Alleanza Calabrese: Nicola Barreca nominato commissario della sezione Reggio Centro

"Il cammino di Alleanza Calabrese - è scritto in una nota trasmessa dall'Ufficio di Presidenza - si arricchisce di un altro importante tassello.  Ieri è stato nominato Nicola Barreca, commissario della sezione Reggio Centro". "Iscritto al FUAN, da studente della facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Verona, ed in seguito al Movimento Sociale Italiano, non aderisce ad Alleanza Nazionale ritenendo - si legge nel comunicato - di vedere sminuiti in essa i principi del MSI espressi da Giorgio Almirante. Cofondatore e Segretario Politico della Nuova Carboneria Italiana, continuerà la sua azione politica basandola sul supporto alla cittadinanza nei settori sociale e assistenziale". Sempre attento ai problemi dell’individuo, in particolar modo quelli attuali causati dal malgoverno nazionale, Barreca - prosegue il documento - sarà il promotore di una class action, all’interno del partito,  a favore di quei pensionati che, anziché percepire l’intero importo derivante dalla perequazione a suo tempo negata dalla Fornero, resa oggi incostituzionale dalla Corte di Cassazione, grazie a Renzi e al suo Governo, ad agosto percepiranno solo una manciata di spiccioli. Oggi  svolge attività di contrasto all’usura ed all’anatocismo bancario e finanziario, in virtù della notevole esperienza acquisita nel settore. “L’ingresso di Barreca” -  dichiara Enzo Vacalebre – “ ci dà sempre più la consapevolezza di essere artefici di uno strappo, che via via diventerà sempre più grande,  con quello che è stata la destra fino ad oggi. La radicazione su tutto il territorio regionale di Alleanza Calabrese ci consentirà di poterci confrontare con tutte le realtà politiche locali, cercando il dialogo fin dove sarà possibile, ma senza tralasciare una continua ricerca della legalità ed onestà intellettuale e ponendoci come baluardo per la difesa dei diritti dei cittadini”. Nicola Barreca, accettando l’incarico, ha confermato “la propria disponibilità e dedizione ad intraprendere questo percorso di libertà, organizzando la sezione del movimento che riunisce Uomini Liberi da ogni condizionamento partitocratico e che intendono mettere il proprio entusiasmo ed il proprio lavoro al servizio della propria terra”. “Aderisco entusiasticamente ad Alleanza Calabrese, continua il neo commissario, in quanto rispecchia le mie ideologie che da sempre ho portato avanti con convinzione, occupandomi con passione e fermezza, delle problematiche  sia locali che nazionali”. "Alleanza Calabrese - specifica l'Ufficio di Presidenza - dalla sua nascita si è sempre differenziata dalle altre fazioni politiche perchè essa non è la semplice portatrice di un qualsiasi interesse sociale, o la propugnatrice di una qualche ideologia rivoluzionaria. Alleanza Calabrese non esprime interessi o solo ideologie, ma cerca di rappresentare i valori ed i principi che hanno sempre connotato la Destra Sociale. Per questo oggi esiste Alleanza Calabrese, a destra e per la destra". "A Barreca - termina la nota - sono pervenuti di auguri di buon lavoro dal segretario regionale, Giuseppe Scordo e del federale provinciale reggino Mimmo Tuscano. 

 

Reggio, caso Burrone: destra e centrodestra non depongono le armi

Niente da fare, il caso non è chiuso. Lo sforzo profuso da Demetrio Delfino, presidente del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, per far riappacificare Filippo Burrone ed il centrodestra dopo le polemiche seguite ad un post pubblicato su Facebook dal consigliere comunale di "Reset" non ha generato gli effetti sperati. Sebbene la giornata di lunedì fosse iniziata all'insegna della buona volontà di deporre le armi, con i due fronti contrapposti seduti assieme nella stanza di Delfino a Palazzo San Giorgio, essa è terminata con l'arrivo di una nota, vergata dai movimenti del centrodestra, in cui si spiega a chiare lettere che essi disconoscono l'iniziativa. "Apprendiamo dalla stampa - è scritto nel comunicato diffuso da Reggio Futura, Alleanza Calabrese, Movimento Reggini Indignati, Movimento Autonomo Alternativo, Destra per Reggio e Dialogo Civile- che con un incontro a palazzo San Giorgio, si sia tentato di “chiudere” le polemiche scaturite dalle vergognose offese rivolte al popolo di Reggio e alle sue Istituzioni da parte del consigliere di maggioranza Burrone.  Tutti noi, partiti, elettori, iscritti, militanti vorremmo capire a che titolo ed in rappresentanza di chi, Maiolino e gli altri presenti si siano recati da Burrone su sollecitazione del Presidente del consiglio Delfino.  Tale azione, infatti, ci risulta assai contraddittoria rispetto all’ultima conferenza stampa dei consiglieri di centrodestra nella quale venivano invece chieste, in maniera sacrosanta, le dimissioni dello stesso consigliere di sinistra, indegno di rappresentare in seno al Civico Consesso la nostra città dopo le esternazioni, assurde e gravissime, che hanno portato il “compagno” alla ribalta nazionale. "Invece - si legge nel documento - veniamo a sapere che qualcuno, con la coda tra le gambe, ha deciso di offendere per la seconda volta i militanti e gli elettori del centrodestra, i cittadini, tradendo ideali, valori, attività politica.  Per noi tutti, che non ci riconosciamo nel gesto di Maiolino &C, quanto avvenuto in data odierna dimostra ancora una volta che alcuni all’opposizione preferiscono gli “accurduni” in salsa reggina.  Lo ribadiamo per non sembrare poco chiari: non porremmo mai nessuna tregua alla nostra opposizione extra consiliare e soprattutto non potremo mai dimenticare le offese rivolte al nostro mondo da Burrone, personaggio di cui ancora oggi con fermezza e senza indugi chiediamo le immediate dimissioni dalla sua carica".  "Nulla di personale - precisano i rappresentanti del centrodestra - contro la persona Burrone che per noi resta un consigliere anonimo, bensì un ragionamento che muove dalle parole, violente ed inaccettabili, che non rendono onore alla carica istituzionale che egli ricopre: per questo riteniamo che solo le dimissioni possano “superare” questa brutta pagina di politica cittadina". 

 

Alleanza Calabrese: "Indagati Erga Omnes hanno rubato affamando i cittadini"

"Si rinnova la sorte capitata a Socrate dopo che Santippe, al termine di una lunga sfuriata, gli rovesciò sulla testa, dalla finestra, dice la leggenda, un pitale colmo di urina". Il riferimento al mito è opera di Alleanza Calabrese che ha trasmesso una nota a commento dell'operazione "Erga omnes", l'inchiesta capace venerdì di mettere a soqquadro il panorama politico regionale. "Solo che, purtroppo, la sorte capitata ad Oliverio, fortemente ed ostinatamente cercata dallo stesso, è la stessa che - si legge nel comunicato - ieri hanno subito tutti i Calabresi. Il nuovo corso della sinistra celebratosi a novembre dello scorso anno, facendo credere a tutto il territorio che Oliverio avrebbe aperto uno spiraglio sul futuro della regione e dei cittadini, si è andato ad infrangere sugli scogli del malaffare, degli interessi personali, della pochezza stessa con cui i politici la governavano sino ad ieri. Tutta la semigiunta regionale è out. Oliverio a otto mesi dalle elezioni si ritrova imprigionato dal proprio egocentrismo, si ritrova a continuare a giocare sulle spalle dei calabresi, si scopre, solo, ad arrampicarsi sugli specchi, senza alcuna progettualità e con l’orizzonte ancora ingombro di nuvole nere. Le scelte del governatore, libere o condizionate che fossero, si sono rivelate sciagurate o quanto meno azzardate. La contaminazione che ha toccato tutta la politica calabrese è ormai arrivata a livelli non più proponibili agli elettori. Le accuse mosse dalla magistratura toccano solo la sfera personale degli indagati, ma le accuse mosse riguardano l’abuso subito da tutta la Calabria". "Questi signori - è la contestazione mossa da Alleanza Calabrese - hanno derubato tutti i cittadini. Non hanno rubato quattro mele per sfamare la famiglia, hanno rubato per continuare ad affamare i Calabresi. Per lasciarli nella sfera letale del bisogno. Nell’ombra della maledetta necessità di chiedere. Questa sinistra paladina della gente, indagata in quasi tutte le sue componenti istituzionali, aveva fatto la battaglia della loro vita chiedendo l’annullamento della messa di Mussolini nello scorso aprile. La Bruno Bossio aveva definito la celebrazione “un’iniziativa aberrante”. Come definisce, oggi, il comportamento del proprio marito, Nicola Adamo, che andrà a soggiornare in qualche assolata spiaggia italiana. Ernesto Magorno, segretario regionale del PD e Seby Romeo, capogruppo dello stesso partito alla Regione, l’avevano definita come “un’offesa ai principi cardine della Costituzione”. Come definiscono ora i legalitari e colleghi di partito De Gaetano, Ciconte, Guccione, Scalzo. Saranno collocati tra i padri dell’Italia. Falcomatà l’aveva definita come “basata su un presupposto storicamente errato”. Ma i voti di questi signori da lui usati, cosi come dal Romeo, erano basati su un presupposto storicamente giusto, il famoso “do ut des”, io do affinché tu dia, e la quadratura del cerchio si è ricomposta.
Oggi Alleanza Calabrese chiede con forza le dimissioni immediate di Oliverio, perché il governatore non ha più la credibilità politica e morale, visto che gran parte dei suoi compagni sono indagati, per tenere le redini di una terra martoriata e che deve risollevarsi ancora una volta". "Oggi Alleanza Calabrese - è questa la conclusione dello sferzante documento - chiede con forza le dimissioni di Romeo e Falcomatà perché sponsorizzati ed eletti da persone che hanno frodato i Calabresi tutti e levando agli stessi quel poco di speranza che ancora riponevano nelle istituzioni. Se non si chiama questa connivenza…".

Reggio, avviata la bonifica di Piazza Martiri della Rivolta

"Con lo spirito di Corneliu Zelea Codreanu, sabato scorso, piazza Martiri della Rivolta ha visto i militanti di Alleanza Calabrese, Centro Studi Tradizione e Partecipazione, Destra per Reggio, Msi-Fiamma Tricolore, Forza Italia, Forza Nuova, Fratelli d’Italia-An, Msi-Fiamma Tricolore, Movimento Indignati, Reggio Futura e i ragazzi di Area Briganti, iniziare i lavori di bonifica di quello che uno dei pochissimi spazi verdi che gli abitanti di Gebbione hanno a loro disposizione". Lo si legge in una nota trasmessa dagli organizzatori dell'iniziativa. "Per tutto il giorno - è scritto nel comunicato - armati di rastrelli, picconi, pale, decespugliatori, scope hanno pulito il luogo dedicato a Angelo Campanella, Bruno Labate, Carmine Jaconis, da anni abbandonato all’incuria ed al degrado. Nello stato in cui versava evidentemente non solo non era fruibile, ma era diventato un ricettacolo di rifiuti di tutti i generi, testimoniati da decine e decine di sacchi neri riempiti. Durante i lavori molti cittadini si sono avvicinati manifestando il loro plauso e già dal tardo pomeriggio la piazza Martiri della Rivolta ha iniziato a rivivere con la loro presenza. Continueremo Sabato prossimo dalle ore 10,00 per terminare la riqualificazione totale del sito e con i lavori di pitturazione e la messa a dimora di piantine. Questa è la nostra risposta per mettere alla frusta un’ignavia incosciente con la quale si sta muovendo questa amministrazione nei confronti della Città.
Ribadiamo che Reggio Calabria è la nostra Città. "La difenderemo a tutti i costi - concludono i promotori - mettendo a nudo tutte nefandezze che ci governa sta attuando contra la nostra terra".

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