Sulla vicenda della mancata riconversione dell'ex ospedale di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute si accendono i riflettori di Rai Tre che oggi ha registrato uno speciale all'interno della struttura sanitaria delle Preserre catanzaresi.
In primo piano, la protesta del sindaco Mimmo Donato, giunto al suo terzo giorno di sciopero della fame.
Una forma di contestazione forte nei confronti della Regione Calabria e dell'Asp di Catanzaro “che continuano a palleggiarsi le responsabilità - ha affermato Donato - senza mai portare gli atti alla loro naturale conclusione”.
Uno dei dati più preoccupanti che sta emergendo clamorosamente in queste ultime ore è la totale assenza di sintonia tra la politica regionale e gli apparati burocratici che occupano i piani alti di Germaneto.
Da una parte c'è, infatti, il governatore Mario Oliverio che continua a telefonare, rassicurando tutti sul buon esito delle procedure in corso.
Dall'altra parte, invece, i fatti dimostrano l'esatto contrario.
I vari dirigenti regionali preposti, cioè, continuano a fare “melina”, sfornando lettere con richieste di pareri che, secondo Donato, “sono stati già resi più volte”.
Non ultimo, a gennaio e a marzo di quest'anno. Insomma, tutto si complica quando la pratica passa dal livello politico a quello burocratico. Il che non lascia presagire nulla di buono. Tant'è che qualcuno ha letto, tra le righe degli ultimi documenti “partoriti” dagli uffici della Regione, anche il rischio che il finanziamento di otto milioni di euro previsto per la Casa della Salute sia andato in fumo.Sparito nei meandri di chissà quale cervellotico conflitto di competenze.
Al fianco del sindaco di Chiaravalle, intanto, continuano a schierarsi non solo le amministrazioni comunali di tutto il comprensorio, ma anche e soprattutto i cittadini e gli studenti, presenti in gran numero nei corridoi del “San Biagio”.
Il consigliere regionale Baldo Esposito oggi è tornato in visita presso l'ex ospedale, ribadendo il proprio impegno e sollecitando il presidente Oliverio a convocare subito un tavolo unitario di tutti gli uffici e dei dipartimenti regionali, per mettere in chiaro la situazione e scrivere, finalmente, parole di verità sul destino della Casa della Salute di Chiaravalle Centrale.