Peculato e simulazione di reato, impiegato comunale finisce ai domiciliari
I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura, nei confronti di Salvatore Ientile, di 63 anni, impiegato comunale di Cinquefrondi, ritenuto responsabile del reato di peculato e simulazione di reato.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini avviate dai militari della Stazione di Cinquefrondi che, nel gennaio scorso, hanno raccolto la denuncia presentata da un funzionario della locale amministrazione comunale, che aveva accertato l’ammanco di circa 24 mila euro derivanti dalla riscossione dei canoni idrici.
L’articolata indagine, coordinata dalla Procura delle Repubblica di Palmi, avrebbe consentito di accertare che Ientile, nella sua veste di operatore amministrativo ed incaricato di riscuotere i canoni idrici pagati dai cittadini, si sarebbe appropriato del denaro.
Nel gennaio scorso, temendo di essere scoperto dai colleghi, Ientile si è sarebbe recato al Commissariato di Polistena per denunciare una rapina a mano armata subita, a Cinquefrondi, una sera dell’ottobre 2017, mentre portava il denaro in banca.
Dagli accertamenti svolti dai carabinieri la denuncia sarebbe risultata completamente falsa.
Al fine di recuperare le somme pubbliche di cui l’impiegato si sarebbe illecitamente appropriato, i carabinieri della Compagnia di Taurianova, su disposizione dell’autorità giudiziaria, hanno sottoposto a sequestro preventivo un'abitazione, cinque conti correnti ed una autovettura, di proprietà dell’indagato.
Ientile, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la propria abitazione e dovrà rispondere del reato di peculato e simulazione di reato.
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