Ritrovato dopo 3 giorni il pensionato disperso nei boschi della Sila

E' stato ritrovato ieri, da un gruppo di cacciatori, A.P., di 72.
Il pensionato, che era scomparso giovedì scorso nel Parco della Sila, è stato rintracciato nel territorio di San Giovanni in Fiore (Cs).
 
Il malcapitato, piuttosto provato a causa della disavventura vissuta, dopo aver ricevuto le prime cure sul posto, è stato trasferito in ambulanza all'ospedale Annunziata di Cosenza.

 

Circolavano senza assicurazione, sequestrate nove moto

I carabinieri forestali delle Stazioni di Cotronei e Savelli hanno posto sotto sequestro amministrativo nove motociclette prive d'immatricolazione e copertura assicurativa.

In particolare, durante un controllo effettuato in località “Monte Paleparto”, nel territorio comunale di Longobucco, all’interno del Parco della Sila, i militari hanno sorpreso nove persone, originarie di Rossano, intente a circolare con le loro moto, prive d'immatricolazione e copertura assicurativa.

Oltre a sequestrare le moticiclette, i carabinieri forestali hanno elevato sanzioni amministrative per violazione al Codice della strada.

 

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Sorpresi a rubare legna in area protetta, denunciati

I carabinieri forestali della Stazione Parco di Cotronei (kr) hanno denunciato tre persone, ritenute responsabili di furto di legna.

In particolare, uno dei denunciati è accusato di aver sottratto circa 22 quintali di legna, proveniente da due alberi di faggio abbattuti da ignoti nei mesi scorsi, in località “Santa Barbara”, in un'area di proprietà della Regione Calabria, che fa parte del Parco Nazionale della Sila, nel comune di Petilia Policastro.

L’uomo è stato identificato attraverso le immagini videofotografiche, che hanno permesso ai militari d'immortalare il momento in cui il presunto responsabile tagliava la legna con una motosega e la caricava su un fuoristrada.

Stesso canovaccio in località “Pasqualone” dove, in un'area di proprietà del comune di Petilia Policastro, sono state riprese due persone intente a depezzare e caricare su un fuoristrada un albero di faggio, precedentemente abbattuto da ignoti.

I tre, già noti alle forze di polizia, sono stati denunciati per furto aggravato di legname di proprietà pubblica ed introduzione di mezzi di distruzione dei cicli biogeochimici all'interno dell'area protetta del Parco nazionale della Sila.

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"Fuochi non fatui", MSI di Cosenza chiede lo stato di calamità naturale

Riceviamo una nota stampa da parte del Movimento Sociale- Fiamma Tricolore - Federazione di Cosenza, in merito agli innumerevoli incendi che hanno devastato l'intera provincia cosentina.

"Che non si tratti di incendi da auto-combustione ne siamo tutti certi, ma lo scempio distruttivo dei fuochi in questa torrida estate del 2017 non ha precedenti nella storia della provincia cosentina. L’elenco delle zone investite dal malefico fuoco è vasto e variegato; ne sono stati interessati sia i centri abitati con relativi pericoli, avvolte anche mortali, per gli abitanti, che comunque hanno subito ingenti danni, sia aree boschive come il Parco della Sila, ripetutamente violentato dagli incendi.

I Vigili del Fuoco, a corto sia di uomini che di mezzi, hanno fatto l’impossibile, nei limiti delle loro risorse, per cercare di placare l’inverosimile distruzione; è tuttavia mancato, almeno in parte, il supporto delle Associazioni di Protezione Civile, spesso in male arnese, e degli enti preposti per un adeguato e pronto aiuto durante gli incendi. Quasi sempre, stoicamente, gli stessi abitanti dei luoghi interessati dalle fiamme hanno difeso come meglio potevano il loro territorio in via di devastazione.

Convergiamo tuttavia con le dichiarazioni del Direttore della Protezione Civile calabrese, Dott Carlo Tansi, quando testualmente afferma: "Il Parco della Sila negli ultimi giorni è stato oggetto di una serie di attacchi criminali ben organizzati, con punti di innesco posizionati scientemente lungo le strade principali, ad anello intorno al parco, con l’intento chiaro di arrecare danno".

Quale Movimento Sociale-Fiamma Tricolore non possiamo che invitare con solerzia ed anche sperare com’è giusto che sia che il Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio ed il Presidente della Provincia di Cosenza, Dott. Franco Iacucci prendano coscienza della gravità della situazione e richiedano lo Stato di calamità naturale… è una speranza lecita o no?".

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