Chiaravalle Centrale, crisi idrica: il sindaco Donato replica alla minoranza
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Ritornano a far sentire la loro voce sul problema idrico, i consiglieri comunali di minoranza Emanuela Neri, Pino Maida, Gregorio Tino e Francesco Maltese.
In una missiva, gli esponenti dell'opposizione hanno "diffidato" il sindaco Mimmo Donato "ad assumere tempestivamente tutte le iniziative necessarie ed urgenti per ripristinare la regolarità del servizio idrico e, in ogni caso, garantire la sicurezza e la salute dei cittadini".
Dopo aver rammentato "la gravissima condizione igienico sanitaria in cui versa, da oltre un mese, il territorio comunale, in particolare tutte le zone rurali e Pirivoglia a causa della completa disfunzione del servizio idrico", Neri, Maida, Tino e Maltese hanno "diffidato" il primo cittadino ad intervenire "senza ulteriori indugi con la verifica della qualità dell'acqua attualmente somministrata".
Infine, qualora "non fosse possibile" risolvere tempestivamente il problema, i consiglieri di minoranza chiedono "l'intervento della Protezione civile", al fine di "alleviare il grave disagio in cui versano moltissime famiglie chiaravallesi".
"Si sono riuniti stamattina i gruppi di minoranza del Comune di Chiaravalle Centrale per assumere decisioni idonee a contrastare la gravissima azione del Sindaco Donato, volta a minare violentemente le garanzie ed i diritti dei Consiglieri Comunali, che soffoca la trasparenza e tenta di sopprimere la partecipazione democratica".
E' quanto scrivono in un comunicato i consiglieri comunali Giuseppe Maida, Francesco Maltese, Gregorio Tino ed Emanuela Neri.
"Il rifiuto di convocare il Consiglio Comunale - prosegue la nota - che si aggiunge a due precedenti episodi analoghi, a seguito di formale ed opportuna richiesta dei consiglieri di minoranza su questioni di enorme rilevanza pubblica come la potabilità dell’acqua e l’attività di controllo su atti gestionali della pubblica amministrazione, rappresenta un gravissimo atto di arroganza volto ad azzerare la dialettica democratica, ad annullare ogni attività di vigilanza politica e sociale e a mortificare l’espressione democratica di oltre 2/3 della comunità chiaravallese. La pervicace resistenza, inoltre, genera un inquietante preoccupazione che deve essere immediatamente fugata nel superiore interesse dell’istituzione municipale: cosa hanno da nascondere il sindaco e la sua maggioranza?"
"Non è il caso in questa sede di richiamare giurisprudenza, circolari ministeriali o interventi dei Prefetti di tutta Italia sulla materia e ci auguriamo che la lettera di rigetto della richiesta di convocazione del Consiglio sia stata concepita autonomamente dal Sindaco e che non ci sia stato il concorso di altri organi amministrativi dell’ Ente, tuttavia - proseguono i consiglieri - giunti a questo punto, è necessario ed indifferibile l’autorevole intervento degli Organi di controllo per ripristinare condizioni di agibilità democratica".
"I Consiglieri Comunali di minoranza, quindi, a conclusione della riunione, hanno deciso di intraprendere, sin dalle prossime ore, azioni forti e concrete che saranno portate all’attenzione e alla valutazione di S.E. il Prefetto di Catanzaro".