Lsu-Lpu, Callipo: "Emendamento in discussione meglio di niente, ma ora si approvi"

«Quelli che vengono da governo e maggioranza parlamentare sono segnali ancora poco chiari. Come Anci ci auguriamo che si sia presa pienamente coscienza delle conseguenze umane, sociali e amministrative della vertenza Lsu e Lpu. Intanto ci stiamo recando a Roma per seguire i lavori parlamentari, slittati ad oggi».
 
Il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, insieme ad alcuni sindaci si è recato a Roma al fine di sostenere le ragioni a favore del rinnovo dei contratti dei circa 4.500 precari che lavorano negli enti locali calabresi.
 
«In questi ultimi mesi - afferma Callipo -, innumerevoli volte abbiamo sollecitato attenzione per questa problematica, evidenziando tutte le incognite e tutte le priorità da affrontare per risolvere la vertenza. Nelle ultime ore, rappresentanti della maggioranza parlamentare ci hanno rassicurato sulla copertura finanziaria e sulla possibilità di rinnovare i contratti fino al 31 ottobre del 2019. Non è molto rispetto alle richieste che avevamo avanzato nei mesi scorsi, con particolare riferimento alle deroghe ai limiti del turnover e alla storicizzazione delle risorse, condizioni necessarie per stabilizzare tutti gli ex Lsu e Lpu, ma è comunque un passo in avanti rispetto a quanto si stava delineando. Ora però vogliamo la certezza che quanto promesso sia mantenuto. Ecco perché riteniamo necessario mantenere alta la guardia ed essere fisicamente presenti a Roma, anche per continuare a sollecitare risposte definitive ai rappresentanti istituzionali del Senato, affiancando le rappresentanze sindacali che da tempo e con determinazione stanno seguendo la vertenza. Oggi saremo in aula al Senato per seguire i lavori. Soltanto alla fine, se l’emendamento sarà approvato così come ci è stato prospettato, sarà possibile tirare un sospiro di sollievo, fermo restando la necessità che da gennaio si lavori concretamente per ottenere le deroghe necessarie per continuare il percorso di stabilizzazione, che al momento non sono previste».
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Arrestati cinque spacciatori di droga

Cinque arresti sono stati eseguiti da personale della Squadra Mobile che hanno dato attuazione ad una disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Si tratta di cinque soggetti condannati in via definitiva al termine del processo scaturito dall'operazione "Rinascita" condotta cinque anni addietro e che aveva coinvolto settanta individui, molti dei quali di etnia rom, accusati di spacciare sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono il 30enne Alessandro Bevilacqua, cui è stata inflitta una pena a 5 anni ed un mese di carcere; Luca Bianco, 37enne, pena di 3 anni e 5 mesi; Alessandro Bevilacqua, 36enne, 5 anni e 3 mesi; Mario Bevilacqua, 42enne, 5 anni e 10 mesi; Gianluca Berlingieri, 37enne, al momento posto ai domiciliari e per il quale è stata emessa una condanna a 10 anni e 9 mesi.

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