Operazione “Imponimento”, scarcerato Giovanni Bevilacqua

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, dopo aver sciolto la riserva assunta durante l’udienza del 27 agosto scorso, ha disposto la scarcerazione di Giovanni Bevilacqua, 68 anni, di Gioia Tauro, con sostituzione della misura applicata con quella degli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza.

L’indagato era stato tratto in arresto il 21 luglio scorso in esecuzione del decreto di fermo disposto dalla Procura distrettuale di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione denominata “Imponimento”, con la contestazione di porto e detenzione d’armi aggravata dall’aver agevolato la cosca “Anello-Fruci”.

Ad esito dell’udienza di convalida del provvedimento di fermo del 24 luglio scorso, il gip presso il Tribunale di Palmi aveva disposto la custodia cautelare in carcere, misura successivamente confermata dal gip distrettuale presso il Tribunale di Catanzaro.

Dando seguito al riesame proposto dalla difesa di Bevilacqua, rappresentata dall’avvocato Davide Vigna, il Collegio catanzarese ha ritenuto di recepire in parte gli argomenti critici offerti in punto di gravità indiziaria e di esigenze cautelari, sostituendo la misura carceraria con quella domiciliare.

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Spara per il furto di un tappo e ferisce 4 persone: arrestato per tentato omicidio

Nella mattinata odierna, in esecuzione di di un decreto di fermo disposto dalla Procura della Repubblica, che ha pienamente concordato con le risultanze investigative prodotte a seguito del ferimento di 4 persone a colpi di pistola esplosi la sera del 31 marzo a Brancaleone, i Carabinieri della Compagnia di Bianco, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri e della Stazione di Brancaleone, hanno tratto in arresto Giovanni Bevilacqua, di 48 anni. Sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti, Bevilacqua, per futili motivi verosimilmente riconducibili al furto del tappo del serbatoio di un autocarro di sua proprietà, in evidente stato di alterazione dovuta all’assunzione di alcool, avrebbe dapprima minacciato e successivamente esploso tre colpi di pistola all’indirizzo di Leonardo Bevilacqua, 20 anni, dallo stesso ritenuto responsabile del furto. Nella circostanza il malcapitato è stato ferito all’addome e ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Locri, mentre altre tre persone, di cui due donne, intervenute per sedare la lite, sono state ferite sia alle gambe che alle braccia riportando tutti e tre lesioni guaribili in 15 giorni. Nella tarda mattinata di oggi Giovanni Bevilacqua, le cui ricerche – effettuate anche tramite rastrellamenti nelle campagne circostanti e perquisizioni domiciliari - non si erano mai interrotte, oramai alle strette, si è costituito unitamente al proprio avvocato presso i Carabinieri della Compagnia di Bianco, dove è stato tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di arma da fuoco.   L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Locri come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 

 

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