'Ndrangheta, imprenditore di Soriano condannato a 9 anni di reclusione nel processo "Autostrada"
Il Collegio Giudicante del Tribunale di Vibo Valentia ha inflitto nove anni di reclusione, accompagnati dall'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dall'incapacità per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione, a Giuseppe Prestanicola, imprenditore di Soriano Calabro, 62 anni, ritenuto responsabile dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione. Proprietario di una ditta attiva nel settore del calcestruzzo, sedeva sul banco degli imputati nel dibattito processuale nato dall'inchiesta denominata "Autostrada", compiuta nell'inverno di sei anni addietro. Sulla scorta di quanto emerso nel corso delle indagini, il clan Mancuso, di Limbadi, avrebbe pesantemente condizionato le opere appaltate per ammodernare la porzione di autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compresa fra gli svincoli di Mileto e Vibo. Infiltrazioni che si sarebbero concretizzate tramite due imprenditori, Antonino Chindamo, giudicato responsabile al termine del processo celebrato con rito abbreviato e, appunto. Giuseppe Prestanicola. L'operazione "Autostrada" permise di scoprire, hanno sostenuto gli investigatori, che la potente cosca Mancuso aveva richiesto una mazzetta di 500 milioni di lire alle ditte aggiudicatrici degli appalti, obbligate, peraltro, a distribuire lavori in subappalto ad imprese legate all'organizzazione criminale di Limbadi.
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