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Guccione, Pasqua, Mirabello e Giudiceandrea: “Solo annunci su completamento A3”

Stamani i consiglieri regionali Carlo Guccione (primo firmatario), Vincenzo Pasqua, Franco Sergio, Michelangelo Mirabello e Giuseppe Giudiceandrea hanno depositato presso gli Uffici della Segreteria dell’Assemblea, un ordine del giorno sull’A3 Salerno Reggio Calabria.  “Il Consiglio regionale della Calabria - è scritto nell’odg - impegna la Giunta a chiedere un incontro urgente al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, a cui far partecipare anche i sindaci dei Comuni interessati, al fine di trovare le opportune soluzioni per il completamento definitivo e integrale della più grande e strategica infrastruttura viaria che collega il Sud con il resto del Paese”. L’ordine del giorno muove da una serie di premesse. “Il 24 gennaio 2016, il nuovo presidente e amministratore delegato della  concessionaria autostradale pubblica Anas, Gianni VittorioArmani, ha dichiarato pubblicamente che, entro il 2016, termineranno i lavori di realizzazione dell'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria. Riguardo al tratto a sud di Cosenza - scrivono i consiglieri regionali - il manager Anas ha dichiarato che ‘si potrà realizzare molto più velocemente con una manutenzione straordinaria realizzando poi piccole varianti che non interferiranno con il traffico’. Tale soluzione non garantisce l'effettivo completamento dell'A3 e lascia inalterate e irrisolte tutte le criticità di viabilità e sicurezza già evidenziate. Restano ancora da ammodernare i tratti che vanno dagli svincoli di Morano - Castrovillari - Sibari, dal km 185 al km 206,500, il tratto che va dal nuovo svincolo di Rende al km 250 al nuovo sistema di svincoli di Cosenza Sud tra il km 262 e il km 266 e il tratto che va da Cosenza a Rogliano, dal km 259,700 al Km 270.  Tutte queste tratte sono in fase di progettazione ma non sono state ancora finanziate”. “Senza ammodernare tutte le tratte autostradali sopra richiamate - sostengono i consiglieri autori del documento - i proclami sul completamento dell'A3 restano solo annunci privi di contenuto. Il mancato ammodernamento della più grande infrastruttura che collega il nord con il sud del Paese danneggerebbe l'immagine di una delle maggiori potenze industriali del mondo. È inconcepibile che per costruire un'autostrada che, peraltro, l'Unione Europea non considera neanche tale, poiché manca del requisito delle quattro corsie e non solo di quella di emergenza (laddove è stata costruita), s’impieghino più anni di quanti ne sono serviti per costruire le piramidi in Egitto. I costi che la Calabria ha dovuto sopportare a causa di tutto ciò in termini di immagine e di mancato sviluppo - concludono -  sono molto pesanti ed hanno compromesso la modernizzazione della nostra regione. Anche il recente blocco del tratto autostradale a sud di Cosenza a causa della neve ha dimostrato quanto inefficiente, pericolosa e inadeguata sia l'attuale configurazione autostradale. Alla stato attuale, l'A3 Salerno-Reggio Calabria rischia di continuare ad essere una grande incompiuta”. 

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Regione, nervi tesi in casa PD: chiesta l’urgente convocazione del gruppo consiliare

La guerra sotterranea, covata, celata, serpeggiante all’interno del PD comincia a manifestare apertamente i suoi sintomi. Con una stringata nota, che lascia spazio ad un’immaginazione che molto si avvicina alla realtà, i consiglieri regionali Giuseppe Aieta, Domenico Battaglia, Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Antonio Scalzo e Michele Mirabello hanno chiesto al presidente del gruppo consiliare Sebi Romeo “una urgente convocazione del gruppo consiliare con all’ordine del giorno la discussione sui seguenti punti: situazione politica attuale; seduta del Consiglio regionale prevista per il prossimo 3 dicembre”.  La firma di Guccione, poco tenero con il governatore dopo la sua estromissione dalla giunta è già un programma, ma la diffusione alla stampa di una notizia che solitamente è un’informazione interna di servizio fa presumere scossosi e mareggiate. Toccherà al presidente Mario Oliverio riportare la calma, ma non sarà semplice. Anche perchè intanto è sorta un’altra grana. “Apprendiamo dalla stampa – afferma infatti il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea (Democratici e Progressisti) - vicende inerenti la prorogatio di alcuni incarichi (si spera a titolo meramente gratuito, quantomeno) che la legge regionale demanda all'Ufficio di Presidenza del Consiglio, contro il parere scritto della Presidenza del Consiglio. Riteniamo che la vicenda sia tutta da racchiudere nello ‘smodato sentimento d'affetto’ verso gli uffici (per usare un eufemismo) da parte dell'interessata, sicuramente avallato più per inerzia ed interesse reale verso altre e più gravose vicende. É sotto gli occhi di tutti, però,  la necessità di procedere, ad un anno esatto dalle elezioni, ed all'esito di questa incresciosa vicenda, al rinnovo delle nomine politiche in capo alla Presidenza del Consiglio, oggi più che mai in netta discontinuità con il passato. Proprio per tali motivi, anche ad eliminare pesi e laccioli ulteriori per il governatore e la maggioranza di governo, riteniamo si debba procedere senza indugi e come da ordine del giorno, a tutte le nomine previste nel prossimo Consiglio del 3 dicembre. Ripetiamo -  è la precisazione finale -  nel segno della radicale discontinuità con il passato e finalmente garantendo almeno a quegli uffici il senso dell'appartenenza alla squadra che i calabresi hanno voluto premiare con la vittoria di Mario Oliverio e del centro sinistra del novembre 2014”. La matassa, dunque, si complica e non è escluso che le rivalità territoriali e di corrente, in questo trambusto, facciano la propria parte.

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Romeo e Giudiceandrea replicano a Nicolò: "Polemica immotivata, è preoccupato per l'emorragia di consensi di FI"

“Siamo francamente sorpresi dalla dichiarazione del presidente del gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò. Nel corso dell'ultima conferenza dei capigruppo - affermano Sebi Romeo e Giuseppe Giudiceandrea, capigruppo del Pd e di Democratici Progressisti -  si era concordato che la prossima seduta del Consiglio regionale sarebbe stata dedicata a temi istituzionali e non politici, considerata l'imminenza del prossimo turno di elezioni amministrative che coinvolgerà alcuni importanti comuni calabresi. Siamo sorpresi, proprio perché riteniamo che non ci sia nulla di più istituzionale di un Consiglio dedicato a interrogazioni e mozioni, molte delle quali depositate da rappresentanti della minoranza. Addirittura, alcuni di questi provvedimenti recano la firma congiunta di consiglieri di maggioranza e opposizione, a testimonianza dell'assoluto rigore del comportamento del presidente Scalzo, ma anche del pieno rispetto della volontà della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari”. Ancora i due esponenti della maggioranza: “Non comprendiamo, anche perché questo Nicolò non lo dice, quale sia il tema politico che il Consiglio si appresterebbe ad affrontare. Né crediamo che un consigliere esperto come il capogruppo di Forza Italia possa considerare ‘politico’ l'inserimento all'ordine del giorno di una ‘clausola di salvaguardia’, volta a consentire la discussione dei provvedimenti eventualmente licenziati dalle commissioni, se coerenti con il profilo istituzionale richiesto. E' comprensibile che il collega Alessandro Nicolò cerchi di alzare i toni e monti ad arte una polemica che, ripetiamo, sarebbe altrimenti inspiegabile e priva di motivazione: per il partito che lui rappresenta in Consiglio regionale, infatti, è un momento di enorme difficoltà, come dimostra l'ormai inarrestabile emorragia di consensi e il tracollo che, da ultimo, è arrivato a Trento e Bolzano. Fare polemica è un modo di fare politica, specie in campagna elettorale. Ma rischia di essere paradossale criticare l'atteggiamento pienamente istituzionale che Tonino Scalzo ha dimostrato anche in questa circostanza, mantenendo equilibrio e rispetto di ogni sensibilità presente in Consiglio regionale, come comprova il fatto stesso che all'esame del Consiglio ci siano provvedimenti firmati dallo stesso Nicolò”.

 

Registri tumori, Giudiceandrea: "Vibo non ha cominciato le attività di registrazione"

“Raccogliere le informazioni dei malati di cancro di determinati territori, credo sia doveroso e indispensabile, non solo per ricercare le presumibili cause della malattia ma anche per la valutazione della malattia stessa e per decidere eventuali interventi di prevenzione.” Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Democratici Progressisti, Giuseppe Giudiceandrea, a margine della riunione della Commissione Sanità. “In Calabria – ha aggiunto – esistono già i registri provinciali che racchiudono le tre macro aree di Catanzaro-Vibo; Cosenza-Crotone e Reggio Calabria ma non tutte efficienti allo stesso modo. Infatti mentre Catanzaro ha ottenuto l’accreditamento presso l’Airtum (Associazione italiana registro tumori) già nel 2010 e quindi è in piena operatività ed è ritenuta un’eccellenza in questo campo, Cosenza e Crotone sono in fase di preaccreditamento, Reggio, dotata di propria organizzazione, lo sarà il 2016, rimane il problema di Vibo che non ha ancora cominciato le attività di registrazione. Rilevando l’andamento delle malattie neoplastiche con i registri tumori, si dà la possibilità al Servizio sanitario nazionale e dunque alle Regioni, di monitorare la malattia, di valutare l’impatto sociale o ambientale e di migliorare i servizi da offrire al paziente in termine di prevenzione o cura. Esistono delle discrasie riguardanti l’attuazione dei registri dei tumori provinciali e la problematica principale nelle Province è connessa alla necessità di reperire personale che riesca a gestire il registro dei tumori, studiando i dati e tentando di individuare l’eventuale incidenza della territorialità oltre che della familiarità sulle patologie tumorali, penso che una discrasia da risolvere riguardi la previsione di una convenzione con un istituto modenese, come si era palesato, ritenendo di contro che detta convenzione possa essere stipulata direttamente con l’Airtum”. Il consigliere regionale, inoltre, ha auspicato una rapida attivazione di tutti i registri, una tempestiva risoluzione di tutte le problematiche ed ha suggerito di approfondire ulteriormente la questione, invitando in audizione i responsabili dei registri tumori delle varie province.

Consiglio regionale, ecco i nuovi presidenti delle Commissioni permanenti

Il parlamentino calabrese ha approvato - con i voti della maggioranza (20 favorevoli, 5 contrari, 6 astenuti) - il programma di governo proposto dal governatore Mario Oliverio. Il consiglio può inoltre cominciare a lavorare a pieno regime vista la formazione delle Commissioni. Ecco i vertici di tali organismi, designati con le votazioni della seduta odierna:

I Commissione permanente (Affari istituzionali, Affari generali, Riforme e Decentramento)

Presidente: Franco SERGIO

Vicepresidente: Nazzareno SALERNO

Segretario: Michelangelo MIRABELLO

 

II Commissione permanente (Bilancio, Programmazione economica e Attività produttive, Affari dell’Unione europea e Relazioni con l’estero)

Presidente: Giuseppe AIETA

Vicepresidente: Fausto ORSOMARSO

Segretario: Mauro D’ACRI

 

III Commissione permanente (Sanità, Attività sociali, culturali e formative)

Presidente: Michelangelo MIRABELLO

Vicepresidente: Sinibaldo ESPOSITO

Segretario: Giuseppe GIUDICEANDREA

 

IV Commissione permanente (Assetto e utilizzazione del territorio e Protezione dell’ambiente)

Presidente: Nicola IRTO

Vicepresidente: Domenico TALLINI

Segretario: Giovanni NUCERA

 

Rinviate le indicazioni del Presidente, del Vicepresidente e del Segretario della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria e della Commissione speciale di Vigilanza.

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