Chiusura ufficio postale, mezzo mese di disagi per i serresi
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Si preannunciano 15 giorni di passione, soprattutto per gli anziani impossibilitati a spostarsi nei vicini centri, a causa della chiusura dell’ufficio postale della cittadina della Certosa per “urgenti lavori infrastrutturali”. Da domani, infatti, le serrande saranno abbassate, con le porte che saranno riaperte lunedì 22 giugno. Una situazione che sarebbe stata affrontata senz’altro meglio con la predisposizione di una postazione mobile, ma Poste italiane ha optato per una soluzione diversa invitando gli utenti a rivolgersi agli uffici di Simbario o Brognaturo, peraltro non dotati di Pos esterno per il prelievo del contante e la stampa delle “informative”. Affisso inoltre un secondo annuncio: fino alla seconda metà di settembre l’ufficio postale rimarrà chiuso di sabato (con le eccezioni del 4 luglio e dell’1 agosto). Ad accrescere i disagi, è poi l’avvicinarsi della scadenza della prima rata di acconto per il pagamento di Imu e Tasi, prevista per il 16 giugno, giorno entro cui va regolata anche la Tari (il secondo acconto o l’unica soluzione). Momento delicato, insomma, per i cittadini che devono provvedere ad una serie di esborsi dovendo fare i conti pure con la problematica relativa al luogo del pagamento. Con l’ufficio postale aperto, ci sarebbero state lunghe file, così l’operazione è ancora più complicata e priva di tempo prezioso lavoratori e casalinghe. In questo periodo, purtroppo, le esigenze dei cittadini non paiono avere carattere prioritario.
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