Bufera Quattrone. "La misura è colma e Falcomatà continua a tacere"
"Al netto delle bugie raccontate da certa sinistra in merito alla perdita di ben 84 milioni di euro destinati al Piano della mobilità che le amministrazioni di centro-sinistra hanno prima tentato di scippare, nel 2009, alla nostra città e poi, per incapacità gestionale nel 2014 e 2015, fatto perdere definitivamente e su cui i documenti, gli atti, l’excursus politico-amministrativo parlano chiaro, è necessario - rimarcano Azione Nazionale, Reggio Futura, Destra per Reggio e Alleanza Calabrese - fare alcune puntualizzazioni. Gli atti sono peraltro pubblici e a disposizione di chiunque, anche dei distratti Quattrone e Castorina, ai quali evidentemente il loro sponsor politico, già assessore regionale ai tempi in cui il misfatto stava maturando, omette di raccontare la verità. Come nella migliore tradizione dell’agorà, siamo sempre disponibili al confronto pubblico dove esibire tutta la documentazione. Veniamo alla questione sollevata. Riproponiamo alcune domande, rispetto a cui chi riveste ruoli istituzionali, invece di cianciare scomposte argomentazioni, non dovrebbe sottrarsi ma viceversa dovrebbe sentire l’obbligo e il dovere di fornire chiarimenti alla città. Nell’ordine.
1. E’ vero che la UIRNET è stata individuata tra le 6 milioni di imprese che operano in Italia senza alcuna procedura di evidenza pubblica e senza alcuna comparazione?
2. Chi ha presentato le credenziali di tale società all’Amministrazione Comunale, atteso che non vi è traccia di alcuna attività in tal senso?
3. E’ plausibile che per rapporti di tale natura il tutto si definisca e si concluda con scambi di corrispondenza in appena quattro giorni (dal 24 al 27 novembre 2015)? E’ verosimile la circostanza che si possa immaginare che sia stata l’Assessore Quattrone a perorare la causa della URINET proprio in virtù della sua diretta conoscenza di tale realtà imprenditoriale avendo avuto rapporti di lavoro sia con la società madre sia con uno dei soci (la VITROCISET)?
4. E’ amministrativamente corretto togliere soldi da quelli destinati alla realizzazione del parcheggio del Palazzo di Giustizia per usarli per la consulenza alla UIRNET?
5. E’ vero o no che l’Assessore Quattrone, dunque, ha avuto rapporti di lavoro sia con la UIRNET che con la VITROCISET?
6. Per come si sono realmente svolti i fatti, si ritiene ancora compatibile l’Ingegner Quattrone con il ruolo di Assessore?
La misura è colma. Non è consentito, peraltro, che l’Assessore di una Giunta che ha fatto della trasparenza e legalità la propria bandiera, possa beffardamente liquidare gli interrogativi che si pone il cittadino comune alla stregua di barzellette". "Il Sindaco - incalzano gli estensori della nota - deve con immediatezza, senza perseverare nel suo assordante silenzio, assumere esclusivamente due provvedimenti: revocare in autotela la delibera incriminata e sollevare l’Ingegner Quattrone dalla sua Giunta, restituendola alla sua pregevole residenza romana".
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