Omicidio in Calabria: ucciso a fucilate un operaio forestale

Era nel mirino degli assassini da tempo e, dopo un tentativo andato a vuoto sette mesi fa, i killer questa volta hanno portato a compimento la loro azione di morte. Vincenzo Ierace, operaio forestale di 60 anni, è stato assassinato a fucilate in un appezzamento di terreno di sua proprietà in una zona di campagna intorno a Stilo, in provincia di Reggio Calabria. Della vittima si erano perse le tracce fin dalla mattinata di giovedì. Quattro munizioni calibro 12 sono state trovate vicino al corpo senza vita dell'uomo il 16 maggio sfuggito ad un agguato tesogli lungo la Strada Provinciale 142 che conduce da Guardavalle Superiore a Stilo. In quella circostanza si trovava all'interno di un pick-up insieme alla moglie 59enne Maria Procopio, rimasta ferita alla mano destra, ed al figlio 21enne Antonio Ilario, colpito al braccio sinistro ed al torace dai pallettoni esplosi da un fucile. Le indagini sull'omicidio sono condotte dai Carabinieri recatisi sul luogo, al pari del medico legale.  

 

 

 

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Sorpreso ad irrigare piantagione di marijuana: arrestato dai Carabinieri

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Guardavalle, unitamente al personale del Gruppo Operativo Calabria – Squadrone Eliportato Cacciatori, durante servizi predisposti per la ricerca di piantagioni di marijuana nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Soverato, sviluppatisi con sopralluoghi ed osservazioni prolungati per giorni e notti intere, hanno sorpreso, in località Sciorsillà di Guardavalle, un cittadino del posto e intento ad irrigare ben centotrentasette piante della sostanza stupefacente, di altezza variabile ed, in media, di circa centimetri trecento, quasi totalmente già pronte per l’essiccazione, tutte coltivate in un’area ben attrezzata e ben nascosta alla vista dalla vegetazione. I Carabinieri, intervenendo prontamente, sono riusciti a bloccare da subito Vincenzo Ierace, 53 anni, incensurato. L’uomo, tratto in arresto in flagranza di reato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di residenza, in attesa del rito per direttissima, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dovendo rispondere del reato relativo alla coltivazione di sostanza stupefacente. All’esito delle attività, veniva posto sotto sequestro l’intero sistema di irrigazione, oltre, ovviamente, a tutte piante di cannabis indica. L’attività in questione, inquadrata nell’ambito di una serie di servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio e coltivazione di stupefacenti, prende il via da una paziente e costante attività di controllo e perlustrazione del territorio svolta dai militari dell’Arma della Compagnia di Soverato, anche in terreni non sempre facilmente accessibili. 

 

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