I carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal tribunale di Palmi, nei confronti di sei dipendenti del comune di Cosoleto ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di false attestazioni o certificazioni, truffa aggravata ai danni dello Stato, errore determinato dall’altrui inganno e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Per i militari, gli indagati ( F.A., F.C. , D.S., C.S., G.S. e S.S.V.) sarebbero stati soliti assentarsi dai locali del comune per recarsi nella vicina piazza, oppure per curare interessi privati. Nei loro confronti, il Tribunale di Palmi ha ravvisato esigenze cautelari tanto da sottoporli all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini, avviate, nel 2015, dai militari della Stazione di Cosoleto, sono state svolte mediante servizi di osservazione, acquisizione documentale e l’istallazione di telecamere in prossimità dell’orologio marcatempo e dell’ingresso al Palazzo Comunale, al fine di monitorare le vidimature dei badge e le entrate ed uscite dei dipendenti comunali.
Dalle immagini raccolte sarebbe emerso che molti dipendenti comunali non rispettavano l’orario di lavoro, allontanandosi per motivi non pertinenti all’attività di servizio, oppure timbravano il cartellino marcatempo per sé e per altri, per poi allontanarsi dall’ufficio per interessi privati.
Il fenomeno dell’assenteismo sarebbe stato talmente invalso, che alcuni sarebbero stati soliti timbrare il cartellino anche per chi era legittimamente assente, ad esempio per ferie. Altri sarebbero stati, invece, notati al di fuori delle loro abitazioni in giornate in cui la loro assenza dal posto di lavoro era sì giustificata, ma con certificati medici che attestavano patologie fisiche.
Per i carabinieri, gli indagati avrebbero, inoltre, escogitato un sistema per alterare i cartellini di presenza, manomettendo l’apparecchiatura per la timbratura.