Gli Agenti per l’Emersione chiedono il conto alla Roccisano: “Rispetti gli impegni presi”
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L’Assemblea regionale, convocata per pomeriggio, avrà tra i punti all’ordine del giorno la riprogrammazione del Por Fse 2007/2013, relativamente al Piano di Azione Coesione, il cosiddetto PAC. Una proposta, già licenziata dalla Commissione Bilancio ed ora al vaglio del Consiglio. Proposta a cui è appeso anche il destino degli Agenti per l’emersione della Calabria, quasi 200 eccellenze selezionate dalla Regione attraverso un bando del 2011, che attendono il saldo delle spettanze pregresse e l’inserimento lavorativo a tempo indeterminato. Professionisti perlopiù ultratrentenni che, nella legittima aspettativa di una collocazione, hanno visto sfumare anni ed opportunità. Per molti di loro, sulla soglia dei quaranta, risulta difficile, se non impossibile, la riconversione professionale o la scelta di un destino e di una via diversa. Eppure, la strada disegnata dal Progetto “Lavori Regolari” (per il quale sono stati impegnati 11 milioni di euro, tra fondi regionali ed europei) era ben diversa ed ambiziosa, lastricata di occupazione e d’impegno per lo sviluppo produttivo della Calabria. “Una strada inizialmente spianata dalle illusorie dichiarazioni dei responsabili – sostengono - poi asfaltata dalle accertate inefficienze della Fondazione Field (che ha curato la gestione operativa del Progetto) ed, infine, sbarrata dalla mancanza di volontà politica”. Per questi motivi, il 28 luglio scorso, una folta rappresentanza degli Agenti ha manifestato dinanzi a Palazzo Campanella, ottenendo dall’assessore Federica Roccisano delle precise garanzie ed un cronoprogramma scadenzato di atti e provvedimenti. Azioni subordinate e connesse alla proposta di rimodulazione e che prevedono l’efficace ed utile inserimento lavorativo, oltre all’erogazione del restante voucher (oltre 5 mila euro pro capite). Data per scontata la rimodulazione dei fondi PAC (necessaria per utilizzare le risorse in scadenza ed accelerare gli interventi programmati), gli Agenti esigono atti concreti e conseguenti all’Ente regionale, chiedendo una soluzione definitiva della vertenza ed un’occasione di futuro al Dipartimento Lavoro della Regione Calabria. “Occasione – affermano - che scaturisce da un diritto, sancito dalla Costituzione e solennizzato da atti concorsuali oltre che da una graduatoria di beneficiari”. A margine della seduta consiliare, gli Agenti per l’emersione chiederanno, quindi, un sollecito incontro con il direttore generale del Dipartimento Lavoro e con l’assessore regionale, Federica Roccisano: tutto ciò per richiamarla al rispetto degli impegni presi il 28 luglio, che prevedono il superamento delle criticità, la pianificazione ed il rapido avvio delle fasi successive. Stesso impegno impongono al presidente Nicola Irto che, da consigliere, presentò una mozione sul futuro di queste professionalità: “ora, alle parole segua la concretezza”. Fino ad allora, gli Agenti terranno alta la guardia, continuando a lottare per il loro diritto al lavoro e ad un’esistenza dignitosa, anche attraverso dimostrazioni pubbliche ed iniziative più eclatanti.