Calabria Verde, Nicolò: "Lavoratori in precarie in condizioni"
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“L’orizzonte di cambiamento declamato dal presidente Oliverio rispetto ad un’azione di governo ispirata ad una profonda opera di riforma e di riordino istituzionale degli enti sub regionali, è rimasto purtroppo solo agli annunci”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Alessandro Nicolò che aggiunge: “registriamo con disappunto i gravi limiti strutturali e le carenze gestionali dell’Azienda Calabria Verde che ha competenza diretta in un settore vitale come il servizio di sorveglianza e monitoraggio idraulico in una regione quale la Calabria a forte rischio idrogeologico. Ci dispiace doverlo constatare, ma le tanto decantate prospettive di cambiamento si scontrano con una realtà ben diversa che vede i lavoratori del Servizio di Sorveglianza idraulica da mesi in stato di agitazione perché in credito nella percezione di numerose mensilità stipendiali, pur assicurando la regolarità della prestazione con grandi sacrifici e spirito di abnegazione. La proclamata opera di risanamento regionale – sostiene l’esponente azzurro - cozza con una gestione poco lineare dell’Azienda forestale pubblica che tende ad accentrare, a discapito delle sue articolazioni distrettuali e periferiche. Ad aggravare un contesto già compromesso dalla carenza di tutele e di diritti riconosciuti, è che gli addetti operano, senza adeguato abbigliamento antinfortunistico, in condizioni di precarietà, pur assolvendo ad importanti e delicate mansioni per la prevenzione, il contrasto e la mitigazione del rischio idrogeologico. Sprovvisti dei più minimi strumenti operativi, per svolgere compiutamente il loro lavoro, sono costretti a farsi carico di costi che dovrebbero essere in capo all’Azienda, non da ultimo, a ricorrere a propri autoveicoli per il perseguimento delle attività di monitoraggio sul territorio che li vede impegnati con rilevante disagio, in aste torrentizie, mulattiere e strade sterrate, impossibilitati persino a trasmettere i dati raccolti per l’assenza di linee telematiche adeguate. Dinanzi a questo quadro allarmante – conclude Nicolò - il presidente Oliverio non può e non deve rimanere inerte. Si assumano senza tentennamenti le misure idonee a superare l’impasse del mancato pagamento delle mensilità pregresse e si convochi al più presto un Tavolo che coinvolga tutti i soggetti interessati da una vertenza vergognosa perché in spregio ai diritti di base dei lavoratori e che annuncia fin d’ora le sue pesanti ripercussioni sulla tenuta del servizio nella stagione più a rischio che è ormai alle porte”.
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