Sorpreso a tagliare alberi in una proprietà privata, denunciato

I carabinieri forestali della Stazione di Cosenza hanno identificato e denunciato un quarantenne di Carolei, ritenuto responsabile del furto aggravato di piante.

In particolare, i militari, in seguito alla denuncia presentata da un cittadino per il continuo furto di alberi in una sua proprietà in località Lacconi di Carolei, hanno attivato un servizio di controllo grazie al quale è stato possibile sorprendere il quarantenne intento a tagliare alcune roverelle con una motosega.

Dopo aver identificato l’uomo, i carabinieri hanno effettuato un’attività di verifica sull’area oggetto del taglio, scoprendo che erano stati abbattuti e trafugati ben 54 alberi.

Gli uomini dell’Arma forestale, dopo aver sequestrato la motosega, le piante interessate dell’ultimo taglio ed il veicolo usato per trasportare la legna, hanno denunciato a piede libero il responsabile per il reato continuato di furto aggravato di alberi.

Il 40enne è stato, infine, sanzionato con una multa da 600 euro per taglio non autorizzato.

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Sorpresi a tagliare alberi in una proprietà comunale, denunciati

Due uomini di San Giovanni in Fiore sono stati denunciati dai carabinieri forestali per furto di alberi.

Le due persone sono state sorprese dai militari delle Stazioni Parco di Lorica, Cava di Melis e Mezzocampo, in località “Serrisi” nel Comune di San Giovanni in Fiore, mentre stavano tagliando con l’ausilio di una motosega delle piante di pino all’interno di una proprietà comunale.

Una volta accertato il tentativo di furto, i militari hanno denunciato i due uomini, procedendo al sequestro del motocoltivatore con annesso carrello carico di legna, delle motoseghe usate per il taglio e della legna depezzata trovata a terra.

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Furto di alberi lungo il corso di un torrente, denunciate 5 persone

In seguito ad un servizio di controllo del territorio, su segnalazione al numero di pronto intervento ambientale 1515, i carabinieri forestali della Stazione di Cosenza sono intervenuti lungo il corso del torrente “Settimo”, nel comune di Rende, al confine con il territorio di Montalto Uffugo.

Giunti sul posto hanno accertato il furto di numerose piante facenti parte delle aree ripariali dell’ecosistema fluviale del torrente poste all’interno di terreni di proprietà sia pubblica che privata.

Le indagini hanno consentito di risalire ai presunti autori, che dovranno rispondere di furto aggravato di alberi di alto fusto e distruzione e deturpamento di bellezze naturali.

Si tratta di tre operai dipendenti di una ditta boschiva, dell'amministratore della ditta ed una quinta persona proprietaria dell’area di accesso al torrente utilizzata dagli autori per commettere i reati contestati.

Durante il servizio, i militari hanno sequestrato un trattore e due motoseghe usati per tagliare le piante e portarle via.

I carabinieri forestali hanno scoperto, inoltre, che i responsabili del taglio avrebbero cercato di “ripulire” le aree boscate poste alla destra idrografica del torrente Settimo e limitrofa ad un’area dove lavorano i presunti autori del reato.

Proprio nel piazzale del cantiere, sono state rinvenute le piante trafugate le quali, una volta triturate con una cippatrice, venivano avviate come biomassa verso le centrali termiche.

Individuata, inoltre, una discarica non autorizzata (1200 metri circa) sul margine destro del corso del torrente Settimo dove, negli anni, erano stati abbandonati in modo incontrollato sul suolo rifiuti di vario genere. Parte dei rifiuti incombe sulle sponde del torrente, con il rischio di reale pericolo di scivolamento all’interno dell’alveo.

La discarica è stata, pertanto, posta sotto sequestro.

 

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