La senatrice Vono (M5s) incontra l'arcivescovo Bertolone

La famiglia e la persona umana di nuovo al centro delle politiche del Paese.
 
Questo il tema emerso come prioritario nell'incontro tra Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita della diocesi di Catanzaro-Squillace e presidente Cec (Conferenza episcopale calabra) e la senatrice del Movimento 5 Stelle Silvia Vono.
 
Tante sono state le riflessioni, anche di contesto internazionale, oltre che di visione politica e amministrativa da Roma fino in Calabria e nei suoi territori, toccati durante l'incontro.
 
Le osservazioni di Monsignor Bertolone sul contesto sociale di questa terra e sulle priorità - in particolare la povertà e il disagio sociale - che a suo parere vanno affrontate, hanno trovato pienamente d'accordo la senatrice Vono anche su quella che Sua Eccellenza considera la più grande sfida del momento: rimettere al centro la famiglia. 
 
Monsignor Bertolone ha stigmatizzato il fatto che la famiglia appaia da tempo come una componente della società dimenticata dall'agenda politico-economica, mentre ha invece bisogno di tutte le attenzioni e il sostegno possibili, in modo da realizzare compiutamente una società vitale, equa, capace di sperare e guardare al futuro.
 
"Numerose azioni concrete a sostegno della famiglia, della maternità e della natalità sono elencate tra i punti del contratto firmato dal Movimento 5 Stelle con la Lega - ha sottolineato la senatrice Vono - in linea con una nuova visione che rimetta al centro della politica non gli interessi finanziari e del mercato ma la persona con i suoi bisogni".
 

 

Il Museo della Certosa ricorda Giuseppe Maria Pisani

Il Museo della Certosa, inaugura la stagione 2017 con una iniziativa di grande rilievo culturale e destinata a lasciare il segno nella storia artistica di Serra San Bruno e nella struttura stessa del sito museale calabrese.

Il primo di aprile sarà un giorno di grande importanza. Ad un anno di distanza dalla sua morte verrà dedicato un intero pomeriggio di studio e memoria a Giuseppe Maria Pisani, artista serrese, le cui opere trovano posto nel suo paese di origine, ma anche diverse città italiane e all'estero. Un artista poliedrico, architetto, pittore, ma soprattutto scultore, figlio di quella tradizione di artisti che ha reso celebre nel passato la cittadina di San Bruno.

Nato a Serra San Bruno nel 1927 ha vissuto la parte più consistente della sua vita a Soverato dove è scomparso nel marzo del 2016. Di questo artista, partecipe dell'evoluzione artistica italiana del secolo scorso, soprattutto per quanto riguarda l'arte plastica, Alfonso Frangipane, il padre della critica d'arte calabrese, ebbe a scrivere di lui:”Giuseppe Maria Pisani è del ramo genuino della famiglia, che ha modellato ed intarsiato in marmi pregiati e in granito...

La sua cultura artistica, la grande passione ha dimostrato in patria, recentemente nella indagine sulla presenza in Calabria del Renoir, di cui scoprì l'affresco a Capistrano, restaurandolo e salvandolo, per come era possibile, con le sue mani. Nello studio di G. M. Pisani si è rinnovata, e con un bronzo, opera egregia, una valida tradizione calabrese”.

(Per un profilio biografico completo si veda http://www.artistipisani.it/Giuseppe_%20Maria_%20Pisani_%20II/GiuseppeMariaPisani.html )

L'occasione di questo omaggio alla memoria diventa anche un momento di proposta culturale. Infatti il primo aprile verrà inaugurata, una statua dedicata alla Madonna Immacolata, realizzata nel 1954 da un allora giovanissimo Giuseppe Maria Pisani, su commissione della Priore della Certosa Don Antonio Maria Abella, per onorare la proclamazione, in quell'anno, del Dogma dell'Immacolata Concezione. La statua venne posta nel cortile della Procura, all'interno delle mura della certosa e inaugurata il 29 dicembre 1954 alla presenza dell'Arcivescovo mons. Armando Fares. Ora questa creazione giovanile dell'artista serrese viene oggi musealizzata e esposta alla fruizione del pubblico nel cortile del Museo della Certosa.

Un'altra opera di grande rilievo, viene generosamente offerta dalla comunità certosina e viene resa disponibile a quanti si avvicineranno al monastero e percorreranno i viali che lo circondano. All'inaugurazione della statua presieduta da Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo dell'Arcidiocesi di Catanzaro Squillace, alla presenza di don Basilio Trivellato, Priore della Certosa, seguirà un momento di studio e ricordo in cui, grazie all'intervento di alcuni relatori ed amici, si proverà a delineare la poliedrica personalità dell'artista serrese. Sono state invitate all'iniziativa autorità civili e militari, tutte le realtà ecclesiali e associative di Serra e dei paesi del circondario, tutta la popolazione serrese.

L'occasione sarà propizia per presentare al vasto pubblico presente anche le modifiche che quest'anno il Museo della Certosa presenta ai suoi utenti. Come è accaduto già in passato, infatti, il Museo ha arricchito il suo percorso di nuovi spazi e di oggetti e opere d'arte. In particolare è stata aggiunta una nuova sala dedicata al lavoro in Certosa, sia quello dei monaci fratelli che quello dei monaci del chiostro con una ampia raccolta di strumenti ed utensili antichi. In una sala del percorso è stato ricostruito un altare che giaceva smontato nel monastero. Un monumento dalle fattezze barocche, costituito di pezzi che provengono dall'antica certosa cinquecentesca caduta sotto il terremoto del 1783, che trova oggi una collocazione degna della sua bellezza e della sua importanza. Sono state rivisitate alcune sale ed è stata riallestita una sala dedicata alle monache certosine che hanno un ruolo importante nella storia e nella vita dell'ordine certosino ancora oggi.

Trovano collocazione nella nuova esposizione, inoltre, numerose opere di artisti certosini che hanno vissuto all'interno del monastero e con le loro opere hanno interpretato la realtà della certosa e di Serra più in generale, cogliendo attraverso le mura della clausura la realtà che li circondava. Ancora una volta, con questa importate iniziativa si mette in luce il profondo legame che intercorre tra il monastero certosino e la comunità serrese ed, in particolare, con i suoi illustri artisti che hanno contribuito da sempre al lustro e al decoro degli ambienti monastici con le loro creazioni ponendo ancora una volta il Museo della Certosa tra gli enti di promozione della cultura in Calabria.

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Presentato il libro di don Leonardo Calabretta: l’uomo come creatura a immagine di Dio

È stato presentato nel tardo pomeriggio di ieri il nuovo lavoro editoriale del parroco di San Biagio in Serra San Bruno, don Leonardo Calabretta, dal titolo “Il corpo umano negli scritti dei cattolici occidentali“. Nella suggestiva cornice della Chiesa Matrice, il tavolo dei lavori ha visto alternarsi negli interventi il professor Maurizio Onda, l’editore Gregorio Carratelli, il geriatra Dino Bertucci, il direttore dell’Istituto teologico Calabro di Catanzaro don Vincenzo Lopasso, alla presenza dell’autore e di monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo metropolita di Catanzaro – Squillace. All’introduzione di Maurizio Onda, ricca di spunti tratti dal libro oggetto della serata, ha fatto seguito l’intervento dell’ingegner Carratelli, il quale ha evidenziato come il libro di don Leonardo sia un grande dono anche per l’editoria, in un momento storico in cui l’uso del libro sta venendo meno. Il dottor Bertucci, partendo dalla sua esperienza umana e professionale e dal dualismo platonico di anima e corpo, ha ringraziato don Leonardo per accompagnare il lettore nel restituire al corpo umano, per secoli ritenuta la parte meno nobile dell’uomo, la sua dignità. Don Vincenzo Lopasso si è soffermato sul metodo genetico con cui don Calabretta affronta l’argomento: “l’autore – ha affermato il prelato – offre sulla questione una visione generale partendo da ciò che affermano le Sacre Scritture per giungere agli autori contemporanei. Più che sé stesso, l’autore vuole far parlare la Tradizione cristiana”. Lopasso ha definito inoltre il libro “una voce ampliata di dizionario. Scopo dell’autore non è l’esaustività sull’argomento, piuttosto mira a suscitare nel lettore degli interrogativi, indirizzandolo a una visione coerente con la Rivelazione”. Infatti, non ci sarebbe nulla di più spirituale del corpo: ecco perché siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio. Nel prendere la parola, don Leonardo Calabretta ha raccontato la genesi dell’opera, che affonda le sue radici negli anni di insegnamento in seminario. La sua “carrellata” sugli scrittori cattolici occidentali che hanno affrontato la questione del corpo umano vuole fare di questo “qualcosa di visibile dell’invisibile, infinita bellezza di Dio”. L’intervento conclusivo è stato riservato a monsignor Bertolone, che sin dalle prime battute ha manifestato la sua gioia per il ritorno a Serra, al presule tanto cara. L’Arcivescovo, nel suo puntuale e interessante intervento, si è mostrato grato a don Leonardo Calabretta che, con la sua ultima fatica editoriale, offre a tutti l’opportunità di riflettere sulla nostra condizione di creature a immagine del Creatore.  

 

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Serra, stasera don Leonardo Calabretta presenta "Il corpo umano negli scritti dei cattolici occidentali"

Si svolgerà stasera, a partire dalle ore 18.30 nella Chiesa Matrice, il libro “Il corpo umano negli scritti dei cattolici occidentali”. Oltre all’autore del lavoro editoriale, don Leonardo Calabretta, sarà presente l’arcivescovo della diocesi di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

Al servizio della gioia! A Serra la Festa dei giovani

Sabato 28 novembre, alle ore 16:30, i giovani di tutta la Forania di Serra San Bruno si ritroveranno nella chiesa Matrice di San Biagio per dare inizio alla Missione dei Giovani, voluta per l’anno Pastorale 2015-2016 dall’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone. Un momento di fede che si prolungherà nella condivisione e nella gioia, dopo la Celebrazione Eucaristica, presso Palazzo Chimirri. La Festa dei giovani vuole essere solo il primo di una serie di appuntamenti che coinvolgeranno i giovani impegnati in ambito ecclesiale e associativo. Altre iniziative seguiranno nel corso dell’anno pastorale, segnato tra le altre cose anche dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, voluto da papa Francesco, e che culminerà nella Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia nel prossimo luglio. La Forania di Serra era stata la prima tra quelle della nostra Arcidiocesi a ricevere dalle mani del Presule l’icona del Volto del Risorto, simbolo della Missione dei Giovani. Dalla veglia della scorsa Pentecoste alla fine di giugno, l’icona ha visitato le parrocchie di Serra (Spinetto e Terravecchia), Brognaturo, Mongiana, Simbario, Fabrizia, Nardodipace, Spadola, partendo dal luogo simbolo della Forania, ossia il Santuario regionale di Santa Maria del Bosco, dove ha sostato in occasione della Festa di San Bruno a maggio. Un gesto di attenzione e premura da parte dell’Arcivescovo verso questo territorio, che dunque non sembra essere più ai margini dell’Arcidiocesi. A marcare ulteriormente l’affetto verso il nostro circondario sarà quindi la presenza di monsignor Bertolone nella chiesa Matrice, che si prevede per l’occasione invasa dai giovani di tutta la Forania. Per seguire costantemente le attività delle singole parrocchie in occasione della Missione dei Giovani, i Delegati della Forania hanno creato una pagina Facebook: “Missione Diocesana dei Giovani – Forania di Serra San Bruno”. 

"Monsignor Bertolone è figura di alto spessore"

"E' con vivo compiacimento e grande gioia che saluto l'elezione di monsignor Vincenzo Bertolone alla guida della Conferenza Episcopale Calabra". Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pd Antonio Scalzo che aggiunge: “La presenza di una figura di così alto spessore spirituale, umano e intellettuale rappresenta la migliore garanzia per lo svolgimento di un ministero così importante, a cui tutta la comunità calabrese guarda con fiducia e attesa. Al contempo, rivolgo un doveroso ringraziamento a monsignor Salvatore Nunnari, la cui eredità pastorale continuerà a illuminare il cammino della Conferenza Episcopale Calabra. Come la politica anche la Chiesa nella nostra regione - sottolinea Scalzo - in una fase storica segnata da incertezza e smarrimento, specie tra le giovani generazioni e le fasce più esposte della popolazione, è chiamata ad un compito estremamente gravoso e impegnativo. Ovvero ricucire un tessuto sociale segnato da profonde lacerazioni e infondere in esso nuova speranza per l'avvenire. In tal senso sono certo che monsignor Bertolone saprà farsi interprete delle istanze provenienti dal territorio e dalle diocesi calabresi, coniugando la propria missione pastorale ad un proficuo impegno solidale e di fattiva vicinanza ai bisogni di quanti vivono in condizioni di disagio ed emarginazione. A monsignor Bertolone - conclude Scalzo - rinnovo i più fervidi e sinceri auguri per il prestigioso incarico, nella certezza che il suo operato saprà trasmettere entusiasmo e nuovo slancio alla Chiesa calabrese".

 

"L'elezione di Monsignor Bertolone ci rincuora "

"La politica ed il meridionali hanno nella Chiesa e nella grande tradizione cattolica un alleato formidabile per far valere le ragioni di questa parte del Paese. In tal senso - sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  l’elezione di monsignor Vincenzo Bertolone a presidente della Conferenza Episcopale Calabra ci rincuora e ci dà speranza. L’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, a cui auguro buon lavoro, conosce a fondo i drammi sociali che affliggono il Mezzogiorno. L’attenzione della Chiesa per l’Italia del Sud  - aggiunge Flora Sculco -  è remota: il primo documento della Chiesa sul Mezzogiorno è del 1948 e quello del 1989 (‘Mezzogiorno: sviluppo nella solidarietà’) indica nella mancanza di lavoro per i giovani ‘la più grande questione nazionale’. Di quegli anni e purtroppo anche dei nostri giorni. Con la Chiesa calabrese la politica deve confrontarsi continuamente, per rimettere al centro del proprio impegno, soprattutto dinanzi alla tragedia umanitaria dei migranti, parole come solidarietà, accoglienza ed umanità". 

Monsignor Bertolone nuovo capo dei vescovi calabresi

Monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo dell'Arcidiocesi Catanzaro-Squillace, è la nuova guida della conferenza episcopale calabrese. Subentra a Monsignor Salvatore Nunnari, Arcivescovo emerito dell'Arcidiocesi Cosenza-Bisignano. L'ordinazione sacerdotale di Monsignor Bertolone risale a quaranta anni addietro. Nel marzo di quattro anni fa è stato nominato titolare dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. un ruolo affidatogli dopo aver retto la diocesi di Cassano al'Ionio. Inoltre, ricopre il delicato incarico di postulatore della causa di canonizzazione di don Pino Puglisi, il prete di Brancaccio, quartiere della periferia di Palermo, assassinato dalla mafia il 15 settembre del 1993. 

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