Pizzo, ex sindaco Nicotra nel mirino di PD e SEL
"Il neonato Comitato di salute pubblica - riporta una nota trasmessa dai circoli PD e SEL di Pizzo - crede che i cittadini di Pizzo siano così ingenui da dare credito alle parole di chi è tra i primi responsabili del passato disastroso di questa città. Si definisce “apartitico” nel puerile tentativo di allontanare da sé il sospetto di strumentalizzazioni politiche, ma il Comitato è guidato dall'ex sindaco Fernando Nicotra, la cui famiglia ha recentemente incassato dal Comune 900mila euro per l'annosa vicenda della Chiesetta di Piedigrotta. Un esborso che poteva essere molto più alto, se l'Amministrazione Callipo non avesse rimediato all'immobilismo della precedente Amministrazione, guidata proprio da Nicotra in palese conflitto d'interesse. Adesso l'ex sindaco e il suo Comitato si ergono a difensori di quella stessa città che hanno ridotto in ginocchio, ma è chiara l'intenzione strumentale, celando i propri fini politici con diciture che richiamano al bene pubblico. In realtà, qui la salute dei cittadini non c'entra proprio nulla, è solo un traballante paravento dietro il quale si nasconde la frustrazione di non riuscire più ad emergere nel panorama politico locale". "Nel merito delle questioni sollevate, poi, se davvero volessero capire e informasi su come stanno le cose, parteciperebbero alle sedute del Consiglio comunale, durante le quali - è scritto nel comunicato - sono state offerte, numeri alla mano, tutte le delucidazioni in merito alla questione acqua. Quale assise è più pubblica e democratica del Consiglio comunale? Invece, si nascondono dietro fantomatiche associazioni per illudere ancora una volta i cittadini, affermando che questo o quel servizio non va pagato. Eppure non è ancora lontano il ricordo di quando le stesse persone invitavano la gente a non pagare l'acqua perché non potabile e entravano nelle case regalando bottigliette di minerale per avvalorare questa tesi. Il risultato di quella irresponsabile campagna è stato che centinaia di famiglie, a distanza di anni, si sono viste recapitare bollette per più annualità arretrate e addirittura alcuni hanno subito il blocco del conto corrente. Allo stesso modo, nel 2006, Nicotra, che allora era segretario dell'Udc, invitava i cittadini nella propria sede per redigere un'infondata richiesta di rimborso delle bollette Enel, coinvolgendoli loro malgrado in procedimenti giudiziari che si sono rivelati assolutamente controproducenti per chi ha avuto la malaugurata idea di ascoltarlo. Oggi, finalmente, l'Amministrazione sta riuscendo a mettere le cose a posto ed entro il prossimo anno la riscossione delle bollette andrà a regime. Ma non è stato facile rimediare ai danni del passato e tutti, Comune e cittadini, sono stati chiamati alle proprie responsabilità, dopo che per lungo tempo il settore dei tributi e del pagamento delle utenze era stato strumentalizzato per fini elettorali proprio da chi oggi vorrebbe riproporre gli stessi metodi e gli stessi inganni. Forse credono che i pizzitani abbiano dimenticato le vicende di un passato che ancora pesa sul presente, come quando nel 2002 la società di riscossione crediti Napitia, di cui sempre Nicotra era dirigente, affossò l'Amministrazione Falcone e la costrinse all'immobilismo". "Insomma, Nicotra e il suo comitato - termina il documento diffuso dai circoli PD e SEL - non hanno alcuna credibilità quando sostengono di voler difendere gli interessi dei cittadini di Pizzo, perché sono la prima causa dei sacrifici che la Città ha dovuto fare per risollevarsi e riscattarsi dal loro agire disastroso".
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