grazie al fiuto del cane "Full" dell'Unità cinofila del Soccorso alpino.

Una volta individuati, i due cercatori di funghi sono stati portati al sicuro ed affidati ai familiari.

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Anziano cade in un burrone e muore mentra cerca funghi

Un uomo di 84 anni è morto ieri, dopo essere precipitato in un burrone.

È successo nei boschi di Rossano Calabro, dove il pensionato, originario di Longobucco, si era recato alla ricerca di funghi.

A ritrovare il cadavere dell'anziano, sono state le forze dell'ordine che si erano attivate dopo aver ricevuto una telefonata da parte dei familiari che denunciavano il mancato rientro a casa  del loro congiunto.

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Ritrovato dopo 5 giorni il cercatore di funghi che si era perso sull'Aspromonte

È stato ritrovato dai soccorritori, dopo ben cinque giorni di ricerche, il 69enne, originario di Reggio Calabria, che si era perso tra i boschi dell'Aspromonte dove era andato a raccogliere funghi.

L'uomo é stato rintracciato nella "Valle infernale", una zona situata nel territorio comunale di San Luca, a circa due chilometri di distanza dal punto in cui era scomparso.

Nonostante le notti trascorse all'addiaccio, il cercatore di funghi è stato trovato in buone condizioni di salute.

Cercatore di funghi si perde in Aspromonte, nessuna notizia dopo 4 giorni

Proseguono, ormai, da quattro giorni le ricerche di un 69enne di Reggio Calabria smarritosi, in Aspromonte,  mentre cercava funghi. Le ricerche sono state intensificate ulteriormente, grazie all'impiego di  numerosi uomini del Soccorso alpino Calabria provenienti da ogni angolo della regione.

Le operazioni si stanno concentrando nel territorio del comune di Sal Luca, in prossimità del torrente Ferraina. Fino a questo momento, nonostante l'impiego di elicotteri, non è stata individuata alcuna traccia del disperso. Secondo il Piano elaborato dalla Prefettura di Reggio Calabria, alla ricerche, oltre al Soccorso alpino, stanno partecipando anche Carabinieri, Sagf della Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e Calabria verde.

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La meraviglia dei funghi delle Serre: posti chiave per la ricerca, divieti e prevenzione

Tutto quello che c’è da sapere (da vedere e da gustare) sui funghi delle Serre. Il convegno, accompagnato da una spettacolare mostra, promosso dal gruppo micologico “Abete bianco” ha offerto gli strumenti necessari per dotarsi di una vasta cultura sui funghi: un argomento decisamente interessante per chi ama la montagna ed i suoi innumerevoli segreti. “Dal punto di vista micologico l’altopiano delle Serre è un ambiente ottimale per lo sviluppo e la raccolta dei miceti. Le fasce arboree distribuite lungo il percorso montano permettono una ampia e varia ricerca dei funghi. In questo territorio si trovano essenze arboree in parte spontanee ed in parte d’impianto forestale”. Questo passaggio chiave della relazione del presidente del gruppo micologico Maurizio Siviglia è sufficiente per rendersi conto del perché dell’attenzione riservata a questo fazzoletto di terra di Calabria. “Per capire il mondo dei funghi – ha spiegato l’esperto – è necessario conoscere la vegetazione che indica, grosso modo, le specie fungine che si sviluppano in quel dato ambiente”. Nello specifico, “nell’abetina troviamo sicuramente russole, lactari, porcini, albatrelli e igrofori, mentre in presenza di latifoglie (faggi, querce, castagni) possiamo riscontrare porcini, chiodini, amanite e ovuli. Ambienti quali pianure, bordi di boschi, conche, rive di ruscelli, vallate, rupi e soprattutto boscaglie fitte sono i luoghi più adatti per la crescita dei funghi”. La manifestazione - introdotta dal dottor Vincenzo Barillari che ha sottolineato il legame tra il nome di Serra San Bruno ed i funghi e lodato l’organizzazione annuale di un evento atto alla promozione - ha visto la partecipazione del sindaco Luigi Tassone che ha ritenuto “positivo” il coinvolgimento delle scuole, in quanto “è importante conoscere le peculiarità del territorio”, e “giusta” la sinergia scuola-istituzioni-aziende private, ma ha anche invitato a frenare “le polemiche che non fanno bene all’immagine del nostro paese”. Il medico micologico Francesco Faragò si è soffermato sul “ruolo dell’ispettorato micologico nella prevenzione dell’intossicazione da funghi” analizzando gli aspetti normativi e ribadendo la rilevanza di “educazione, sensibilizzazione, attività di formazione e rilascio degli attestati di idoneità alla vendita, alla preparazione e somministrazione”. Lo stesso direttore del Sian dell’Asp di Catanzaro ha poi indicato le cause più frequenti di intossicazione: “assenza o insufficiente conoscenza sui funghi raccolti, il non sottoporre a controllo i funghi raccolti, l’insufficienza di centri di controllo micologico e la non adeguata cottura”. “Il 25% dei casi che arrivano in Pronto soccorso – ha aggiunto ancora Faragò – non sono intossicazioni vere e proprie (altre patologie, intolleranza individuale ai funghi, consumo eccessivo), mentre il 95% dei casi appartengono alle sindromi gastro-intestinali”. Quindi uno sguardo ai funghi che più frequentemente sono alla base delle intossicazioni: Omphatolotus olearius (fungo dell’ulivo), Ramaria formosa o pallida, clitocybe nebularis e suillus granulatus. Dopo l’invito all’aggregazione del presidente del Comitato “Mastro Bruno” Giacinto Damiani, l’ispettore del Corpo forestale Domenico Minichini ha illustrato i divieti, a fini preventivi, di raccolta dei funghi e quelli legati alle dimensioni degli stessi. “La raccolta – ha puntualizzato – è consentita nei boschi e nei terreni non coltivati e solo nelle ore diurne, ai maggiori di 14 anni abilitati (o a ragazzi con meno di 14 anni accompagnati da persone abilitate). La raccolta dei funghi velenosi può invece essere effettuata solo per scopi scientifici. Non è permesso l’uso di rastrelli o uncini – ha rilevato – e occorre essere muniti di cestini rigidi e forati e mai di buste. È sempre vietata la distruzione dei corpi fruttiferi. Con tessera amatoriale possono essere raccolti al massino 3 kg giornalieri, ma nelle aree montane i residenti possono raccogliere fino a 5 kg giornalieri (10 kg con tessera professionale; esistono poi la tessera per raccolta a fini scientifici ed il permesso micologico-turistico per i visitatori extraregionali). È vietata – ha concluso – la raccolta in aree e parchi urbani; il proprietario di un bosco può raccogliere quantitativi praticamente illimitati a meno che non scelga di destinarli alla vendita”. Quest’ultima può avvenire in punti fissi e rispettando le prescrizioni di legge e non può mai essere itinerante. Al termine dell’iniziativa il professore Siviglia ha svelato le modalità per una corretta preparazione dei funghi sott’olio.

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