La Regione a sostegno delle famiglie meno abbienti, Gallo: "Fondamentale offrire un aiuto concreto alle fasce sociali più deboli"

Garantire un sostegno alle famiglie meno abbienti nella delicata fase post Covid 19. È l’obiettivo della manifestazione d’interesse indetta dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, finalizzata alla costituzione di un elenco di aziende regionali, operanti nel settore agroalimentare, disponibili a fornire al Banco alimentare della Calabria derrate alimentari applicando prezzi solidali.

«L’iniziativa – commenta l’assessore all’Agricoltura ed al Welfare, Gianluca Gallo - dà seguito alle altre azioni messe in campo, in collaborazione con il Banco alimentare, nei mesi scorsi. In base alla Legge di Stabilità regionale 2020, sono stati previsti ulteriori interventi a sostegno delle situazioni di povertà, rese ancora più drammatiche dalla crisi economica derivanti dall’emergenza sanitaria. D’intesa con il Presidente Santelli abbiamo stabilito di concedere contributi una tantum di un milione di euro al Banco alimentare della Calabria, destinati a garantire l’acquisto e la distribuzione diretta di beni alimentari di prima necessità alle famiglie bisognose».

Prosegue Gallo: «Le derrate da fornire sono state individuate a seguito delle interlocuzioni tenutesi con il Banco Alimentare. Nel frattempo, stiamo lavorando ad un’altra manifestazione d’interesse che riguarda invece il Banco delle Opere di Carità, perché riteniamo fondamentale, in un momento difficile come quello scaturito dalla pandemia, offrire un aiuto concreto alle fasce più deboli delle nostre comunità».

I prodotti da fornire al Banco alimentare sono passata di pomodoro, tonno sott’olio in scatola, olio extra vergine d’oliva, patate e riso. Le aziende disponibili alla fornitura di essi dovranno applicare, in misura massima, i prezzi solidali indicati nell’avviso pubblicato - insieme al modello di  richiesta di adesione - sul portale istituzionale www.calabriapsr.it. Le aziende del territorio regionale interessate dovranno inoltrare istanza di iscrizione all’elenco entro le ore 12 del 15 settembre 2020, esclusivamente attraverso l’indirizzo di posta elettronica certificata Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Vibo, il Leo Club dona venti pacchi alimentari ai bisognosi

Si rinnova anche nel periodo delle vacanze d'inizio anno l’impegno sociale dei Leo Club del Distretto 108Ya, che comprende i club di Campania, Basilicata e Calabria.

Il Leo Club Vibo Valentia, presieduto da Marcello Gostl, ha aderito a un’iniziativa che vede da tempo il Banco Alimentare ed i Leo uniti a favore delle famiglie in difficoltà.

A tal proposito, nei giorni scorsi, sono stati raccolti venti pacchi con beni primari e giocattoli donati ad una famiglia indigente del vibonese e all’Associazione San Vincenzo.

Il sodalizio aiuta in modo costante oltre settanta famiglie, molte delle quali con bambini, ragione per cui tra i beni donati c’erano, anche, alcuni giocattoli.

Il materiale è stato integrato con quanto raccolto nell’ambito del progetto Leo “Non alimentare lo spreco”, un’iniziativa coordinata in Calabria dal referente Gaetano Stirparo, che prevede la raccolta di beni alimentari in scadenza e pertanto destinati a finire nell’immondizia.

Il Presidente del Leo Club Vibo Valentia, Marcello Gostl, ha così commentato l’iniziativa

“L'attività del service ha portato e porterà benefici su più fronti, non solo come beneficenza ma anche a livello lionistico. Noi Leo promuoviamo da anni ormai questo progetto del Banco Alimentare, e siamo da sempre vicini ai più bisognosi. Ci auguriamo che questa iniziativa non sia solo importante dal punto di vista lionistico ma che questo piccolo gesto possa aiutare le famiglie più bisognose a vivere almeno questo periodo natalizio con più serenità”.

Chiaravalle Centrale, dal Comune pasti caldi per famiglie e soggetti bisognosi

Pasti caldi per le famiglie e i soggetti bisognosi o in condizioni di difficoltà. E' l'iniziativa avviata già da alcuni giorni a Chiaravalle Centrale grazie all'impegno del consigliere comunale con delega ai Servizi Sociali, Bruno Santoro, di concerto con l'intera squadra di maggioranza.

Il cibo da destinare alle persone svantaggiate viene recuperato dal servizio di mensa scolastica, senza nulla togliere, ovviamente, ai ragazzi e senza nessun costo aggiuntivo per l'amministrazione. Infatti, sono i pasti che risultano, di giorno in giorno, in sopravanzo in sede di refezione scolastica a essere finalizzati a scopi solidaristici. Il recupero e la ridistribuzione agli indigenti delle eccedenze alimentari è, quindi, anche una efficace azione di contrasto degli sprechi alimentari oltre che una “buona pratica” dell'amministrazione che va nel senso della solidarietà verso i più bisognosi.

La distribuzione è stata affidata al Centro di Volontariato Sociale che già da tempo svolge attività di Banco Alimentare. La media, al momento, è di 12/14 unità che quotidianamente usufruiscono del servizio. “E' solo una prima iniziativa - argomenta il consigliere Santoro. - E' mia intenzione coinvolgere anche tutte le altre associazioni di volontariato presenti sul territorio, su ambiti specifici e per settori di competenza”.

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Vent’anni di Banco alimentare in Calabria: una missione contro la povertà

Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio è intervenuto al convegno sul tema: “Oltre lo spreco, una rete di carità. 20 anni di Banco alimentare della Calabria", svoltosi presso l’auditorium “Giovanni Paolo II” di Rende e a cui hanno preso parte anche l’arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano monsignor Francesco Nolè, il sindaco di Rende Marcello Manna, il direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus Marco Lucchini ed il presidente dell'associazione Banco Alimentare Onlus della Calabria Franco Falcone. Nel corso del convegno, moderato dalla giornalista Rosalba Baldino, sono stati illustrati i motivi che hanno spinto, vent'anni fa, uno gruppo di giovani, uomini e donne calabresi a dar vita all'avventura del Banco alimentare. “La vostra – ha affermato Oliverio - è una esperienza insostituibile, soprattutto in una regione come la Calabria in cui le già difficili condizioni di povertà e di sofferenza  in questi anni si sono ulteriormente allargate ed aggravate. Il Banco alimentare spesso arriva laddove non riescono ad arrivare le istituzioni. Per questo motivo la sua missione deve essere sostenuta ed incoraggiata ad ogni livello. Io ho sempre creduto a questa funzione e, da presidente della Provincia di Cosenza, ho fatto quanto era nella possibilità dell’ente, facendo in modo che esso assumesse cinquemila metri del Comac di Montalto Uffugo da mettere a disposizione del Banco per lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti. Anche dalla guida della Regione ho prestato e continuerò a prestare attenzione al Banco alimentare e farò di tutto perché i locali del Comac rimangano nella disponibilità dello stesso. Non ci può essere procedura fallimentare che possa far fallire una missione così alta ed importante. Faremo quanto è nelle nostre possibilità per evitare che ciò accada e, anzi, utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione perché quei locali siano strutturalmente messi nella disponibilità del Banco alimentare”. “Le 114 mila persone che, soprattutto in questi anni di crisi, si sono rivolte a voi - ha aggiunto il presidente della Regione -  sono il sintomo più evidente dell’aumento della povertà e della marginalità nella nostra regione. È chiaro che una politica di contrasto a questi fenomeni non può essere delegata solo al Banco alimentare. Occorre mettere in atto leggi, iniziative e misure in grado di dare risposte urgenti e concrete a questa domanda di aiuto sempre più larga. Per questo motivo ci siamo battuti affinchè nella Legge di Stabilità di quest’anno fosse previsto un fondo da destinare al contrasto alla povertà; abbiamo definito un accordo con il Ministero delle Politiche Sociali per il riparto del fondo, stiamo mettendo a punto un programma che utilizza la quota spettante alla Calabria e quota-parte del Fondo Sociale Europeo per predisporre una serie di azioni di contrasto a questo fenomeno sostenendo, innanzitutto, la rete del volontariato, che ringrazio per il lavoro che porta avanti quotidianamente nella nostra regione. In questi anni, per effetto della crisi e per le difficoltà economiche in cui si dibattono le famiglie, sono sempre meno i giovani calabresi che accedono alle università. Per questo motivo abbiamo approvato un Piano di sostegno al diritto allo studio per aiutare i giovani che appartengono alle famiglie più disagiate e in difficoltà, destinando cinque milioni di euro, spalmati per tutte le università calabresi, per consentire loro l’esercizio di questo diritto. In questa direzione definiremo provvedimenti e misure mirate a sostegno di ben individuate aree di disagio della nostra regione e per garantire i diritti che oggi sono messi in discussione. Ecco perché ritengo importante la presenza ed il lavoro di strutture come la vostra che sono il punto di riferimento di una rete che consente, in silenzio, nell’anonimato, senza proclami e boati mediatici, di svolgere un’azione senza la quale una terra come la Calabria sarebbe ancor più debole e più povera di quanto non lo sia già”. “Da parte nostra – ha concluso il governatore - faremo di tutto per contrastare la povertà e il disagio sociale in questa nostra regione e per creare nuove opportunità di lavoro e di crescita anche attraverso l’utilizzazione delle risorse comunitarie. Sappiamo che non sarà facile e che la strada è tutta in salita, ma non ci sono alternative. Ce la possiamo fare e ce la faremo, soprattutto se ci sarà il concorso di tutti e di ognuno. Un concorso che dovrà essere quotidiano e consapevole, non demagogico e parolaio, di impegno e di lavoro per far fronte, tutti insieme, ad una situazione difficile e per aprire una prospettiva diversa e migliore per questa nostra terra.  In questa opera e in questo lavoro il Banco alimentare ha un ruolo ed un posto fondamentali”.

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