“Manifesto profondo sconcerto per alcune dichiarazioni e ricostruzione dei fatti che ho letto nei giorni scorsi sulla stampa relativamente alla vicenda che ha riguardato la costruzione dell’ospedale di Palmi”. Lo afferma l’ex presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Morabito che si dice “negativamente sorpreso, per l’assoluta disinformazione che ha dimostrato, il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Nuti che lo ha spinto a lanciare ‘gratuite offese’ nei confronti del dottor Santo Gioffrè, attuale commissario dell’ASP di Reggio Calabria. Ritengo, pertanto, doveroso - spiega Morabito - al fine di ripristinare la verità dei fatti, e fornire una corretta informazione, puntualizzare quanto segue:
- in data 13.12.2007 veniva stipulato tra la Regione Calabria, il Ministero della Salute ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’Accordo di Programma Integrativo 2007 per il settore degli investimenti sanitari contenente, fra l’altro, la realizzazione del ‘Nuovo ospedale della Piana’;
- con ordinanza del presidente del consiglio dei ministri del 21.12.2007 n. 3635, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza economico-sanitaria sul territorio della Regione Calabria dell’11.12.2007, veniva nominato il commissario delegato per la gestione della citata situazione di emergenza;
- il commissario, con ordinanza del 26.08.2008, disponeva che ‘la localizzazione del nuovo ospedale della Piana sia individuata in un’area demaniale, di proprietà della Provincia di Reggio Calabria, posta nei pressi dello svincolo di Palmi dell’Autostrada – Salerno – Reggio Calabria, così come previsto dal citato Accordo di programma integrativo 2007;
- con successiva Nota dell’1.04.2009 n. 226 il commissario delegato richiedeva al presidente della Provincia di Reggio Calabria di voler assumere gli atti necessari a consentire alla Regione Calabria di disporre dell’area individuata per la realizzazione del nuovo ospedale della Piana: ciò anche in esito alla conferenza dei servizi tenutasi sulla materia il 17 settembre 2008 n. 295. La Provincia di Reggio Calabria, formalmente chiedeva al Pref. Giuseppe Zannini Quirini (in qualità di soggetto attuatore del Commissario delegato per la realizzazione del nuovo ospedale della Piana), che la Regione Calabria individuasse l’Ente al quale l’amministrazione provinciale di Reggio Calabria ‘dovrà trasferire la titolarità dei terreni dove andrà costruito il nuovo ospedale della Piana”.
- poiché la giunta regionale, con la deliberazione n. 55/2010, manifestava la volontà che il suolo venisse trasferito nella proprietà dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, con nota del 7.06.2010, comunicava alla predetta che il proprio tecnico aveva stimato il valore dei terreni in € 229.500,00; valore ritenuto congruo dall’ASP con nota del 16.02.2011. Successivamente, il consiglio provinciale, con Delibera n. 18 del 4.04.2011, stante la legittimità della procedura seguita, decideva, con votazione unanime ‘di autorizzare ex art. 42 comma 2 lett. L del TUEL l’alienazione a titolo oneroso per l’importo di € 229.500,00 dell’immobile meglio specificato ed individuato all’interno degli atti allegati e di quelli richiamati in premessa a favore della Regione Calabria e per essa all’ASP di Reggio Calabria. Di prendere atto della Deliberazione consiliare 4/2011 con la quale è stata stabilita la destinazione specifica (parte spesa in conto capitale) delle somme derivanti dall’alienazione sopra indicata e di incaricare i Settori competenti di questo Ente per la predisposizione dei successivi atti ex artt. 107 e 175 del TUEL. Di autorizzare il Settore 11 Patrimonio, Concessioni, Espropri e locazioni per i successivi e conseguenti adempimenti finalizzati alla definizione del Contratto per il trasferimento della proprietà dell’immobile in oggetto secondo la normativa vigente di specie’.
Infine, con atto notarile del 29.11.2011, Rep. N. 8985, veniva sottoscritto il contratto di compravendita. Così ricostruita l’intera vicenda – sottolinea Morabito - appare del tutto evidente che la procedura seguita è stata del tutto legittima ed ineccepibile e che il dottor Santo Gioffrè non ha svolto ‘alcun ruolo attivo’ nella ‘transazione’, come strumentalmente sostiene il deputato del Movimento Cinque Stelle, ma era all’epoca soltanto componente della giunta provinciale di Reggio Calabria”.